Castelvetrano
Diga Trinità, arriva un consulente da Roma per evitare la chiusura
Intanto osservato speciale rimae il Fiume Delia
Laura Spanò10 Febbraio 2025 - Cronaca



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    Castelvetrano – E’ un ingegnere che ha già lavorato in Sicilia, professore dell’università Sapienza e tra i massimi conoscitori della materia il nuovo consulente nominato dalla Protezione civile siciliana per salvare la diga Trinità di Castelvetrano dalla chiusura. Una possibilità questa ventilata lo scorso mese dal ministero delle Infrastrutture a causa delle criticità statiche dell’invaso con un aut aut lanciato al Dipartimento regionale Acqua e rifiuti (Dar), in cui, nell’attesa di una soluzione tra la fine dei problemi di tenuta o il radicale game over dell’impianto, Roma aveva chiesto di sversarne il contenuto a mare al ritmo di oltre 100 mila metri cubi di acqua al giorno.

    La diga Trinità infatti la cui costruzione risale agli anni Cinquanta è tra le dighe siciliane mai collaudate. E, allora, c’è il rischio che una pressione eccessiva dell’acqua possa avere effetti devastanti. Per questa ragione le nuove direttive del ministero delle Infrastrutture. Un grande spreco per l’invaso che potrebbe contenere 16 milioni di metri cubi.

    Intanto rimane osservato speciale il fiume Delia, che scorre in modo violento a causa dell’acqua che arriva dalle sorgenti naturali tra i monti San Giuseppe, Monte Calemici e Pietralunga, ma anche dalle acque che la Diga Trinità dovrebbe trattenere per gli agricoltori del territorio, che invece da settimane assistono impotenti a uno spreco inaccettabile. La grande quantità d’acqua che si riversa fino in mare continua a tenere aperta una ferita per il settore agricolo, che vede sfumare la risorsa primaria per le loro colture.

    A Mazara il sindaco Salvatore Quinci in questi giorni ha attivato il Coc, per assicurare una vigilanza rinforzata in corrispondenza degli argini del fiume Delia a seguito dei rischi a valle legati allo sversamento delle acque per la riduzione dei livelli idrici della diga Trinità ma anche alle precipitazioni di questi giorni. L’abbassamento pilotato per motivi di sicurezza dei livelli della diga Trinità comporta il deflusso delle acque direttamente nel fiume Delia. In particolare con l’ausilio delle associazioni del territorio che in questa fase sono Giva, Guardie ai Fuochi, Guardie Ambientali Trinacria, Cpas e Associazione Vigili del Fuoco in Congedo, gli argini del fiume Delia ed il livello delle acque sono monitorati con passaggi giornalieri e notturni fino a cessata emergenza. Dal monitoraggio effettuato al momento il livello delle acque del fiume risulta entro i limiti.




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