Un archivio orale per ricordare il terremoto del Belice
Un archivio orale dove conservare le testimonianze riguardanti il terremoto del Belice. Questa l'iniziativa ospitata al "Belìce/EpiCentro della Memori...
Un archivio orale dove conservare le testimonianze riguardanti il terremoto del Belice. Questa l'iniziativa ospitata al "Belìce/EpiCentro della Memoria Viva" di Gibellina a partire da giovedì prossimo, 15 gennaio. A partire dalle 10 il video box accoglierà i contributi orali di tutti coloro che vorranno lasciare una testimonianza del prima e del dopo sisma. Un evento terribile che, nella notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1968, sconvolse e annientò intere comunità della valle del Belice. Sono invitati tutti i cittadini, testimoni diretti o che hanno raccolto i racconti dai più grandi ma anche coloro che vogliano lasciare un'impressione attuale o conoscere la memoria di quei tempi che - in questo modo - diventano identità condivisa. Tutte le testimonianze saranno catalogate e archiviate per accrescere l'archivio orale. Sempre a "Belìce/EpiCentro della Memoria Viva", dalle ore 18.30, sarà visitabile la mostra "Memorie. Segni cancellati di una città " del maestro Letterio Consiglio. L'arte come modalità per vivere i ricordi, attenuare i traumi e, nello stesso tempo, rinsaldare la memoria* o le memorie. La mostra, a cura di Ornella Fazzina e Michele Romano, vuole fornire spunti e ragionamenti per una possibile rilettura delle città , luoghi in cui si consumano i rapporti personali e collettivi, in cui si formano le coscienze, in cui vivono le idee e in cui si intensificano le emozioni.
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