Stati Uniti – Un teaser che appare e scompare, come Ulisse stesso
C’è chi lo ha visto per caso, prima che sparisse. Chi ha cliccato su un link pirata, solo per ritrovarsi davanti a un video già rimosso. E poi c’è chi lo ha descritto, scena per scena, nei forum cinefili, come si fa con un sogno che non si vuole dimenticare. Il teaser di The Odyssey, il nuovo kolossal di Christopher Nolan, è arrivato così: dal buio della sala alla clandestinità del web, passando per gli occhi increduli di chi ha assistito all’anteprima di Jurassic World: La Rinascita nei cinema statunitensi.
Settanta secondi di immagini mozzafiato, sussurri mitologici e presagi epici. E poi il nulla. La Universal lo aveva detto: esclusiva per il cinema. Ma Internet, si sa, ha orecchie ovunque.
Epica nolaniana: la voce del fato e un ritorno impossibile
Il teaser si apre con una distesa d’acqua in tempesta. Una voce off sussurra parole oscure – secondo i fan, sarebbe Robert Pattinson:
“Il buio. La legge di Zeus distrutta. Un regno senza re, da quando il mio maestro è morto. Sapeva che questa guerra non si poteva vincere. Eppure, eppure in qualche modo l’ha vinta.”
Poi appare Telemaco, il giovane figlio di Ulisse, con il volto di Tom Holland, seduto accanto a un fuoco che crepita nella notte. Interroga un reduce della guerra, interpretato da Jon Bernthal, in cerca di notizie del padre disperso. La risposta è tutto fuorché rassicurante:
“Alcuni dicono che è ricco. Altri che è povero. Alcuni che è morto. Altri che è imprigionato. Ma quale prigione potrebbe contenere un uomo come quello?”
Infine, un’inquadratura silenziosa: una zattera, un corpo disteso, un uomo sopravvissuto al tempo e agli dei. È Matt Damon, ed è Ulisse.
Nolan torna a scrivere e dirigere, con Emma Thomas ancora al suo fianco in produzione. Ma è il cast a far tremare l’Olimpo hollywoodiano: accanto a Damon e Holland ci sono Anne Hathaway, Zendaya, Robert Pattinson, Lupita Nyong’o, Benny Safdie, Mia Goth, Corey Hawkins e una magnetica Charlize Theron nei panni della Maga Circe.
Le riprese sono in corso in alcune delle location più suggestive del Mediterraneo – Grecia, Italia, Malta ed in particolare la nostra Favignana – e, come da tradizione nolaniana, il film sarà interamente girato in formato IMAX, senza green screen, per restituire quella fisicità che è marchio di fabbrica del regista britannico.
Il grande schermo come religione
The Odyssey segna il secondo progetto di Nolan con Universal Pictures, dopo il successo mondiale di Oppenheimer. Un sodalizio nato dalla rottura, ormai storica, con Warner Bros, accusata nel 2020 di “tradimento” per aver deciso di distribuire i film in streaming parallelamente all’uscita in sala.
Per Nolan, che ha sempre difeso il rito collettivo del cinema in sala, quell’episodio fu un punto di non ritorno. E oggi, con questa Odissea moderna, rilancia la sfida: lo spettatore va conquistato sul grande schermo, con immagini che non possono stare in tasca.