Nel cuore di una suggestiva isolaletta della Sicilia occidentale si cela un sito archeologico di straordinaria importanza, testimone della grandiosa civiltà fenicia. Qui, immerso in un paesaggio mozzafiato e avvolto dal mistero, si trova uno dei più grandi santuari fenici mai scoperti: il Kothon. Ma cosa rende questo luogo così unico e affascinante per i visitatori?
Il Kothon, una vasca artificiale risalente alla metà del VI secolo a.C., rappresenta il cuore dell’area sacra dedicata al dio Baal. A prima vista potrebbe sembrare un antico porto o un semplice bacino idrico, ma studi archeologici e geologici hanno rivelato la sua funzione rituale. Nonostante la vicinanza al mare, l’acqua che riempiva il Kothon era dolce, proveniente da una sorgente sotterranea, un fenomeno che ha contribuito ad accrescerne il valore spirituale.
Accanto alla vasca si possono ammirare le rovine di un tempio, che un tempo si ergeva imponente sulla sinistra dell’area sacra. Il muro di temenos, disposto in modo circolare, racchiudeva l’intero santuario, creando un ambiente solenne e protetto. L’acqua che sgorgava nel Kothon alimentava anche un pozzo sacro all’interno del tempio, stabilendo un collegamento sotterraneo tra i due monumenti. Questo sistema idrico segreto era strettamente legato alle concezioni religiose fenicie, secondo cui il mondo e la civiltà umana sarebbero nati dalle acque sotterranee.
Visitare questo straordinario sito archeologico significa fare un salto indietro nel tempo, immergendosi nella cultura e nei riti di un popolo che ha lasciato un segno indelebile nella storia del Mediterraneo. Passeggiando tra le rovine, si può percepire l’eco delle antiche celebrazioni, il fascino di un’epoca lontana e la grandezza di un insediamento che fu tra i più fiorenti della Sicilia fenicia.
Per chi desidera scoprire questo luogo magico, il viaggio conduce nell’incantevole isola di Mozia, situata nella laguna dello Stagnone di Marsala. Un angolo di Sicilia che custodisce tesori archeologici unici, tra cui il Kothon, testimonianza dell’antico splendore di Mothia e della potenza dei Fenici nel Mediterraneo. Un’esperienza imperdibile per gli appassionati di storia, archeologia e misteri antichi.
Per raggiungere l’incantevole isola di Mozia, situata nella laguna dello Stagnone di Marsala, segui queste indicazioni:
L’aeroporto più vicino è il Vincenzo Florio di Trapani-Birgi (TPS), che dista circa 10 km dal punto di imbarco per Mozia.
In alternativa, puoi atterrare all’Aeroporto di Palermo Falcone-Borsellino (PMO), che si trova a circa 90 km.
La stazione ferroviaria più vicina è Marsala, collegata a Trapani e Palermo. Dalla stazione, puoi prendere un taxi o un autobus per la zona degli imbarchi.
Una volta arrivati alla zona dello Stagnone di Marsala (Imbarcadero Storico per Mozia), puoi prendere un battello per raggiungere l’isola.
I battelli partono regolarmente e il tragitto dura circa 10 minuti.
Consiglio: Il periodo migliore per visitare Mozia è primavera e autunno, quando il clima è piacevole e il sito archeologico può essere esplorato senza il caldo intenso dell’estate.
Buon viaggio alla scoperta di Mozia!