
Marsala – I legali di Giovanni Parrinello e Lara Scandaliato condannati in primo grado per l’omicidio di Antonio Titone, hanno chiesto la riapertura dell’istruttoria dibattimentale in appello. Ora la decisione passa alla Corte d’assise d’appello di Palermo. L’udienza è stata rinviata al 5 dicembre per valutare la richiesta attraverso una perizia sulla Scandaliato da parte della difesa. Parrinello e Scandalianto sono difesi rispettivamente dagli avvocati, Nicola Gaudino e Salvatore Fratelli.
Giovanni Parrinello, 44 anni, pregiudicato, e la compagna Lara Scandaliato, di 32, entrambi di Marsala, sono stati condannati lo scorso 16 dicembre dalla Corte d’Assise di Trapani per l’omicidio del 60enne ucciso il 26 settembre 2022.
Parrinello è stato condannato all’ergastolo, con sei mesi di isolamento, mentre Scandaliato a17 anni e mezzo di carcere.
I due vennero arrestati poche ore dall’omicidio, dai carabinieri che identificarono, arrestandolo Parrinello quale possibile autore del delitto, sulla base di accertamenti fatti dalla polizia. I militari lo fermarono nella sua abitazione nel quartiere Sappusi di Marsala insieme alla compagna. Fu la Scandaliato, lo stesso giorno dell’omicidio, interrogata dai carabinieri, ad accusare il compagno e a far ritrovare il piede di porco con cui fu fracassato il cranio a Titone. Secondo gli investigatori, alla base dell’omicidio ci sarebbe stato un vecchio debito non saldato della vittima per una fornitura di stupefacenti
Parrinello e Scandaliato sono stati accusati anche di rapina, dopo il delitto si sarebbero impossessati del portafoglio della vittima, dal quale Parrinello vantava un credito.


