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Trapani, Progetto "Gianburrasca".

16 Gennaio 2012 13:56, di Niki Mazzara
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Trapani, 16 gennaio 2012 - Si chiama “Gianburrasca” il progetto, inserito nel Piano di Zona del Distretto Socio Sanitario D 50, di cui il Comune di ...

Trapani, 16 gennaio 2012 - Si chiama “Gianburrasca” il progetto, inserito nel Piano di Zona del Distretto Socio Sanitario D 50, di cui il Comune di Trapani è ente capofila (ne fanno parte i Comuni di Buseto Palizzolo, Custonaci, Erice, Favignana, San Vito Lo Capo, Valderice, Paceco), che prevede una serie di azioni rivolte a bambini da 0 a 11 anni in situazione ADHD, con il coinvolgimento delle scuole frequentate dai bambini e delle loro famiglie. Il Comune di Trapani, in qualità di Comune capofila del Distretto, ha indetto la gara a trattativa privata per l’affidamento del progetto, cui possono partecipare gli enti del terzo settore e del privato sociale, senza fini di lucro , nonché Organismi che hanno manifestato interesse per la presentazione dei progetti, riguardante le tematiche di competenza, in possesso di alcuni requisiti minimi, indicati nel bando.Le proposte dovranno pervenire al Comune di Trapani – Ufficio Servizi Sociali via Fra Michele Burgio- 91100 Trapani, entro il termine perentorio delle ore 12,00 del giorno 01. 02. 2012, la gara si terrà il giorno successivo. L’idea progettuale prevede la costituzione di un gruppo di lavoro che svolgerà attività di sostegno di tipo psicoeducativo con le famiglie, il bambino e di collegamento con la scuola. La finalità non è quella di fare scomparire i sintomi, ma di sviluppare un adeguato benessere, sia nel bambino sia nel suo contesto. L’ADHD infatti è un disturbo che impedisce ai bambini che ne sono affetti di selezionare gli stimoli ambientali, di pianificare le proprie azioni e di controllare i propri impulsi. E’ un disturbo evolutivo dell’autocontrollo di origine neurobiologica che interferisce con il normale sviluppo del bambini ed ostacola lo svolgimento delle attività quotidiane. Le azioni del progetto si rivolgeranno ai tre soggetti coinvolti: il bambino, la famiglia, la scuola. Nel primo ambito, sarà attivato un centro ricreativo pomeridiano dove i bambini potranno essere coinvolti in attività extrascolastiche. Per le famiglie è prevista un’attività di consulenza per consentire ai genitori di poter fornire le risposte adeguate ai bisogni dei loro bambini, conoscendo gli strumenti e le strategie per migliorare la qualità delle relazioni. In ambito scolastico sarà svolta un’attività di informazione rivolte agli insegnanti sulle caratteristiche dell’ADHD.

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