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Vigilessa presa a pugni da un collega, la solidarietà del sindacato USLI - Trapani Oggi

Mazara del Vallo | Cronaca

Vigilessa presa a pugni da un collega, la solidarietà del sindacato USLI

23 Luglio 2024 09:56, di Redazione
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La donna ha subito un trauma all'occhio

Ha subito un trauma all'occhio la vigilessa di Mazara del Vallo, Rosaria Melodia che domenica sera 21 luglio è stata presa a pugni da un collega.  A denunciarlo è il segretario generale del sindacato Usli Donato Giglio.

In una circostanziata nota Giglio racconta quanto è accaduto alla vigilessa.

"Quanto accaduto prima dentro, e poi davanti al comando di Polizia Municipale, la sera del 21/07/2024 ripreso dalle telecamere di sorveglianza e fotografato anche da tanti passanti - scrive Giglio - non può essere oggetto di un'interpretazione ambigua o di parte, nè di una lettura o di una narrazione che prescinda dal fatto che il signor A. C.  vigile urbano abbia preso a pugni una collega arrecandogli un trauma all’interno dell’occhio".  Giglio sottolinea poi che: "i fatti in se, non prescindono da una mala gestio del comando di polizia municipale (non è infatti il primo caso di intolleranza “coperto” senza che nessun provvedimento sia preso). Dimostrazione - prosegue - di una gestione non corretta approssimativa e Cicero pro domo sua, che più volte abbiamo denunciato. La Polizia Municipale ha il dovere di curare la democrazia e di difenderla come fosse un giardino fiorito nelle coscienze di tutti i suoi attori, specie per chi deve contribuire anche con l’esempio alla formazione della cultura degli studenti, protagonisti della vita sociale, economica e politica della citta’ nel prossimo futuro". "Questa cura e questa difesa, sono efficaci attraverso la cultura portatrice dei valori delle libertà costituzionali e il fermo rifiuto della violenza. Sia per il modus operandi, (un pugno diretto agli occhi di una collega) sia per la sua matrice razzista (più volte e ripetutamente è stata pronunciata la frase “te ne devi andare al tuo paese qui noi non ti vogliamo” fanno clamore, ma più dei fatti fa clamore l'indifferenza del coordinatore del personale della P.M. che difronte a un fatto grave che andava e va stigmatizzato, oltre ogni dubbio, come un atto inaccettabile che calpesta le libertà fondamentali delle persone. Pur essendo a conoscenza sia dei fatti accaduti all’interno del comando, che da soli richiedevano l’immediato allontanamento del collega, sia dei fatti successivi di cui è stato immediatamente informato, rimaneva in processione accanto alle autorità intento a selfie e ridacchiando come nulla fosse, non sentendo il bisogno di essere vicino alla vigilessa portata al pronto soccorso. Non può essere sottaciuto che lo stesso era tenuto, obbligato, ad intervenire, e non, girarsi dall'altra parte rispetto ad un atto deprecabilmente violento e razzista".

"Se esiste presso la P.M. di Mazara un clan dei ”vecchi” - conclude Donato Giglio - esso si nutre proprio dell'indifferenza, della mistificazione e della negazione per cui non è accaduto nulla, proprio quando, di fronte a certe evidenti manifestazioni, il tutto viene ignorato. Ma noi riteniamo che questo atteggiamento, sciagurato di per sé, sia del tutto inaccettabile quando viene posto in essere dalla Polizia Municipale Istituzione nell’istituzione".

Donato Giglio auspica ora un intervento del Prefetto.

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