Favignana – Potrebbe essere un San Valentino amaro quello di domani per il sindaco di Favignana Francesco Forgione. Il consiglio comunale che si riunirà nel pomeriggio, discuterà e voterà favorevolmente la mozione di sfiducia presentata ufficialmente lo scorso 3 febbraio nei confrontidell’Amministrazione Egadina. Il documento stavolta è stato sottoscritto da otto consiglieri comunali, tra le firme quella del consigliere Pietro Giangrasso dichiaratosi indipendente appena un mese fa in aperta polemica con l’amministrazione.
È la terza volta che viene presentata la mozione di sfiducia contro l’amministrazione Forgione. La prima è del primo marzo 2024 portava la firma dei consiglieri comunali: Francesco Sammartano (indipendente), Maria Sinagra, Antonino Lo Iacono, Kim Ernandez (Forza Italia), Giuseppe Bannino, Emanuela Serra e Antonella Armetta (LiberEgadi). Mozione respinta. A poche settimane dal ritiro della precedente mozione di sfiducia, siamo ai primi di maggio, ecco che viene ripresentata, porta sempre le stesse firme. Mozione respinta, per far passare la sfiducia in aula servono otto firme, numero ora raggiunto con la firma di Giangrasso che si presenta pure da Indipendente. Accuse pesanti quelle evidenziate dai firmatari, basate su presunti fallimenti nella gestione delle risorse pubbliche e nella condivisione delle decisioni con il Consiglio e la comunità isolana.
Forgione, però, non ci sta. Respinge le accuse, e rivendica i risultati ottenuti “Quando ci siamo insediati non abbiamo trovato niente se non contenziosi. Oggi ci progetti pronti e soldi per realizzarli. Non è frutto d’improvvisazione ma di un lavoro costante. Realizzeremo i dissalatori, attesi da anni, una nuova rete idrica, in atto un colabrodo a causa dell’assenza di manutenzione, la depurazione, le compostiere per abbattere il costo dei rifiuti, l’ammodernamento dell’illuminazione pubblica” – e parla apertamente di “trasformismo politico” e “coincidenze sospette”.
La mozione, secondo gli otto firmatari, si fonda sulle gravi inefficienze che hanno caratterizzato l’attuale amministrazione, compromettendo il buon governo e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali. Le difficoltà amministrative e la mancanza di risposte adeguate ai bisogni della comunità hanno spinto i consiglieri firmatari a chiedere con fermezza elezioni anticipate, con l’obiettivo di restituire ai cittadini la possibilità di scegliere una guida politica più efficace e capace di affrontare le sfide del territorio. Venerdì pomeriggio dunque c’è il Consiglio Comunale. “Sarà un momento cruciale per il futuro della nostra amministrazione e per il destino della comunità egadina” – dicono i firmatari.