Valderice, Savalli lascia

Valderice, 4 marzo 2011- L’assessore alle finanze, Francesco Savalli, si è dimesso per «sopraggiunti impegni personali». Lo ha fatto con una lettera, ...

Valderice, 4 marzo 2011- L’assessore alle finanze, Francesco Savalli, si è dimesso per «sopraggiunti impegni personali». Lo ha fatto con una lettera, inviata al sindaco ed al presidente del Consiglio Comunale, nella quale spiega anche di avere svolto il suo ruolo «affinchè gli obiettivi della politica risultassero compatibili ed in linea con gli atti amministrativi del comune». Benchè garbatissima nello stile e scevra di ogni giudizio politico (Savalli è arrivato in giunta come tecnico) l’ex assessore non manca di sottolineare «con rammarico» come «non sempre i principi di sana amministrazione sono stati favorevolmente accettati e rispettati dalla collegialità degli organi politici competenti, con il risultato che alcuni provvedimenti, di grande importanza, hanno subito inutili e dannosi rallentamenti». Impossibile non andare con la memoria indietro di alcuni mesi e tornare alle vicende del bilancio di previsione completamente rimodulato dagli emendamenti del consiglio comunale e successivamente censurati anche dalla magistratura contabile chiamata a pronunciarsi dalla amministrazione comunale. Dal canto suo il sindaco, Camillo Iovino, nel prendere atto delle dimissioni ha espresso tutta la sua «gratitudine per il lavoro svolto dal ragioniere Savalli che, recuperando il suo bagaglio di comptenze specifiche nel settore finanziario ha messo a disposizione del Comune esperienza e saggezza, calmierando anche, con il suo buonsenso le intemperenze di un dibattito politico vivace e talvolta spigoloso». «Al ragioniere Savalli, che già in precedenza e ripetutamente aveva espresso il desiderio di lasciare l’incarico, ho ripetutamente opposto il mio garbato diniego, ritenendo prezioso il suo lavoro. Oggi – conclude Iovino – le sue dimissioni non richieste e non legate alle dinamiche della politica, come già l’attività svolta al servizio della comunità da assessore tecnico, rappresentano una opportunità. Possono consentire la riaperura di spazi di dialogo politico interrotto con i partiti un anno fa».

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