Custonaci
Custonaci. Condannato per violenza sessuale, in Appello arriva l’assoluzione
L'uomo era stato condannato in precedenza dal tribunale di Trapani
Laura Spanò17 Dicembre 2024 - Cronaca
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    Custonaci – Si chiude con una assoluzione “perchè il fatto non sussiste” la vicenda che ha visto come protagonista un uomo di Custonaci, accusato di “violenza sessuale aggravata in danno di una minorenne”. Lo scorso 2 dicembre la III sezione penale della Corte di Appello di Palermo, presidente Dario Gallo, ha assolto A.M. di Custonaci. Precedentemente l’imputato era stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione dal Tribunale di Trapani in composizione collegiale, presidente Enzo Agate, con sentenza del 8 novembre 2021. “Nel merito l’unica prova fornita dalla Pubblica Accusa, che all’esito delle indagini preliminari aveva addirittura chiesto l’archiviazione del procedimento ed all’esito del giudizio dibattimentale aveva persino chiesto l’assoluzione dell’imputato – sottolinea ora l’avvocato Fabio Sammartano, legale dell’uomo – sarebbe stata la dichiarazione della piccola Persona Offesa.

    Tuttavia il Tribunale, nel giudizio di primo grado, non aveva ritenuto attendibile la versione fornita dall’imputato nonostante si fosse sottoposto ad uno scrupoloso interrogatorio”. La minore, che fu presa in carico dall’unità di neuropsichiatria infantile dell’Asp di Trapani e monitorata dal Tribunale per i Minori di Palermo, era un’amica delle due figlie dell’imputato. All’epoca dei fatti la notizia ebbe grande eco mediatico vista la gravità dell’accusa. Infatti il 12 gennaio 2020 il Gup, Caterina Brignone, aveva disposto l’imputazione coatta dell’indagato. Quest’ultimo, difeso dall’avvocato Fabio Sammartano, si è sempre dichiarato estraneo ad ogni contestazione e vittima di un “racconto fantasioso” della piccola presunta vittima. Dal canto suo la Procura della Repubblica di Trapani aveva chiesto l’archiviazione del procedimento penale anche a seguito di un incidente probatorio volto all’assunzione della testimonianza della minore e ad una perizia psicologica effettuata sulla presunta vittima. L’assoluzione non ripaga certamente degli anni trascorsi con questa “infamia”, ma certamente ridà un pò di serenità all’imputato, che ne frattempo ha subito anche il divorzio dalla moglie e l’allontanamento da tutta la famiglia.




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