Ginevra – Il 7 aprile 1948 segna un momento storico fondamentale: nasce l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In un mondo provato da guerre e malattie infettive, l’obiettivo è chiaro fin dall’inizio: garantire salute e benessere per tutti, ovunque. Questa data simbolica è oggi celebrata come la Giornata mondiale della salute, un’occasione per riflettere sull’importanza dell’assistenza sanitaria equa e accessibile.
L’OMS viene istituita come agenzia delle Nazioni Unite con sede a Ginevra. In un’epoca in cui il mondo combatteva ancora contro le conseguenze della Seconda guerra mondiale e la diffusione di malattie come il vaiolo, la malaria e la tubercolosi, l’OMS si propone come faro di speranza e cooperazione internazionale.
Fin dalla sua fondazione, l’OMS promuove l’idea che la salute sia un diritto umano fondamentale. Le sue attività spaziano dal coordinamento delle vaccinazioni alla gestione delle emergenze sanitarie, passando per programmi di educazione, prevenzione e ricerca scientifica.
Uno dei maggiori traguardi è l’eradicazione del vaiolo nel 1980, risultato di una campagna vaccinale globale guidata dall’OMS. Oggi l’organizzazione è impegnata anche nella lotta alla poliomielite, ormai debellata in gran parte del mondo.
Durante la pandemia di COVID-19, l’OMS ha avuto un ruolo centrale nel coordinamento delle risposte sanitarie globali, promuovendo la ricerca per i vaccini e la diffusione di informazioni affidabili. Oggi affronta nuove sfide come il cambiamento climatico, le disuguaglianze sanitarie e le malattie non trasmissibili.
Ogni anno, questa data ricorda l’importanza della salute pubblica e invita i governi e i cittadini a rinnovare l’impegno per un mondo più sano e giusto. Il tema cambia ogni anno, ma il messaggio resta lo stesso: la salute è un bene comune.