Basket
Turchia – A Bursa Trapani non va in scena per partecipare. Va a combattere. E lo fa come si faceva una volta: pochi uomini, idee chiare, schiena dritta.
La Shark gioca una partita vera, di quelle che non finiscono nei tabellini ma restano addosso. Parte con personalità, difende, corre, sbaglia e rimedia. Poi soffre, come è normale quando sei lontano da casa e davanti hai una squadra fisica, profonda, abituata a questi palcoscenici. Ma non molla mai.
Nel finale dei regolamentari Trapani è stanca, sì, ma lucida. Recupera palloni, trova canestri pesanti, forza l’overtime con la testa prima ancora che con le mani. È l’84-84 che dice tutto: nessuna resa, nessun alibi.
Il supplementare è una prova di nervi. Triple che pesano come macigni, errori, fiammate improvvise. Notae e Hurt si prendono responsabilità da leader, ma la partita la tiene in piedi il gruppo: chi difende, chi lotta a rimbalzo, chi fa la cosa giusta senza farsi notare.
Alla fine il risultato conta fino a un certo punto. Quello che resta è l’immagine di una squadra che sa stare in campo, che sa soffrire e che, anche lontano dalla Sicilia, porta con sé un’identità chiara. Trapani esce dal parquet senza festeggiare, ma con una certezza in più: questa Shark, quando serve, sa ringhiare davvero.
Trapani chiude terza a pari punti con il Tofas, pagando solo la differenza canestri, ma centrando comunque l’accesso alla fase successiva. Un piazzamento che conferma la solidità del percorso europeo della Shark, costruito con continuità e carattere.
A Bursa la Trapani Shark gioca una partita di grande sostanza, ma il cuore non basta: il Tofas la spunta all’overtime per 99-93 al termine di una sfida intensa e combattuta fino all’ultimo possesso
Primo quarto di marca granata. Nonostante le assenze di Rossato e Ford, Trapani parte con personalità, difende forte e corre bene il campo. Notae è subito caldo, Hurt incide vicino a canestro e la Shark scappa sul +14 (10-24), chiudendo avanti 18-25.
Nel secondo periodo i turchi provano a rientrare affidandosi alla fisicità di Blazevic e alla regia di Perez. Trapani controlla con ordine, trova punti da Cappelletti ed Eboua e mantiene il comando fino all’intervallo lungo: 42-47.
Dopo la pausa il Tofas alza l’intensità. Perez e Lewis colpiscono dall’arco, Trapani risponde con Notae ed Eboua, ma il margine si assottiglia. Il terzo quarto si chiude sul 62-65, con la partita ormai apertissima.
L’ultimo periodo è una battaglia di nervi. Trapani prova più volte l’allungo, arrivando anche sul +10, ma non riesce a chiudere. I turchi recuperano con pazienza, sfruttano una palla persa sanguinosa e trovano il pareggio a sei secondi dalla fine con Perez: 84-84. L’ultimo tiro di Notae non entra, si va all’overtime.
Nel supplementare l’avvio è tutto del Tofas, che colpisce da tre e prende inerzia. Trapani reagisce ancora con Notae e Hurt, resta in partita fino a un minuto dalla sirena, ma negli ultimi possessi decisivi paga qualche scelta forzata. Perez chiude i conti dalla lunetta e in penetrazione: 99-93.
Trapani esce sconfitta ma non ridimensionata: in otto uomini, lontano da casa, la Shark ha mostrato carattere e identità, chiudendo il girone di Basketball Champions League al terzo posto e guadagnando l’accesso alla fase successiva.
TOFAS BURSA – TRAPANI SHARK 99-93 d.t.s.
Parziali: 18-28; 24-18; 20-19; 22-19; 15-9
TOFAS BURSA:
Cengiz 2, Perez 22, Saybir 9, Whaley 15, Postel ne, Gecim 2, Lewis 10, Blazevic 15, Serbest ne, Besson 16, Korkmaz 5, Thomasson 3.
Allenatore: Emil Rajkovikj
Assistenti: Murat Yilmaz, Marko Velickovic
TRAPANI SHARK:
Eboua 10, Cappelletti 9, Notae 27, Arcidiacono 9, Pugliatti 3, Petrucelli 9, Sanogo 7, Patti ne, Hurt 19.
Allenatore: Alex Latini