Trapani
Un letterato protagonista del confronto – di Laura Montanti
Il ricordo del prof. Renato Lo Schiavo, la "democazia delle relazioni"
Redazione7 Settembre 2025 - Attualità
  • Attualità

    Trapani – di Laura Montanti – Le sincere e dispiaciute testimonianze di stima rivolte privatamente e sui mezzi di informazione alla memoria del prof. Renato Lo Schiavo, appena scomparso, rendono superfluo sottolinearne qui i meriti di docente, di uomo di cultura, di intellettuale a tutto tondo.

    Se mai ci piace ricordare l’assoluta “democraticità” del suo modo di relazionarsi con tutti, sia che fossero giovani studenti, sia che fosse l’uditorio di un serioso convegno: non si è mai posto su alcun piedistallo accademico, non ha mai ostentato prevalenza di ruoli. Ai suoi interventi ed alle sue iniziative, sempre acuti e ricchi di riferimenti che andavano oltre l’argomento del giorno, era come se egli partecipasse non in veste di “relatore” o “organizzatore”, ma come se fosse uno studente o uno spettatore. In poche parole ha condiviso il suo sapere, non l’ha mai imposto, e non è cosa da tutti. Potrei dire, in un certo qual modo, che Renato Lo Schiavo condividesse con Nat e Nina Scammacca, dei quali fu amico ed estimatore, quel sentire da “populista” che fu alla base del movimento letterario “Antigruppo”.

    Così lo rivediamo, mentre -indossando magliette assolutamente informali, simpatiche ed originali- presenta sorridendo (e suonando la chitarra) le magnifiche serate musicali nell’atrio del Liceo Classico “Ximenes”, o mentre in un bel cortile ericino parla di scuola, di dialetto, di Costituzione commentandone la versione in siciliano curata da Mario Gallo.

    Se mi è permesso vorrei qui ricordare un episodio della metà degli anni ’70 quando al Liceo “Ximenes” di Trapani ci “incrociammo” per un anno, io al quarto Ginnasio e lui all’ultimo anno del Liceo. Stavano per svolgersi le elezioni per il Consiglio di Istituto ed io ed altri giovani repubblicani presentammo la lista “Iniziativa Laica” (fu la mia prima esperienza politica).

    Renato Lo Schiavo era già un mito per noi: un promettente intellettuale, impegnato politicamente su posizioni più “avanzate” delle nostre. Ebbene, ricordo che – sempre assieme a Gemma (Amoroso ndr) – mi avvicinò per dirmi che apprezzava il programma e l’ispirazione della nostra lista e ci avrebbe votato, preferendoci a quella “comunista” (“Iniziativa Laica” fu la più votata).

    Fu questa, da parte di Renato, un’attestazione di stima e la prova di una sincera disponibilità al dialogo ed al confronto che non ho mai dimenticate e che oggi acquistano maggior rilievo.

    "® Riproduzione Riservata" - E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione




  • Altre Notizie
  • Altre Notizie Attualità
    Rino Giacalone