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Tariffe acqua: Maltese chiede chiarimenti a Regione e Comune

30 Dicembre 2013 10:32, di Redazione
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Il presidente dell'Osservatorio per la Legalità di Trapani, avvocato Vincenzo Maltese, ha inviato una nota al presidente della Regione, Rosario Crocet...

Il presidente dell'Osservatorio per la Legalità di Trapani, avvocato Vincenzo Maltese, ha inviato una nota al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e al sindaco di Trapani, Vito Damiano, con la quale chiede quali siano le intenzioni delle due amministrazioni in merito alle nuove modalità per la tariffazione dell'acqua che entreranno in vigore da1° gennaio prossimo. Secondo il nuovo metodo tariffario introdotto dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, non si pagherà più una tariffa unica su tutto il territorio italiano ma sono previsti quattro diversi tipi di schemi tariffari selezionabili dagli enti locali a seconda dei propri obiettivi di sviluppo e delle peculiarità? territoriali. Nel collegato ambiente alla legge di stabilità è, inoltre, prevista una tariffa che varia in base al reddito degli utenti, individuato sulla base dell’Isee. Si tratta di quella che è stata definita la “tariffa sociale”. In particolare, l’Autorità sta progettando un bonus idrico finalizzato alla riduzione dei costi per le fasce sociali deboli. Sono, inoltre, previste misure per limitare la progressività tariffaria a beneficio delle famiglie numerose e ulteriori interventi per favorire l’accesso all’acqua. Alla luce di tutto ciò Maltese chiede all'amministrazione regionale e a quella trapanese "se intendono far proprie queste indicazioni per l'anno 2014, nell'ambito delle loro competenze, che di certo allevierebbero le difficoltà in cui versano le famiglie indigenti e/o disagiate, specie quelle più numerose". Secondo il presidente dell'Osservatorio per la Legalità, "tale sistema, che appare abbastanza equo, potrebbe anche contribuire a risolvere il problema di morosità da parte di quei soggetti che, oggi più di prima, sono impossibilitati a far fronte ai continui aumenti impositivi degli Enti locali (vedi Tares) rispetto alla minore capacità reddituale dovuta alla forte crisi economica e occupazionale".

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