La gara con Ostuni momento di "amarcord"
La gara di domenica Pallacanestro Trapani-Ostuni non è, come ben sanno i tifosi, una gara qualsiasi. La partita fu una delle tappe miliari della trava...
La gara di domenica Pallacanestro Trapani-Ostuni non è, come ben sanno i tifosi, una gara qualsiasi. La partita fu una delle tappe miliari della travagliata stagione agonistica che portò Trapani alla Legadue cui poi dovette rinunciare per le note vicende economiche della gestione Massinelli. L’ultima volta che questa confronto si disputò, il 3 giugno del 2011, sul parquet pugliese, fu vittoria per i granata che conquistarono la promozione in Legadue. Da allora a domenica saranno trascorsi 555 giorni, periodo in cui le due società hanno vissuto percorsi molto diversi. La Pallacanestro Trapani, con la nuova proprietà del presidente Pietro Basciano, obbligata a ripartire la scorsa stagione dalla Dnc è approdata im Dnb trionfalmente, Ostuni, dopo aver disputato la Legadue e poi è stata ammessa alla Dnb. Gli unici testimoni diretti di quel periodo sono coach Priulla e Luca Tardito che ricorda " “Allora, furono cinque gare e cinque vittorie, nelle situazioni più disparate. Ricordarsi come abbiamo festeggiato la promozione e come siamo riusciti a vincere ad Ostuni durante la stagione regolare, con una formazione largamente rimaneggiata, è bello. Ma il presente conta molto di più e battere Ostuni è fondamentale per la nostra classifica e per il nostro morale”. Ma chi sono i giocatori pugliesi e come gioca Ostuni ce lo illustra Valerio Napoli, vice di coach Priulla. “Ostuni non è certo una squadra che difetta di talento. Anzi, la capacità dei lunghi di colpire anche da oltre 6.75 e l’abilità degli esterni nel giocare uno contro uno e di fare canestro da fuori la rendono una delle avversarie più competitive del girone. E’ per queste ragioni che dovremo fare molta attenzione alla nostra prossima avversaria. Al di là delle ultime vicende interne alla formazione pugliese, per noi rimane il dato dell’assoluto valore dell’organico di Ostuni. Dopo l’allontanamento di Fossati, vengono utilizzati stabilmente sette uomini. Il quintetto-base è composto dal playmaker Mabilia, dagli esterni Mei e Moruzzi e dai lunghi Birindelli e Morena. Sono pronti a entrare dalla panchina Bonacini e Bartolucci, entrambi dotati di ottime qualità . Per noi, la chiave della partita è difensiva: sarà fondamentale avere l’atteggiamento giusto nella nostra metà campo sin dalla palla a due iniziale e non lasciare che i nostri avversari prendano confidenza con il canestro e liberino con semplicità il loro talento”.
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