Agrigento
“Libera la Natura” ritorna a Lampedusa
Studenti e studentesse dell'isola impegnati in una staffetta per far correre un messaggio di pace, di solidarietà e per i diritti di tutti.
Redazione13 Ottobre 2025 - Attualità
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    Lampedusa (Agrigento) – L’appuntamento è per Giovedì 16 ottobre alla presenza di Luigi Ciotti

    Una staffetta di pace per le strade di Lampedusa. Tantissimi ragazzi e ragazze dell’Istituto Omnicomprensivo “Luigi Pirandello” parteciperanno a Lampedusa con “Libera la natura” promossa da Libera. I partecipanti si daranno appuntamento in via Roma per partecipare a una staffetta per far correre un messaggio di pace, di solidarietà e per i diritti di tutti.

    Una staffetta di gioia, di memoria e riflessione. Gli studenti si passeranno tra le mani la bandiera
    della pace. Con loro ci saranno don Luigi Ciotti, presidente di Libera, voce instancabile contro le mafie e per i diritti di tutte e tutti, Lucilla Andreucci, responsabile nazionale Libera Sport e il Coordinamento regionale di Libera Sicilia.

    Una staffetta non competitiva, patrocinata dal Comune di Lampedusa e Linosa, non solo per correre ma per costruire ponti, con il linguaggio universale dello sport e della responsabilità collettiva. A precedere la corsa, nelle mattine del 14 e 15 ottobre, si terranno dei momenti di confronto e formazione con gli studenti per riflettere su temi cruciali: pace, memoria, responsabilità e giustizia sociale.

    La sera del 15, presso la Parrocchia di San Gerlando, si terrà una veglia con riflessioni, canti e
    testimonianze, animata dalla comunità e dai parrocchiani di Lampedusa. “Libera la Natura”, dopo aver coinvolto oltre 10 mila ragazzi in tutta Italia, correndo tra i beni confiscati alle mafie e i luoghi simbolo dell’impegno civile, torna a Lampedusa con un nuovo appuntamento: una staffetta di pace. Perché la pace non può più aspettare: deve andare di corsa.

    Il progetto, nato nel 2010 dall’incontro tra sport, educazione e giustizia sociale, approda nuovamente sull’isola simbolo del Mediterraneo, crocevia di popoli, ferite e speranze, per lanciare un messaggio forte: percorrere simbolicamente ogni luogo che sia teatro di disumanità con il passo deciso della pace e della solidarietà.

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