PoliticaTrapani – di Rino Giacalone – Passato senza far danni il maltempo di ieri sera, la tempesta però si è lo stesso abbattuta su Trapani. I tuoni e fulmini non sono stati metereologici ma tutti politici. E per oggi non si annuncia una giornata meno tempestosa, sempre politicamente parlando, della notte appena trascorsa. Tutto è precipitato nel giro di poco tempo, tra un video social e un altro.
Da una parte il patron dello sport trapanese Valerio Antonini, dall’altra parte Emanuele Barbara assessore allo Sport. Anzi oramai ex assessore dopo l’annuncio delle sue dimissioni da lui stesso fatto in diretta Facebook. La pagina politica scritta ieri sera non sembra essere frutto di una improvvisa estemporanietà forse era già tutto deciso da lunedì, i segnali c’erano tutti, come abbiamo scritto già ieri.

E come ha anche svelato il patron Antonini nel far sentire la registrazione della telefonata tra lui e l’odierno ex assessore, pubblicandola ieri attorno alle 22 sui canali social. Barbara in quella telefonata diceva di essere pronto a dimettersi , in verità poi ha deciso di affrontare il sindaco Tranchida in un incontro serale con il suo gruppo, quando forse pensava forse di raccogliere dai suoi consiglieri sostegno, e invece la riunione, agitata, si è conclusa con un impegno dei consiglieri a sfavore di Barbara. Da qui il precipitare della situazione politica, la crisi si è aperta a poche ore dal primo dei previsti rimpasto di Giunta, con Giulia Passalacqua, esponente Dem, chiamata a lasciare l’aula consiliare e prendere il posto di Enzo Guaiana, destinato a sua volta a sedere a Palazzo Cavarretta come consigliere comunale.

Si sono scambiati le poltrone, in un clima si è scoperto ieri notte per nulla idilliaco per l’amministrazione. Troppa sicurezza sul fatto che la buriana annunciata per lunedì fosse rientrata. Ieri a tarda ora invece è scoppiata la crisi. In malo modo, perché Barbara, lasciata la casacca di assessore, dopo che oramai da mesi aveva perduto il posto di “delfino” del sindaco Tranchida, non le ha mandato a dire: ha attaccato Tranchida, ha definito monarchica la sua Giunta, lo ha invitato anche a meditare sullo staccare la spina anche lui. La crisi è scoppiata sul caso convenzione con gli Shark per il Palazzetto dello Sport. Non poteva essere per altro.

Barbara stesso lo ha confermato, le sue dimissioni, ha detto, potevano arrivare già a maggio quando fu posta in dubbio da Tranchida la validità della convenzione. L’ex assessore ha ieri sera invitato il sindaco ad affidarsi a pareri legali più robusti di quelli a lui forniti dagli uffici, prima di adottare la decisione di revocare la convenzione, paventando rischi finanziari seri per il Comune, nel frattempo Antonini dai suoi canali social sullo stesso tema invocava il commissariamento del Comune. In quell’audio mandato in onda per il patron dello sport cittadino c’è la prova che sul coro contro Barbara avveuto sabato sera allo stadio, il primo cittadino avrebbe cercato occasione per gettarla in saccoccia proprio al presidente. Barbara ha detto che non lascia la Giunta per passare con il movimento politico “Futuro” di Antonini, ma ieri sera i due sembravano quasi avere pianificato i due interventi social, come a voler usare una testa d’ariete per sfondare Palazzo D’Ali’. Per questo oggi ci potrà essere bel tempo, ma i tuoni e i fulmini dentro il Municipio sicuramente si faranno sentire e vedere.

Da sinistra, Valerio Antonini e Giacomo Tranchida
Toccherà a Tranchida dover parlare. La crisi politica aperta è pesante, Barbara non era uno qualsiasi, lui stesso ha ricordato di essere da sette anni al fianco di Tranchida, dapprima consulente e poi negli ultimi due anni come assessore, a lui erano state affidate molte deleghe, lui è rimasto fino all’ultimo, e anche nei giorni dell’incrinarsi dei rapporti con il primo cittadino, in trincea a difendere l’amministrazone. Uomo di sport, per lo Sport si è speso tanto, per Tranchida però anche troppo a favore del presidente Antonini.
I due si facevano vedere al Pala Shark in compagnia a distanza dal presidente, ma oggi per bocca di Barbara non erano davvero d’amore e d’accordo. Ciò che emerge è che alla fine il batti e ribatti di Antonini sui social, l’annuncio un giorno si e l’altro pure della pubblicazione di audio e messaggi “segreti”, ha sfinito l’assessore allo Sport.
Barbara ha dovuto concludere nel peggiore dei modi la sua parentesi di presenza nella politica cittadina, rinunciando, ha detto, a “sogni di gloria” e a “un cospicuo reddito (indennità assessoriale)”.
Tornando ad Antonini nella sua diretta ha rimproverato, senza fare il nome, il consigliere di opposizione Peppe Guaiana per aver chiesto al presidente del Consiglio Mazzeo, nella seduta d’aula di lunedì, di esercitare una mediazione per far smettere il batti e ribatti sui social tra sindaco e patron. Antonini non l’ha presa bene la tirata d’orecchi, ed ha reso plateale l’esistenza di una divisione dentro la minoranza. Ne avevamo colto i segni precisi e anche di questo ieri avevamo scritto. Se oggi a Palazzo D’Ali’ sarà cattivo tempo, politico, immaginiamo che domani sera la prevista seduta consiliare non sarà da meno. Intanto il patron Antonini ha chiuso la diretta social lanciando ipotesi di marchette politiche tra amministrazione e il titolare di un noto lido balneare cittadino.
Come dire che le sole dimissioni di Barbara non bastano.
