Confermato il carcere per l’aggressore di Salvatore Sinagra, ha agito a “mani nude”
Un colpo, che a suo dire però, non era letale
Laura Spanò7 Febbraio 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Lanzarote (Canarie Spagna) – Confermato il carcere preventivo all’aggressore di Salvatore Sinagra, 30 anni di Favignana. Il giovane 25enne di Lanzarote (Canaire) ha ammesso di avere colpito l’italiano sottolineando “l’ho colpito e sono fuggito” precisando di averlo fatto a “mani nude”. Il giovane arrestato sabato 1 febbraio dalla guardia civil di Lanzarote, con alcuni precedenti per droga, avrebbe dunque ammesso di avere colpito Salvatore Sinagra con un pugno e senza altri oggetti contundenti. Un colpo, che a suo dire però, non era letale. Versione questa che poco si concilia con i danni riportati dalla vittima, che immediatamente dopo l’aggressione fuori dal locale “Sin Nombre” è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per ridurre un ematoma al cervello.

    Le prove contro l’aggressore

    Contro l’arrestato ci sono le immagini delle telecamere del locale e le testimonianze di tre persone sentite dagli investigatori della guardia civil e dai giudici. Prove che hanno portato prima la Guardia Civil ad arrestarlo e poi il tribunale di Arrecife a convalidare il fermo. Il 25enne resta quindi in carcere con l’accusa di lesioni gravi dopo la convalida del fermo. Gli inquirenti hanno perquisito anche l’abitazione del 25enne pregiudicato arrestato alla ricerca di un’eventuale oggetto di ferro, con la quale potrebbe essere stato aggredito Salvatore Sinagra. La vittima dopo aver riseduto per anni nell’isola dei Jameos del Agua e dei vulcani, dove aveva gestito un bar era in procinto di lasciare Lanzarote e ritornare a Favignana dove la famiglia Sinagra era in procinto di aprire un b&b. Salvatore Sinagra, continua a rimanre nel reparto di rianimazione in coma farmacologico e ancora lotta tra la vita e la morte all’ospedale universitario Doctor Negrin di Las Palmas di Gran Canaria.

    La cronaca dell’aggressione

    L’aggressione avvenuta la sera del 25 gennaio scorso in un bar di Playa del Carmen, una delle principali località turistiche di Lanzarote ha avuto una eco mediatica internazionale. Una aggressione brutale quella che ha coinvolto Salvatore Sinagra, avvenuta per un banale diverbio pochi minuti prima, senza un motivo. Salvatore è stato picchiato mentre fumava tranquillamente una sigaretta dimentico probabilmente della lite precedente, raggiunto da un colpo violento che gli ha procurato gravissime lesioni al cranio.

    A Las Palmas il papà e il fratello Vito

    Davanti alla stanza di Salvatore, rimane il papà Andrea, il fratello Vito ed una cugina, mentre a casa a Favignana è rimasta la mamma. La famiglia Sinagra viene assistita dal console responsabile del vice consolato d’Italia alle Canarie, Gianluca Cappelli Bigazzi, e confidano che la “solida attività investigativa della Guardia Civil” faccia giustizia. Ieri sera intanto è saltata la fiaccolata che era stata organizzata per solidarietà alla famiglia Sinagra a Favignana a causa del maltempo che si è abbattuto sull’isola. L’evento di solidarietà è stato così spostato a data da destinarsi.




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