Mazara del Vallo
Blitz antimafia tra Mazara e Marsala, notificato avviso conclusione indagini
Il blitz era stato effettuato dalla Guardia di Finanza di Palermo
Redazione25 Marzo 2025 - Cronaca



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    Palermo – Notificato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo l’avviso di conclusione indagini preliminari ai sedici indagati coinvolti nell’operazione antimafia che ha interessato il territorio tra Marsala e Mazara del Vallo.  Sette in carcere, 10 ai domiciliari e 1 con obbligo di dimora: questo era stato il bilancio del blitz antimafia condotto dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Le indagini hanno smantellato una rete mafiosa radicata nel territorio di Mazara del Vallo, rivelando un sistema di controllo economico e criminale orchestrato dal mandamento locale di Cosa Nostra.

    Ecco i nomi degli indagati e i reati contestati

    • ANGILERI Giancarlo Nicolò: Coinvolto nel reato di turbativa d’asta (artt. 81, comma II, 110, 353, 416 bis.1 c.p.)
    • APOLLO Paolo: Accusato di associazione mafiosa (art. 416 bis, commi I, III, IV, c.p.) e danneggiamento (artt. 110, 635, commi I e II in relazione all’art. 625, comma I n. 7), 416 bis.1 c.p.)
    • BILELLO Antonino Giovanni: Implicato nel reato di turbativa d’asta (artt. 81, comma II, 110, 353, 416 bis.1 c.p.)
    • BURZOTTA Pietro: Accusato di associazione mafiosa (art. 416 bis, commi I, III, IV, c.p.)
    • BUSCAINO Lorenzo: Accusato di danneggiamento (artt. 110, 635, commi I e II in relazione all’art. 625, comma I n. 7), 416 bis.1 c.p.)
    • CENTONZE Domenico: Accusato di associazione mafiosa (art. 416 bis, commi I, III, IV, c.p.), turbativa d’asta (artt. 81, comma II, 110, 353, 416 bis.1 c.p.), tentata estorsione (artt. 56, 81, comma II, 110, 629, commi I e II in relazione all’art. 628, comma III n. 3), 416 bis.1 c.p.), porto abusivo di arma da fuoco (artt. 4 e 7 1. 2 ottobre 1967 n. 895, 416 bis.1 c.p.)
    • CENTONZE Pietro (nato nel 1969): Accusato di associazione mafiosa (art. 416 bis, commi I, III, IV, c.p.) e turbativa d’asta (artt. 81, comma II, 110, 353, 416 bis.1 c.p.)
    • CENTONZE Pietro (nato nel 1950): Accusato di associazione mafiosa (art. 416 bis, commi I, III, IV, c.p.), turbativa d’asta (artt. 81, comma II, 110, 353, 416 bis.1 c.p.) e tentata estorsione (artt. 56, 81, comma II, 110, 629, commi I e II in relazione all’art. 628, comma III n. 3), 416 bis.1 c.p.)
    • DI VITA Ignazio: Accusato di associazione mafiosa (art. 416 bis, commi I, III, IV, c.p.)
    • FERRANTELLO Vito: Accusato di favoreggiamento (artt. 81, comma II, 110, 378, commi I e II, 384 ter, 416 bis.1 c.p.)
    • MARINO Michele: Accusato di associazione mafiosa (art. 416 bis, commi I, III, IV, c.p.), turbativa d’asta (artt. 81, comma II, 110, 353, 416 bis.1 c.p.) e tentata estorsione (artt. 56, 81, comma II, 110, 629, commi I e II in relazione all’art. 628, comma III n. 3), 416 bis.1 c.p.)
    • MESSINA Alessandro: Accusato di associazione mafiosa (art. 416 bis, commi I, III, IV, c.p.) e turbativa d’asta (artt. 81, comma II, 110, 353, 416 bis.1 c.p.)
    • PICCIONE Giovanni: Accusato di favoreggiamento personale (artt. 110, 379, 416 bis.1 c.p.)
    • PRENCI Giuseppe: Accusato di favoreggiamento (artt. 81, comma II, 110, 378, commi I e II, 384 ter, 416 bis.1 c.p.)
    • SFRAGA Massimo Antonio: Accusato di favoreggiamento personale (artt. 110, 379, 416 bis.1 c.p.)
    • TUMBARELLO Gaspare: Coinvolto nel reato di turbativa d’asta (artt. 81, comma II, 110, 353, 416 bis.1 c.p.)

    Il controllo mafioso del territorio

    Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, hanno svelato le dinamiche illecite della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo, documentando l’ascesa di un individuo attivo nel settore dell’allevamento ovino. Questo soggetto, considerato il braccio operativo del capo mandamento (attualmente detenuto), è diventato una figura di riferimento per le attività criminali dell’organizzazione, tra cui la riscossione di crediti, la risoluzione di controversie e la gestione di un traffico di stupefacenti tra Palermo e il territorio trapanese.

    Le investigazioni hanno inoltre rivelato il potere di controllo economico esercitato dalla mafia tramite la gestione delle aste fallimentari e delle aree di pascolo, con episodi documentati di violenza in caso di mancato rispetto degli accordi.

    Il ruolo dell’imprenditore e la rete di supermercati

    Un altro elemento chiave dell’inchiesta riguarda un noto imprenditore mazarese che, grazie al sostegno della mafia locale sin dalla metà degli anni 2000, ha costruito una rete capillare di supermercati e ampliato i propri affari in diversi settori. In cambio, l’imprenditore avrebbe garantito:

    l’assunzione di affiliati e loro parenti; sostegni finanziari per l’avvio di nuove attività; l’acquisto di beni all’asta riconducibili alla mafia, restituendoli così nella disponibilità dei soggetti coinvolti.

    Impegno contro le infiltrazioni mafiose

    L’operazione, che ha coinvolto oltre 150 finanzieri, è un duro colpo al sistema mafioso e testimonia l’impegno della Guardia di Finanza, su delega della D.D.A., nel contrastare ogni infiltrazione criminale nell’economia locale. L’obiettivo è tutelare la legalità e garantire condizioni di competitività economica sul territorio




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