Vertenza co-marketing, appello del presidente di Confindustria

Un invito al "buonsenso e fare uno sforzo comune per risolvere in maniera definitiva la vicenda del co-marketing". A lanciarlo è il presidente di Conf...

Un invito al "buonsenso e fare uno sforzo comune per risolvere in maniera definitiva la vicenda del co-marketing". A lanciarlo è il presidente di Confindustria Trapani Gregory Bongiorno alla vigilia dell'incontro, convocato per domani pomeriggio alla Camera di Commercio, per fare il punto sul rispetto, da parte delle amministrazioni comunali della provincia, dell’accordo di co-marketing a sostegno dell'aeroporto "Vincenzo Florio". “Noi speravamo - prosegue Bongiorno - che la vicenda fosse stata definitivamente chiarita già nella precedente riunione e che, da quel momento, ci si potesse concentrare su temi più importanti, quali le prospettive per il rilancio dell’aeroporto, l’indirizzo strategico, la programmazione dei voli, gli accordi con altre compagnie aeree, invece, purtroppo, siamo sempre fermi al punto di partenza". Il presidente di Confindustria Trapani sottolinea come "le continue tensioni e i ritardati pagamenti hanno causato, tra le altre cose, anche la mancata partecipazione della delegazione del nostro territorio al tavolo di programmazione con Ryanair, indebolendo ulteriormente le possibilità di poter incidere nella scelta delle tratte sulle quali puntare per la prossima stagione estiva. Confindustria sulla vicenda aeroporto sta continuando a fare la propria parte – continua il presidente – oltre che attraverso la partecipazione al tavolo di discussione, anche attraverso piccoli segnali concreti, quale, per esempio, l’acquisto delle quote di Airgest di proprietà della ex Provincia regionale di Agrigento. “Si tratta di un piccolo investimento che, però, vuole testimoniare il fatto che Confindustria c’è e continuerà a lavorare per mettere insieme tutti gli attori pubblici e privati al fine di mantenere alta l’attenzione sul ruolo fondamentale che ha il nostro aeroporto, non soltanto per il settore turistico ma per l’intero indotto che genera migliaia di posti di lavoro e che tutti noi abbiamo il dovere di proteggere”.

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