Venezia – Alberto Trentini, cooperante italiano, si trova attualmente detenuto nel carcere El Rodeo I, situato nella località di Guatire, a circa 30 chilometri dalla capitale venezuelana Caracas. La notizia, riportata dall’Ansa e confermata da fonti locali, ha sollevato preoccupazioni sia tra i familiari che tra le organizzazioni per i diritti umani.
Le circostanze dell’arresto di Trentini restano ancora poco chiare. Al momento, non è stato reso noto alcun motivo ufficiale per la sua detenzione, e le informazioni disponibili sono frammentarie. Questo stato di incertezza alimenta timori sulle condizioni in cui si trova e sulla tutela dei suoi diritti fondamentali.
Il carcere El Rodeo I è tristemente noto per il sovraffollamento e le condizioni di vita estremamente difficili. Negli anni, la struttura è stata teatro di rivolte e violenze, rendendola una delle prigioni più temute del Paese. La situazione solleva serie preoccupazioni per la sicurezza e il benessere di Trentini.
La Farnesina segue il caso
Il Ministero degli Esteri italiano ha già avviato contatti con le autorità venezuelane per ottenere chiarimenti sulla vicenda e assicurarsi che Trentini riceva l’assistenza necessaria. La Farnesina sta monitorando con attenzione l’evolversi della situazione, anche se al momento non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali sul caso.
Intanto, cresce l’attenzione della comunità internazionale su questa detenzione, con diverse organizzazioni per i diritti umani che chiedono maggiore trasparenza e rispetto delle garanzie legali per il cooperante italiano. Ulteriori aggiornamenti sono attesi nelle prossime ore, mentre si cerca di fare luce sulle ragioni dietro il fermo e sulle condizioni di Trentini all’interno del carcere venezuelano.