Valderice, Patto di stabilità. Iovino attacca opposizione
Valderice, 18 ottobre 2011 – “Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata” è questa, citando Tito Livio, la singolare posizione del PD di Valder...
Valderice, 18 ottobre 2011 – “Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata” è questa, citando Tito Livio, la singolare posizione del PD di Valderice. Il Comune ha dovuto subire dal Governo Nazionale e dalla Regione Siciliana tagli per quasi 500 mila euro sul bilancio e i consiglieri del PD ritengono di avere individuato come soluzione per centrare il Patto di stabilità la rinuncia ai gettoni di presenza e contestualmente la sospensione delle indennità dell’esecutivo fino al 31 dicembre prossimo. Una strategia che consentirebbe di recuperare poco più di 20 mila euro e che ufficializzeranno questa stasera con un atto di indirizzo. «Ho l’impressione – afferma il sindaco Camillo Iovino – che PD e UDC si illudano di risanare le casse comunali con questa strategia populista. Sono fuori dalla realtà se pensano di lavarsi la coscienza con poche miglia di euro che il comune potrà risparmiare e non indispensabili a centrare il patto di stabilità . Se poi la strategia per centrare il patto di stabilità dovesse solo essere quella della rinuncia alle indennità vuol dire che abbiamo ben operato nella politica di rigore e del risparmio e che non ci sono altri tagli da fare nel bilancio». «Apprezzo, invece, - continua Iovino - la posizione dei consiglieri di PDL e Alleanza per la Sicilia che, senza iniziative eclatanti, già qualche settimana fa avevano autonomamente dato disposizione all’Ufficio Ragioneria del Comune di trattenere e indennità . Un gesto concreto e senza secondo fini che realisticamente non illude i cittadini e non getta loro fumo negli occhi. Rinunciando alle indennità i consiglieri del PdL e Alleanza per la Sicilia non risanano le casse comunali ma interpretano un atto di protesta civile e politica contro il Governo Nazionale e la Regione che con i continui tagli mina la funzionalità dei servizi comunali». «Spero che PD e UDC, in totale undici consiglieri, siano consequenziali e dopo aver approvato l’inutile ordine del giorno che impegna loro stessi a rinunciare alle indennità lo facciano concretamente coma hanno già fatto i loro colleghi di centrodestra» continua Iovino. «Singolare – osserva il sindaco – che nel loro atto di indirizzo PD e UDC definiscano le indennità ‘privilegi della classe politica’. Lo leggo come un atto di autocritica, considerato che proprio loro a Valderice, che hanno governato negli ultimi 20 anni, hanno usufruito di questi privilegi a spese della comunità , senza batter ciglio. Infine non riesco a capire: come mai se ritengono che la crisi appare destinata a prolungarsi per il prossimo anno pensano a rinunciare solo alle indennità per i prossimi due mesi, e cioè fino a 31 dicembre 2011? Forse che il prossimo anno le indennità finiranno di essere privilegi? C’è molta ipocrisia nell’atto di indirizzo proposto e che ha solo il fine di alimentare una polemica con l’esecutivo e di utilizzare strumentalmente e qualunquisticamente il malcontento della gente contro la ‘politica’. Spero che la promessa rinuncia a questi ‘privilegi’, i consiglieri del PD e dell’Udc di Valderice la propongano ufficialmente anche, e soprattutto agli onorevoli, ai sindaci di riferimento, ai consiglieri di tutto il centrosinistra della provincia che nei comuni che amministrano dove, è già certo, non centreranno il patto di stabilità . Spero che i nostri eroi non rimarranno delle mosche bianche» .
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