Trapani
Tranchida non ci sta
Il rimprovero del presidente del Consiglio comunale non induce il sindaco a cambiare i toni
Rino Giacalone25 Luglio 2025 - Politica



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    Trapani – di Rino Giacalone – Il tempo di leggere la dichiarazione fatta dal presidente del Consiglio comunale Alberto Mazzeo, e subito il sindaco Giacomo Tranchida ha deciso di replicare.

    Stavolta è lui a muovere rimprovero al presidente che fino a qualche mese addietro era uno dei suoi più fedeli assessori in Giunta e che dai banchi riservati alla Giunta in aula consiliare spesso e volentieri, assente il primo cittadino, era proprio lui a muso duro affrontare l’opposizione. L’elezione a presidente dell’aula lo ha cambiato e parecchio.

    Adesso in nome di una sorta di super partes, si erge a garante, ma, come osserva Tranchida, più che dell’intera aula, dell’opposizione.

    “Ho letto adesso e con attenzione le dichiarazioni stampa del presidente del consiglio comunale di Trapani, Alberto Mazzeo – scrive Tranchida – al quale riconosco quel ruolo istituzionale sopratutto nel momento in cui si pone con equilibrio nella fase di conduzione dei lavori d’aula. Non mi pare che lo statuto o la legge gli assegnino compiti di moderazione del dibattito politico e cittadino esterno all’aula consiliare, a meno che non si spogli dalla posizione di equilibrio che deve mantenere in aula consiliare (!) e decida di scendere nell’agone del dibattito politico cittadino, valutando anche quali Consiglieri vuole rappresentare e da che parte stare: il sottoscritto vuole difendere i progetti, i servizi, i bilanci e le opere strategiche per la citta’ di Trapani ed i trapanesi, nonche’ la maggioranza consiliare che, nella storia anche recente di questo Comune, è stata invece addirittura mortificata sul piano intimo e personale: tanto donne quanto uomini e soprattutto donne elette, ma anche madri con bambini piccoli a stare fino alle quattro ed alle cinque del mattino per subire i soprusi ed abominevoli ricatti politici beceri di alcuni consiglieri dell’opposizione che volevano bocciare atti importanti per la citta’”.

    Il sindaco aggiunge: “Dopo di ciò, se il presidente del consiglio Mazzeo mi vuole dare qualche consiglio da avvocato penalista, vorrei semplicemente ricordargli che, prima di definire giuridicamente lesive le mie affermazioni nella replica politica (atteso che trattasi di “fatti politici”, peraltro allo stesso ben noti, di cui peraltro e politicamente sono convinto, cosi’ ribadendo che taluni consiglieri comunali dell’opposizione sono a “libro paga” del mentore politico e per libro paga intendo ovviamente che sono determinati ed etero diretti dal punto di vista politico anche nelle posizioni di opposizione), abbia rispetto per la sua professione di avvocato. Ci sarà un giudice e penalmente deciderà se sono o meno offensive e lesive le mie affermazioni od invece riconducibili ad aspri toni nel dibattito politico.
    Visto che ci siamo, non sottaccio comunque sulla sua continua distrazione quando in aula consiliare, sovente, nulla dice su tutti i dibattiti malsani che porta indisturbata l’opposizione in consiglio comunale, con reiterati toni da disprezzo ed ingiuriosi nei miei confronti oltre che della carica istituzionale, questa si, che rappresento”.

    Per Tranchida il presidente Mazzeo deve essere accorto: “Se il presidente del consiglio, invece che preoccuparsi di essere garante durante l’aula consiliare, oltre che dal punto di vista etico, pertanto, anche politico, non difendendo le ragioni della maggioranza che con fatica lavora per portare a risultato progetti per lo sviluppo della città (e lui ne dovrebbe essere consapevole, atteso che, fino a prova contraria, mi sembra dovrebbe farne parte), preferisce invero tenere un atteggiamento equilibrista tra palazzo Cavarretta e un altro palazzo sportivo, il Pala Daidone meglio conosciuto come Pala Shark, ecco comprendo che il messaggio non era rivolto a me ..ma era rivolto a questo ponte politico idilliaco di prospettiva e di futuro”.

    Lunedì ci si aspetta un Consiglio comunale ad alta temperatura. In aula dovrebbe arrivare il sindaco con la relazione su questi suoi due anni di mandato. E certamente se ne sentiranno delle belle. Una cosa che comunque oggi colpisce è il silenzio della maggioranza, a cominciare dal Pd che per adesso ha deciso di stare a guardare. E la cosa certo suona parecchio strana

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