Vietati botti di Capodanno a Trapani, Erice e Paceco
Ci sono anche Trapani, Erice e Paceco tra gli oltre 850 Comuni italiani che hanno deciso di vietare l'uso di petardi, botti e fuochi d’artificio per i...
Ci sono anche Trapani, Erice e Paceco tra gli oltre 850 Comuni italiani che hanno deciso di vietare l'uso di petardi, botti e fuochi d’artificio per i festeggiamenti di fine anno. Il divieto assoluto di accendere, lanciare e sparare petardi e botti di qualunque specie, in tutto il territorio comunale è stato ordinato dai sindaci per garantire la sicurezza, l'incolumità e la quiete pubblica, il benessere degli animali e la protezione del patrimonio pubblico. I provvedimenti, adottati con decorrenza immediata, proibiscono l’uso di ogni genere di materiale pirotecnico. Ai trasgressori del divieto sarà applicata una sanzione pecuniaria che va da 25 a 500 euro. A Paceco il divieto, partito da ieri, resterà in vigore fino all'1 gennaio mentre a Trapani il provvedimento vige da ieri e fino al prossimo 6 gennaio. Ad Erice, l'assessore alla Polizia Municipale Angelo Catalano ha ricordato alla cittadinanza che, già ai sensi dell’articolo 66 del Regolamento di Polizia Municipale, per salvaguardare l’incolumità di persone, animali e cose è vietato l'utilizzo di botti a Capodanno. Il divieto di far esplodere botti di qualsiasi tipo vige "in tutti i luoghi coperti o scoperti, pubblici o privati, all’interno delle scuole, condomini, ospedali, case di cura, comunità varie, uffici pubblici e ricoveri di animali, in tutte le vie, piazze e aree pubbliche, dove transitano o siano presenti delle persone, fatto salvo ove vi siano regolari autorizzazioni ai sensi e per gli effetti delle norme vigenti, o delle aree distanti da luoghi abitati". Il sindaco Tranchida ha, inoltre, emanato un'apposita ordinanza, con decorrenza immediata e fino al 6 gennaio, riguardante tutto il territorio comunale. Con questi provvedimenti sono state accolte, quindi, le richieste avanzate, nei giorni scorsi, dall'associazione di tutela dei cittadini Co.di.ci. e dal Partito Animalista Europeo. "L'accoglimento della nostra richiesta - ha commentato il segretario di Co.di.ci. Trapani, avvocato Vincenzo Maltese - vuol dire che viene ritenuta un suggerimento di buon senso e di civiltà che va unicamente a tutela della quiete pubblica e, soprattutto, dell'incolumità delle persone e degli animali. Sono certo che anche altre amministrazioni della provincia di Trapani, a breve, prenderanno posizione così come hanno già fatto Trapani Erice e Paceco".
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