Trapani – la squadra del patron Antonini, non si è solo affacciata quest’anno alla massima Serie di Basket, l’ha travolta. Con 22 vittorie su 30 partite, una differenza canestri da capogiro e il miglior attacco della lega, la Trapani Shark ha chiuso la regular season al secondo posto assoluto, dietro soltanto alla corazzata Virtus Bologna.
Un risultato clamoroso, storico, impensabile alla vigilia. Una neopromossa che si è trasformata, settimana dopo settimana, in una protagonista vera. E ora, con il vento in poppa e il favore del pubblico, sogna di spingersi ancora più in là.
Coach Jasmin Repeša, l’uomo che ha portato metodo, mentalità e carisma, è già proiettato ai playoff:
“Abbiamo scritto una pagina importante, ma adesso serve qualcosa in più. I playoff sono un altro campionato.”
Accanto a lui, un gruppo che sembra costruito per stupire: i “veterani” Chris Horton dominatore dell’area, e JD Notae , due spine nel fianco per ogni difesa e con un magnifico roster affiatato.
Sabato sera sarà una bolgia. Tutto esaurito annunciato da giorni, cori, sciarpe, tamburi. Trapani ci crede, eccome se ci crede.
E sa che ogni singolo possesso potrà fare la differenza. Perché di fronte c’è la Pallacanestro Reggiana, settima in regular season, squadra solida e abituata a queste sfide. Non sarà una passeggiata. Ma i granata hanno dimostrato di saper combattere e vincere. Soprattutto al PalaShark, dove hanno concesso pochissime sconfitte in tutta la stagione.
Il vice allenatore Andrea Diana non cerca mezze misure:
“Vogliamo scrivere un altro pezzo di storia. Vogliamo vincere gara 1. Il messaggio deve essere chiaro.”
L’obiettivo è mettere subito pressione agli emiliani. Partire forte, giocare con l’intensità e l’orgoglio che hanno caratterizzato questa stagione magica.
Il pronostico è apertissimo. Reggio ha più esperienza in lega A, Trapani più fame. E poi c’è il fattore campo. Quel PalaShark che ha accompagnato ogni passo della squadra come un cuore che batte troppo forte.
Sabato sera, si gioca la prima pagina di un nuovo capitolo. E Trapani non vuole smettere di sognare.