Trapani – di Rino Giacalone – Ha ancora una volta scelto la strada di X per intervenire, ma il riferimento è chiaramente rivolto al nostro articolo sul contenzioso “Pala Shark” (noi tifiamo perchè continui ad essere chiamato così) o “Pala Ilio” che dir si voglia. Avevamo posto degli interrogativi, ad alcuni il presidente Antonini risponde. Ma in particolare l’intervento del patron degli Shark è per ribadire che la “convenzione” sottoscritta nel 2023 non è “carta straccia”.
“La convenzione è assolutamente valida ed è privo di fondamento qualsiasi tentativo maldestro del Comune di Trapani contrario a questo assunto”. Il Comune sostiene che a far decadere la convenzione è la trasformazione societaria degli Shark, da Ssd a Srl: “La trasformazione in srl – scrive Antonini – è avvenuta secondo i termini previsti dal regolamento della LBA ben noto al Comune di Trapani ed al suo assessore allo Sport Emanuele Barbara. Non è in contrasto con i termini previsti dalla Convenzione ma una mera necessità dettata dai regolamenti federali”.
Non è vero che tutto è avvenuto a insaputa delle parti: “Tutto ciò – precisa Antonini – è avvenuto in data luglio 2024 e nessuno dal Comune ha mai detto o mosso un dito al riguardo”.
Palazzo D’Alì contesta che la società avrebbe dovuto comunicare la mutazione: “Sollecitato più e più volte sia nella persona del sindaco che dell’assessore, Il Comune mi rassicurava dicendo che sarebbe poi stata trovata tranquillamente una soluzione per emendare la convenzione”.
Il deputato dem Safina ha indicato il tavolo tecnico come utile a trovare soluzione. E a leggere Antonini la soluzione stava per essere trovata, e questo nostante un clima che si era riscaldato e pare non solo per l’assenza al Pala Shark dell’impianto di condizionamento: “Dopo le minacce del sindaco già durante i play off, che hanno in parte contaminato lo spirito del gruppo squadra, si instaurò un tavolo tecnico con cui si era trovata anche una soluzione che poteva aiutare il Comune ad uscire da tale empasse sino al 9 Luglio giornata in cui fui informato che Tranchida avrebbe annunciato nella sua “conferenza” del 10 luglio la chiusura della convenzione. Solo gli interventi dell’on. Mimmo Turano, dell’avvocato Magaddino e del presidente Mazzeo evitarono quello che invece è successo oggi”.
Sindaco in malafede? “Si, lo voleva fare il 9 luglio solo per non permettere alla T Shark di iscriversi al Campionato”.
Soluzioni? “Se il Comune non ci invierà entro domani alle 19 una comunicazione che certifica che il Palashark non è mai stato tolto dalla disponibilità del Trapani Shark e che si firmerà un addendum alla convenzione come concordato per settimane con i tecnici che hanno nominato , sposteremo con effetto immediato la squadra in un altro Palazzetto e chiederemo al Prefetto il sequestro immediato del Palashark nonché presenteremo una richiesta di 50 Milioni di euro di danni patrimoniali e non patrimoniali al Comune di Trapani presso la Procura della Repubblica. Siamo stanchi. E’ una vergogna assoluta figlia della mentalità di questi delinquenti della politica. Spero che i tifosi e l’intera comunità trapanese rispondano finalmente come si meritano questi squallidi personaggi”.