Trapani – La Rete di Partiti e Associazioni che aveva deciso di sostenere un ordine del giorno sulla “Crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, Sospensione dei rapporti con lo Stato di Israele, Riconoscimento dello Stato di Palestina e Impegno per la Pace e il Disarmo”, esprime profondo sdegno per la mancata celebrazione del Consiglio Comunale Straordinario convocato per oggi (ieri 26 giugno per chi legge) a causa dell’assenza deliberata dei consiglieri comunali del centrodestra, che ha fatto venire meno il numero legale.
“Una scelta politica gravissima – scrivono in una nota – che non può essere ridotta a una semplice assenza. In un momento storico in cui a Gaza si consuma un massacro di civili senza precedenti, e nel pieno di un dibattito mondiale sulla necessità di tornare al diritto internazionale, al disarmo e alla diplomazia, questi consiglieri hanno scelto di non esserci, di non ascoltare, di non assumersi la responsabilità di rappresentare una città che ha sempre fatto della solidarietà e della pace un valore fondante.
Lo scorso 20 giugno, quasi mille trapanesi hanno manifestato per la pace e per la giustizia in Palestina, sfilando nel centro cittadino con dignità, determinazione e spirito civile. In quell’occasione sono state raccolte 748 firme a sostegno il cessate il fuoco immediato, la protezione, della popolazione civile di Gaza, il rispetto del diritto internazionale umanitario, il riconoscimento dello stato Palestinese, La liberazione di tutti gli ostaggi, lo stop al riarmo e l’apertura immediata di una soluzione diplomatica e giusta per tutte le guerre in atto.
L’Ordine del Giorno che avremmo presentato, sottoscritto da una rete ampia e trasversale di realtà sociali, sindacali, culturali e forze politiche – ANPI, Alleanza Verdi e Sinistra, Arcigay, Articolo 21, Comitato per la difesa della Costituzione, Emergency gruppo di Trapani, Giovani Democratici, Fridays For Future Trapani Libera, Movimento 5 Stelle, PD, PSI, Rifondazione Comunista, Sinistra Futura – chiedeva atti concreti: condanna delle violenze contro la popolazione civile di Gaza, riconoscimento dello Stato di Palestina, interruzione dei rapporti istituzionali con Israele fino alla fine delle ostilità, gemellaggio simbolico con Gaza, esposizione della bandiera della pace e della Palestina, e un impegno politico e morale che un Consiglio Comunale non solo può, ma deve assumere. I consiglieri assenti hanno deciso invece di sottrarsi a un confronto democratico e civile, mostrando indifferenza verso una tragedia umana e politica che riguarda tutti.
“L’indifferenza è abulia, è parassitismo, non è vita. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare …” Antonio Gramsci
Non ci faremo zittire. Torneremo a chiedere che l’Ordine del Giorno venga discusso e votato.
E continueremo a mobilitare cittadini e istituzioni democratiche che non accettano la logica del silenzio e della complicità. Perché la pace, il disarmo e i diritti umani non sono rinviabili”.
Comitato Promotore dell’Ordine del Giorno “Crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, Sospensione dei rapporti con lo Stato di Israele, Riconoscimento dello Stato di Palestina e Impegno per la Pace e il Disarmo”