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Tecnologia: il problema dei social ed il caso Trump

13 Gennaio 2021 14:49, di Eros Santoni
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I social sono assoluti protagonisti in questi anni fortemente caratterizzati dalle nuove tecnologie. I numeri delle maggiori piattaforme come Facebook

I social sono assoluti protagonisti in questi anni fortemente caratterizzati dalle nuove tecnologie. I numeri delle maggiori piattaforme come Facebook, Twitter, Instagram e TikTok sono in continua crescita, in Italia e nel mondo. Anche nell’anno appena trascorso il social più importante, ossia Facebook, ha continuato a crescere superando i 2,5 miliardi di utenti mensili, di cui 1,6 connessi almeno una volta al giorno. La regione più importante per la rete sociale di Zuckerberg è l’Asia che ha superato il milione di utenti attivi.

Oggi Facebook è il social network preferito in 151 dei 167 paesi analizzati, pari al 90% del globo terrestre. Ma crescono anche i numeri di altri social come, ad esempio, Twitter, da sempre utilizzato anche e soprattutto per questioni politiche. Al momento Twitter conta 1.3 miliardi di account e 330 milioni di utenti attivi mensili (MAU). Gli utenti attivi giornalieri (DAU) del 4 ° trimestre 2019 erano 152 milioni. Solo 50 milioni di quei 330 milioni di MAU si trovano negli Stati Uniti, mentre 290 milioni (88 percento) sono internazionali. Twitter supporta quegli utenti internazionali con oltre 35 uffici in tutto il mondo.

I pro e contro dei social
I numeri dimostrano una crescita esponenziale per le varie piattaforme. I social, però, come ogni cosa presentano pro e contro. Quando si parla di social network è impossibile non pensare ad un tipo di comunicazione globale e a flussi di informazioni che si muovono in tempo reale. Le distanze si sono accorciate e basta davvero poco per mettersi in contatto con persone che possono trovarsi anche dall’altra parte del mondo. I social sono mezzi “comodi”, accessibili da chiunque ed in pochi click. Basta un indirizzo email ed una password e sei subito connesso con la realtà virtuale. Che tu sia in ufficio, a casa o per strada, non ha alcuna importanza, puoi usarli anche da lì. Altro vantaggio è che possiamo utilizzare i social per esternare liberamente i nostri stati d’animo con la speranza di essere compresi o come semplice valvola di sfogo. Attenzione però a non esagerare se si è gelosi della propria privacy.
Come detto, però, i social possono essere anche pericolosi. Se usati in modo sconsiderati i social network possono diventare alienanti e si può perdere quasi del tutto il contatto con la realtà. Avere tanti amici e contatti sui social non è la stessa cosa di averli nella vita reale. Inoltre si può diventare dipendenti dai social a tal punto da compromettere la propria produttività lavorativa. Occhio a usarli come passatempo solo quando non si ha altro di più importante da fare. Oppure possiamo utilizzare altri passatempo, come i casinò online, tra una pausa a lavoro e l’altra.

Il caso Trump

Negli ultimi giorni è salito alla ribalta il caso Trump. L’ormai ex presidente Americano è stato censurato da diversi social a causa delle sue dichiarazioni circa l’elezione di Biden. Gli account Facebook e Instagram di Donald Trump sono sospesi a tempo indeterminato, almeno fino al 20 gennaio, data del passaggio di consegne con il presidente eletto Joe Biden.
Mark Zuckerberg ha giustificato questa decisione in una nota pubblicata giovedì. "Gli eventi scioccanti delle ultime 24 ore dimostrano che Donald Trump intende usare il tempo che gli resta per minare la transizione pacifica del potere con Joe Biden", ha scritto. Ecco perché "crediamo che lasciare che il presidente utilizzi i nostri servizi durante il periodo di transizione sia un rischio troppo grande". Secondo il ceo di Facebook, “il contesto è cambiato. Le nostre piattaforme sono state utilizzate per incitare all'insurrezione violenta contro un governo democraticamente eletto ". Anche Snapchat ed altri social ha sospeso l'account ufficiale del presidente degli Stati Uniti fino a nuovo avviso.
Donald Trump utilizza Snapchat per distribuire i contenuti che pubblica su Facebook o Twitter. A giugno il social network aveva già ridotto la visibilità dell'account presidenziale e solo gli abbonati potevano vedere i suoi Snap. Non vengono più visualizzati nella scheda 'scopri', dove sono archiviati i post di celebrità e media.
Stesso discorso per Twitch, la piattaforma Amazon specializzata nella trasmissione di video in diretta che ha annunciato la sospensione degli account di Trump. "Date le circostanze eccezionali e la retorica infiammatoria del presidente, riteniamo che questo sia un passo necessario per proteggere le nostre comunità e impedire che Twitch venga utilizzato per incitare ulteriori violenze", ha spiegato l'azienda che deciderà il da farsi dopo il passaggio di consegne del 20 gennaio. Può sembrare sorprendente che un capo di stato sia presente su una piattaforma nota soprattutto per la distribuzione di videogiochi, ma Donald Trump utilizza Twitch come canale aggiuntivo per trasmettere in diretta le riunioni della sua campagna o le conferenze stampa.

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