Trapani – I finanzieri del Comando Provinciale Trapani stanno eseguendo un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani nei confronti di sette membri apicali della governance della nota società armatoriale Liberty Lines S.p.A. – Per tutti crollati i reati di corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio, frode in pubbliche forniture e attentato alla sicurezza dei trasporti .
La misura cautelare del divieto di dimora nei Comuni di Trapani e Milazzo e l’interdittiva del divieto temporaneo di esercitare diritti di impresa è stata applicata a Alessandro Forino, Gennaro Cotella, Anna Alba, Gianluca Morace, Marco Dalla Vecchia, Nunzio Formica, Giancarlo Licari. Restituiti alla società poco più di cento milioni.
Con il medesimo provvedimento il Gip ha sottoposto a sequestro preventivo le azioni sociali e il compendio aziendale della Liberty Lines S.p.A. (costituito, a titolo esemplificativo, da terreni e fabbricati, impianti e macchinari, imbarcazioni, automezzi, altre immobilizzazioni materiali e immateriali, crediti, disponibilità liquide) aventi un valore complessivo di circa 184 milioni di euro, già sottoposti a vincolo ablativo con il decreto di sequestro preventivo disposto d’urgenza dalla Procura Trapani lo scorso 18 novembre.
L’esecuzione delle misure cautelari personali costituisce l’epilogo di una complessa e articolata attività di indagine che ha portato all’acquisizione di gravi indizi che riguardavano l’esistenza di un sistema fraudolento finalizzato a ottenere illecite erogazioni finanziarie da parte di enti pubblici, risultato conseguito omettendo di ottemperare alle clausole del contratto di servizio e della convenzione ministeriale stipulati, con particolare riferimento alle procedure e ai protocolli di sicurezza previsti.
L’operatività della Liberty Lines S.p.A., tenuto conto della complessità, della strategicità e della rilevanza pubblica delle attività aziendali, poste al servizio della collettività, continuerà – per disposizione del Gip – a essere garantita dal collegio di amministratori giudiziari composto da tre membri (due dottori commercialisti e un avvocato) nominato in sede di esecuzione del sequestro preventivo emesso d’urgenza dalla Procura al fine di ripristinare le condizioni di legalità e, al contempo, garantire e assicurare la continuità aziendale e del servizio pubblico di collegamento con le isole minori nonché la piena tutela dei livelli occupazionali.
L’attività si colloca nell’ambito della fase delle indagini preliminari, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.