Mazara del Vallo – Chi dimentica quel mercoledì 1 settembre 2004. Erano le 14 quando il cellulare cominciò a squillare, dall’altro capo del telefono un amico delle forze dell’ordine mi raccontava che a Mazara del Vallo era scomparsa una bambina di 3 anni. Quando arrivai in via La Bruna c’era il finimondo. Per 11 giorni e 11 notti stazionai in quella strada che brulicava di giornalisti, cineoperatori, forze dell’ordine, parenti, e curiosi.
Oggi a 21 anni di distanza di Denise non si conosce che fine abbia fatto, nonostante le ricerche, le indagini, il processo, gli avvistamenti, le trasmissioni tv, le interviste, i racconti, le testimonianze. Oggi ognuno di noi di Denise Pipitone, ricorda quella bimba con quel sorrisetto da furba.
“La speranza di ritrovare Denise è sempre presente nei nostri cuori, nonostante il tempo trascorso. L’attesa di una risposta continua a tormentarci, mantenendo accesa la fiamma della ricerca. Desideriamo ardentemente che la verità emerga, per poter finalmente raggiungere un po’ di pace”.
Il 1 settembre del 2004 Denise Pipitone scomparve davanti casa, in via La Bruna. Aveva 3 anni ne avrebbe compiuto 4, a ottobre. Denise scomparve nell’attimo in cui rimase da sola dopo che la zia Giacoma aveva richiamato in casa per il pranzo il figlio, cugino della piccola. Denise era attesa dalla nonna che quel giorno aveva preparato le lenticchie. Da quel momento della bambina si sono perse le tracce.
Scattato l’allarme fu messa in moto la macchina delle ricerche senza pari e su tutto il territorio nazionale ed europeo. Carabinieri, polizia, Sco, guardia di finanza, guardia costiera, polizia municipale, volontari, vigili del fuoco. Insomma in via La Bruna scattò una vera e propria caccia a chi aveva preso Denise. Pozzi, anfratti, cave, cimitero, casolari abbandonati. Per terra, per mare e in con elicotteri furono eseguite le ricerche della piccola. Niente, era come se si fosse volatilizzata.
Le ipotesi investigative hanno indicato come causa della sparizione un rapimento per far perdere le tracce della bambina e tra i sospettati c’erano l’ex moglie di Piero Pulizzi (papà biologico della bambina) Anna Corona, la figlia Jessica Pulizzi e l’ex fidanzato Gaspare Ghaleb. La posizione di Anna Corona, accusata di sequestro di minorenne, è stata archiviata dal gip di Marsala nel dicembre 2013. Jessica Pulizzi, invece, è stata assolta nei tre gradi di giudizio. Per l’ex fidanzato Ghaleb è intervenuta la prescrizione del reato. Il 3 maggio 2021 la procura di Marsala è tornata a indagare, ma nel dicembre dello stesso anno il gip ha archiviato il caso.
L’impegno di Piera Maggio, alimentato dalla speranza di ritrovare viva la propria figlia, ha fatto sì che la storia del rapimento diventasse un caso nazionale.
“Speriamo in un futuro di chiarezza e continuiamo ad andare avanti a lottare per nostra figlia, come abbiamo sempre fatto. Denise l’abbiamo fortemente voluta – dicono i genitori – perché è nata dall’amore di mamma e papà e noi non smetteremo mai di cercarla”.