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Trapani, il senatore D'Alì presenta ddl contro le piattaforme petrolifere nel Mediterraneo - Trapani Oggi

Trapani, il senatore D'Alì presenta ddl contro le piattaforme petrolifere nel Mediterraneo

03 Agosto 2012 15:07, di Niki Mazzara
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Roma, 3 agosto 2012 – Il Sen. Antonio d'Alì, Presidente della Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato, ha depositato stamane in ...

Roma, 3 agosto 2012 – Il Sen. Antonio d'Alì, Presidente della Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato, ha depositato stamane in Aula un disegno di legge a firma dei senatori della 13 Commissione Territorio e Ambiente del Senato per l'abrogazione immediata delle disposizioni in materia di ricerca ed estrazione di drocarburi contenute nel decreto Sviluppo. «Coerentemente con quanto dichiarato nel corso del dibattito al Decreto Sviluppo e con quanto contenuto nel parere rasmesso dalla 13 Commissione Ambiente - rende noto d'Alì - è stato stamane depositato in Aula a mia firma e di molti altri senatori della 13^ Commissione un disegno di legge volto ad abrogare la disposizioni in materia di ricerca ed estrazione di idrocarburi contenute all'articolo 35 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 ("Misure urgenti per la crescita")».   «Tale intervento ha infatti dissennatamente modificato la disciplina dettata dal comma 17 dell'articolo 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, indebolendo gravemente i divieti che tale quadro normativo aveva stabilito al fine di proteggere l'ambiente marino  - dichiara  d'Alì -. Il Governo in sede di esame del decreto per altro non ha accolto le modifiche proposte ed il testo anzi è stato ulteriormente irrigidito a seguito della prima lettura della Camera».  «Questa disposizione pertanto incontra l'esplicito dissenso mio e dell'intera Commissione Ambiente - continua d'Alì - giacché crea i presupposti per una indiscriminata ripresa delle attività di ricerca nel Mediterraneo e nel canale di Sicilia, rendendo perciò  urgente l'abrogazione con una forte iniziativa parlamentare come quella messa in atto in data odierna». Già ieri dopo l'audizione del Ministro Passera in Commissione Ambiente d'Alì aveva espresso un chiaro giudizio negativo sull'articolo del decreto-legge "Misure urgenti per la crescita" che rivisita la disciplina in materia di perforazioni petrolifere poiché: «è intervenuto a piedi uniti su una legislazione che era stata concordata tra il Governo e il Parlamento ed interviene proprio riprendendo i temi per cui il Parlamento aveva deciso un'azione legislativa forte, bloccando alcune iniziative». «Su questo punto mi sarei atteso un atteggiamento come dice il Presidente del Consiglio, più da statisti che non da politici (se così è la differenza che egli molto spesso ci pone), poiché - ha notato d'Alì - la salvaguardia del Mediterraneo è destinata alle future generazioni e questo deve prevalere sull'opportunità di cogliere alcuni vantaggi temporanei di cassa. Dico questo, non perché il mare debba essere assolutamente intangibile ma perché il mare è uno dei nostri assetti principali dell'economia, del turismo, soprattutto in alcune zone meridionali del Paese, e della capacità di questo Paese di stare nel Mediterraneo come Paese leader anche nelle politiche ambientali, nel senso del sano sviluppo economico delle sue popolazioni».  Perciò il Presidente d'Alì ha invitato il Ministro Passera a «intervenire con acume e capacità in questa delicatissima vicenda, che può mettere a rischio l'equilibrio ambientale di zone importantissime del nostro Paese e dei Paesi vicini».

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