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Valderice, Gianfranco Jannuzzo al San Barnaba - Trapani Oggi

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Valderice, Gianfranco Jannuzzo al San Barnaba

31 Agosto 2012 11:29, di Niki Mazzara
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Valderice, 31 agosto 2012 – Spettacolo di Gianfranco Jannuzzo sabato 8 settembre alle ore 21.30 al Teatro San Barnaba di Valderice. Jannuzzo, agli eso...

Valderice, 31 agosto 2012 – Spettacolo di Gianfranco Jannuzzo sabato 8 settembre alle ore 21.30 al Teatro San Barnaba di Valderice. Jannuzzo, agli esordi attor giovane nella compagnia di Gino Bramieri e suo pupillo, è considerato, a buona ragione, l'erede spirituale e certamente anche artistico, dell'indimenticato comico e autore palermitano Renzino Barbera (scomparso tre anni fa) con il quale ha scritto lo spettacolo “Recital”. Uno spettacolo che è anche cambiato nel corso di questi anni, dalla sua prima scrittura e nel quale Gianfranco Jannuzzo ripropone, oltre ai propri cavalli di battaglia, molti brani inediti. Racconta la Sicilia come la conosce e per come profondamente e visceralmente la ama. La stessa Sicilia che riconosciamo carica di ricchezze e contraddizioni.  l racconto "dei siciliani" e "sui siciliani", come nella migliore tradizione sciasciana, diviene metafora per allargare lo sguardo a tutti gli italiani, che con il loro senso dell’umorismo sanno “ridere di tutto e di tutti e soprattutto, cosa ancora più importante, di loro stessi”. Lo spettacolo andrà in scena Sabato 8 settembre, con inizio alle 21.30 presso il teatro Nino Croce. Costo del biglietto 20 euro o 10 euro in base al settore dell'anfiteatro. Dichiarazione di Gianfranco Jannuzzo a cura del suo ufficio stampa «Ho  sempre  cercato di raccontare gli italiani attraverso l’uso dei nostri dialetti, convinto, come sono, che essi abbiano,  per  la  loro naturale immediatezza, spontaneità, ricchezza  di sfumature, una forza di comunicazione straordinaria e che rivelino, quasi sempre, il carattere, l'intima indole  di chi li adopera: Veneti, Calabresi, Liguri o Campani che siano. Siamo tutti orgogliosi di essere Lombardi o Lucani , c’è sempre in tutti noi tanto sano campanile, ma alla fine siamo semplicemente orgogliosi di essere Italiani. “Recital” è uno spettacolo nel quale accanto a quelli che considero i miei “cavalli di battaglia” presento alcuni brani inediti. Racconto la mia Sicilia, così come l'ho vissuta e conosciuta; la Sicilia che ho imparato ad amare   grazie all'amore che ne avevano e ne hanno i miei genitori. Una Sicilia allegra e amara, spensierata e triste, meravigliosa e spietata, solare e introversa, indolente e attiva. Isola, forse, ma sicuramente Ponte per mille culture. Ne racconto le contraddizioni. La Sicilia ricca, fertile e ubertosa di Federico II  "Stupor Mundi "e la Sicilia umiliata, ferita e vilipesa  delle stragi e dei caduti"  Orror Mundi". E raccontando la Sicilia racconto gli italiani che con il nostro straordinario senso dell’umorismo sappiamo ridere di tutto e di tutti  e soprattutto, cosa ancora più importante, di noi stessi».

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