Trapani – Presentati, stamane il nuovo direttore sportivo del Trapani Giuseppe Pavone e il neo tecnico granata Ezio Capuano. E’ stato il presidente Valerio Antonini a fare gli onori di casa e in apertura, il ringraziamento al tecnino Aronica per aver accettato l’incarico e per come ha accettato l’esonero, spiegando anche i motivi per cui è stato necessario dare una nuova struttura a tutta la squadra.
“Il direttore Pavone – ha detto Antonini – farà un lavoro straordinario e vedremo i primi risultati già a gennaio. Mancava un direttore credibile, si era creata una sorta di casa del Grande Fratello, forse sarei dovuto intervenire prima. Oggi sono ancora più convinto che recupereremo questo campionato, in caso di esclusione di Turris e Taranto avremmo solo cinque punti di svantaggio sul Benevento”. Sul neo allenatore. “In panchina avevamo bisogno invece di un uomo di grande impatto, dovevamo rompere alcune situazioni che si erano create nello spogliatoio. Io credevo che nel calcio l’allenatore fosse importante fino a un certo punto, non mi sembra che l’Avellino abbia Mourinho, invece mi sbagliavo. Il risultato arrivato contro la Casertana nasce dalla determinazine tipica della squadre di Capuano, per noi è iniziato un nuovo campionato”.
Capuano e Pavone dal canto loro hanno detto chiaramente che la squadra non sarà rivoluzionata, ma rimpinguata. In particolare l’allenatore campano si è detto molto contento del gruppo di giocatori trovato a Trapani, affermando che sono grandi uomini prima di essere grandi giocatori.
Capuano, si è detto entusiasta di tornare a Trapani e di avere come presidente Valerio Antonini. “Non ero mai stato in una società con questa organizzazione. Sento questa squadra già mia a differenza di quanto mi è successo in passato, spesso ho scelto in modo errato. Faccio un ringraziamento ad Aronica perché ho trovato dei ragazzi pronti, ho fatto solo dei piccoli aggiustamenti. Penso di guidare una squadra forte, io ho allenato anche in Serie A all’estero ma Trapani sembra Liverpool. Lescano? Non centra nulla con questa categoria, si trova ancora in Serie C perché è una testa di c***o (ride mentre lo dice)”. E poi prosegue “Da Foggia sono andato via io, ma in virtù dell’art.8 mi sono dovuto fare esonerare per poter tornare subito in campo. Io sono venuto qui, all’interno di una società tra le più forti in Italia, per un unico grande obiettivo. A Taranto sono riuscito a portare più di diecimila persone allo stadio, oltre alle tante plusvalenze che siamo riusciti a creare. Modulo? Io ho difensori centrali che possono giocare con la sigaretta in bocca. Il nostro gol con la Casertana nasce dal recupero palla di un fenomeno come Carriero, che ho solo io. Questa squadra ha solo bisogno di qualche piccolo aggiustamento, Pavone insieme a Marotta e Corvino è uno dei migliori. Mi hanno già chiamato calciatori che giocano in Serie B perché vogliono venire a Trapani“.
Nel frattempo l’obiettivo, in vista dell’ultima gara di questo 2024, sarà quello di chiudere con un’altra vittoria, quella con il Foggia, che per il nuovo allenatore granata sarà un misto di emozioni contrastanti dopo l’addio di qualche settimana fa.
Le parole di Pavone: “La mia prima prerogativa è il rispetto, ho trovato una bella squadra e i ragazzi si stanno impegnando al massimo per risalire la china. Vorrei soffermarmi sul primo tempo della gara con il Benevento, dove alla fine della partita siamo caduti in un burrone. Adesso abbiamo la possibilità di vedere la vetta, io a Trapani ho già vinto un campionato”.