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La Cavalcata di San Giuseppe a Scicli: Tradizione e Fede tra Storia e Folklore
Un evento secolare che unisce devozione e spettacolo
Redazione11 Marzo 2025 - Tradizioni



  • Cavalcata di San Giuseppe. Tradizioni

    La Cavalcata di San Giuseppe a Scicli è una delle manifestazioni più suggestive della tradizione siciliana, un rito che affonda le sue radici nei drammi sacri medievali e che nel tempo è stato assimilato dal Cristianesimo. Questa festa religiosa, dedicata al Santo Patriarca, coinvolge l’intera comunità in un tripudio di colori, suoni e simbolismi ancestrali.

    La preparazione: arte e dedizione nella bardatura dei cavalli

    Uno degli elementi più affascinanti della Cavalcata è la lunga preparazione delle bardature dei cavalli. Nei tradizionali “dammusi”, ambienti a pianterreno delle abitazioni, abili artigiani intrecciano migliaia di violaciocche su una struttura di rami di palme (oggi spesso sostituiti dalla juta), dando vita a straordinari quadretti raffiguranti la Sacra Famiglia e altri simboli religiosi. Il risultato è un’esplosione di colori e forme che trasforma ogni cavallo in una vera e propria opera d’arte.

    Il corteo: un viaggio tra sacro e folclore

    I cavalli, adornati con queste magnifiche bardature, vengono montati da cavalieri vestiti con i caratteristici costumi della tradizione contadina. L’evento inizia con la partenza del corteo dalla piazza principale della città, dirigendosi verso la chiesa dedicata a San Giuseppe. Qui, una commissione valuta l’originalità e l’effetto scenografico delle bardature, dando il via ufficiale alla sfilata.

    Al grido di “PATRIA’ – PATRIA’ – PATRIARCA!”, il corteo si snoda per le strade cittadine, accompagnato dall’accensione dei “pagghiara”, grandi falò intorno ai quali gli abitanti si radunano per celebrare l’evento. Lungo il tragitto, i “ciaccari”, fasci di ampelodesmo infuocati, vengono branditi dai cavalieri e dagli spettatori per illuminare simbolicamente il cammino della Sacra Famiglia.

    La competizione tra i “bardatori”

    Oltre al profondo valore religioso, la Cavalcata di San Giuseppe è anche una competizione artistica tra i vari gruppi di bardatori. Ogni partecipante mette in gioco il massimo impegno per realizzare manufatti di altissimo pregio, con l’obiettivo di distinguersi per creatività e maestria artigianale.

    I cavalieri indossano un caratteristico abbigliamento: pantaloni e gilet di velluto nero, camicia bianca ricamata, fascia multicolore ai fianchi, fazzoletto rosso al collo, burritta, stivali e pipa di canna. Ogni cavallo è “scortato” da altri figuranti, che si alternano nel corteo per garantire una perfetta riuscita della sfilata.

    L’evoluzione della festa e il mantenimento della tradizione

    Nel corso degli anni, alcune modifiche sono state inevitabili. A causa delle moderne infrastrutture cittadine, i grandi falò di un tempo, attorno ai quali si cucinavano pietanze tipiche come la carne arrosto, sono stati sostituiti da piccoli focolai improvvisati. Tuttavia, gli elementi essenziali della celebrazione sono rimasti intatti: il fuoco come simbolo di purificazione, la violaciocca per rappresentare il rinnovamento della vita con l’arrivo della primavera e, soprattutto, lo spirito di unione che questa festa continua a infondere nella comunità.

    Conclusione: un appuntamento imperdibile

    La festa di San Giuseppe si tiene, di solito, il primo sabato dopo il 19 marzo. La sera della Cavalcata, intorno alle 19.00, i cavalli bardati e i loro cavalieri si radunano davanti la chiesa di San Giuseppe e si dirigono in piazza Italia.

    La Cavalcata di San Giuseppe a Scicli resta un evento di straordinaria bellezza, capace di incantare sia i fedeli che i visitatori. Ogni anno, la città si riempie di emozioni, suoni e colori, offrendo uno spettacolo unico che racchiude storia, arte e tradizione.

    Non perdere l’occasione di vivere questa straordinaria esperienza! Condividi questo articolo e seguici per altri racconti sulle tradizioni siciliane.




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