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Torna l’Ora solare, torna il dibattito tra favorevoli e contrari
In In Europa e in Sicilia si riapre la discussione sul cambio d’ora tra identità, abitudini e luce del sole
Redazione19 Ottobre 2025 - Attualità
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    Torna l’ora solare: lancette indietro il 26 ottobre. Si riaccende il dibattito tra chi ama il sole del mattino e chi non vuole rinunciare alle sere luminose

    Attualità  – Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, l’Italia tornerà all’ora solare. Alle 3 del mattino, le lancette dovranno essere spostate indietro di un’ora, regalandoci sessanta minuti di sonno in più ma anche tramonti più precoci.

    Un rito che si ripete ogni anno e che, puntualmente, divide il Paese.

    Un’abitudine che viene da lontano

    L’ora legale venne introdotta per la prima volta in Italia nel 1916, durante la Prima guerra mondiale, per risparmiare energia sfruttando al meglio la luce naturale. Da allora, tra sospensioni e ripristini, il sistema è rimasto lo stesso: da marzo a ottobre si “guadagna” un’ora di luce la sera, e da ottobre a marzo si ritorna al ritmo solare.

    Oggi, però, il risparmio energetico è minimo. Con luci a LED, climatizzatori e abitudini diverse, molti si chiedono se valga ancora la pena spostare le lancette due volte l’anno.

    Cosa ne pensano gli italiani — e i siciliani

    Secondo gli ultimi sondaggi, oltre il 60% degli italiani vorrebbe dire addio al cambio d’ora. La maggioranza sceglierebbe di tenere l’ora legale tutto l’anno, per godersi il sole fino a sera. Ma in Sicilia, dove il sole d’inverno sorge tardi e la vita inizia presto — nei campi, nei porti, nei mercati — l’opinione è più sfumata. «Meglio la luce del mattino», dice Salvo, pescatore di Mazara del Vallo. «Quando parti alle cinque e ancora è buio pesto, non è il massimo». Dall’altra parte, Giulia, che gestisce un bar sul lungomare di Trapani, la pensa all’opposto: «Con l’ora legale la gente resta fuori più a lungo, i locali lavorano di più, c’è più vita in città».

    Pro e contro di un’ora che divide

    I favorevoli al cambio sostengono che rispetti i ritmi naturali e aiuti a dormire meglio in inverno.
    I contrari, invece, lo considerano un fastidio inutile, che scombina il sonno e deprime l’umore quando le giornate si accorciano.

    Sul piano pratico, l’Unione Europea ha discusso di abolire il doppio passaggio, ma gli Stati non hanno mai trovato un accordo. Così, per ora, tutto resta com’è.

    In Sicilia tra luce e identità

    Dal mare di Trapani all’Etna, la luce è parte del paesaggio e della vita quotidiana. Forse è anche per questo che, più che altrove, il passaggio dall’ora legale a quella solare si sente davvero: il sole che tramonta prima, le strade che si svuotano, il tempo che sembra correre più veloce.

    Ma ogni autunno, puntualmente, quella stessa ora che “sparisce” ci ricorda che il tempo non si ferma mai.

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