PoliticaTrapani – di Rino Giacalone – Almeno nell’ultima seduta consiliare tra maggioranza e opposizione c’è stato un comportamento significatamene conciliante e concorde. Chi pensava di potere incrinare ancora di più le relazioni politiche ha pensato male, malissimo. Respinto al mittente il messaggio irriguardoso e vergognoso, offensivo e violento, arrivato sulla sua personale messaggeria dalla consigliera comunale e responsabile del circolo Pd di Trapani, Marzia Patti.
“Goditi le ultime ore da consigliere comunale poi tornerai a fare…”. Non ripetiamo il messaggio per intero, lo abbiamo messo solo nel titolo, ripeterlo ci sembrerebbe dare ancora di più parola a chi invece merita solo isolamento.
Marzia Patti ieri sera in aula consiliare ha dato notizia di quanto accaduto, ha letto il messaggio sessista e ne ha dato corretta spiegazione, l’unica possibile. “Se qualcuno – ha detto e concordiamo – pensa di aver messo in atto una azione intimidatoria sappia che non è riuscito nell’intento“. Ha aggiunto che il messaggio nella sostanza, per come è stato scritto, riguarda “tutte le donne che siedono in Consiglio comunale, che fanno parte della Giunta, che operano in politica”.
Non ha nemmeno nascosto la convinzione che non si tratta di una azione isolata, frutto di una mente solo malata, ma che cavalca il momento politico, agitato, “scosso da bugie e altre volgarità, da azioni denigratorie e di delegittimazione, di bugie vendute come verità assolute alla gente“. Scenario che anche noi non abbiamo dubbi nel condividere.
“Se in una scena futura qualcuno pensa di fare a meno delle donne in politica, sappia che sta sbagliando previsione”
L’intero Consiglio comunale, chi più chi meno, ha espresso solidarietà a Marzia Patti. Daidone, Fileccia, La Barbera, Cammareri, hanno dato ragione alle parole di Marzia Patti. Maggiormente incisivo l’ex presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Guaiana: “L’ho detto ieri, lo ripeto oggi e lo dirò anche domani, le donne in politica rappresentano una marcia in più, non ne potremo mai fare a meno”. Anche Guaiana ha respinto il messaggio sessista, “non è roba che potrà mai appartenerci”. Anche il presidente del Consiglio comunale, Alberto Mazzeo, ha espresso la sua solidarietà alla consigliera comunale del Pd.
Merita poi ampio risalto l’intervento fatto in aula consiliare dalla consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Grazia Spada: “Desidero, come donna e come rappresentante istituzionale, esprimere la mia piena solidarietà alla collega Patti. Nessuno, in nessun contesto, può permettersi di offendere una donna – né con parole, né con post, né con qualsiasi altro mezzo. Il rispetto reciproco deve essere il fondamento del nostro agire, dentro e fuori da quest’aula. Gli attacchi personali e le offese, soprattutto quando colpiscono la dignità di una persona, non possono e non devono trovare spazio nel confronto politico e civile. A nome mio e del Gruppo Fratelli d’Italia rinnovo la mia vicinanza alla collega Patti e ribadisco l’importanza di promuovere sempre un linguaggio e un comportamento improntati al rispetto, alla correttezza e al senso delle istituzioni”.
Episodi come questo non hanno nulla a che vedere con il confronto politico, ma rappresentano solo un linguaggio violento e discriminatorio che non può essere tollerato in alcun modo.
Così come sono intollerabili i contenuti che quotidianamente da determinate pagine social giungono non solo su esponenti della politica, ma oramai anche più spesso nei confronti dei giornalisti. E’ tutto dentro lo stesso calderone.
Non siamo noi, giornalisti, ad attingere notizie in pozzi inquinati, è chi spalma veleni che attinge a pozzi avvelenati.
Colpire una donna per il solo fatto di essere donna è un atto vile che umilia non solo la persona, ma le Istituzioni.
La cronaca della seduta consiliare di ieri, che si è aperta con un minuto di silenzio per ricordare il piccolo Alessandro, il ragazzino di 10 anni, morto venerdì pomeriggio dopo essere caduto dal balcone di casa, ha visto l’approvazione di una variazione di bilancio per permettere al Comune di pagare i consumi elettrici utili a far funzionare le pompe idriche di contrada Bresciana. Per far fronte a 700 mila euro sono state variate le previsioni di spesa per gli oneri relativi a indennità degli amministratori, sono state decurtate, per la mensa scolastica (programmate in più rispetto alle reali necessità) e per l’assunzione di personale.
La delibera è stata approvata, ma dall’opposizione il consigliere Fileccia ha stigmatizzato la condotta dell’amministrazione, “per pagare queste bollette non assumiamo personale”. Secondo Fileccia è mancata da parte dell’amministrazione attenzione nello scrivere il bilancio di previsione, “non c’è stata – ha detto – adeguata lungimiranza”. Per Fileccia “toccare le somme relative all’assunzione di personale, significa raschiare il barile, cioè – ha spiegato – non ci sono altri capitoli dai quali attingere, mentre aspettiamo in aula il rendiconto 2024 che una volta approvato potrebbe liberare oggi somme che restano inutilizzate”.
