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La Separazione – Ceto degli Orefici
La Separazione: il commovente addio di Cristo nella Processione dei Misteri di Trapani
Trapani Oggi20 Marzo 2025 - Altre Notizie



  • Gruppo sacro La Separazione a cura del ceto degli Orefici Altre Notizie

    La Separazione è il primo gruppo della Processione dei Misteri di Trapani. Appartenente al Ceto degli Orefici, rappresenta il momento struggente in cui Gesù si congeda da sua Madre e dall’apostolo Giovanni prima di affrontare la Passione.

     Il Significato Teologico e Simbolico

    Questo momento della Passione non è esplicitamente descritto nei Vangeli, ma è stato elaborato dalla tradizione cristiana e dalla meditazione sulla sofferenza di Maria. La scena ci mostra l’umanità di Cristo, che prima del grande sacrificio sente il bisogno di salutare la Madre e affidare il suo discepolo prediletto alla sua protezione.

    L’episodio richiama il passo evangelico di Giovanni 19,26-27, in cui, dalla croce, Gesù affida sua Madre a Giovanni:

    “Donna, ecco tuo figlio! […] Ecco tua madre!”

    La tradizione popolare ha anticipato questa consegna, immaginando un addio carico di dolore e consapevolezza prima dell’inizio della Passione.

    L’Iconografia del Gruppo Sacro

    Il gruppo de La Separazione è una delle opere più toccanti della Processione. Le espressioni dei personaggi trasmettono un dolore contenuto ma profondo:

    • Gesù appare sereno, ma il suo sguardo è segnato dal peso della missione che sta per compiere. Il suo gesto sembra rassicurare la Madre, mentre le sue mani esprimono il sacrificio imminente.
    • Maria è ritratta con un’espressione di tristezza e rassegnazione, il volto segnato dalla consapevolezza del destino del Figlio. Il suo manto azzurro richiama il simbolo della maternità e della protezione divina.
    • Giovanni mostra un atteggiamento doloroso ma protettivo, già consapevole del compito che riceverà da Gesù sul Calvario.

    Le statue, realizzate con la tecnica tradizionale della tela e colla, possiedono una plasticità e una leggerezza che permettono ai portatori di donare movimento al gruppo attraverso l’annacata, rendendo ancora più coinvolgente la scena per i fedeli e gli spettatori.

     La Storia del Ceto degli Orefici

    Il Ceto degli Orefici, tra i più antichi di Trapani, ha sempre avuto un ruolo di prestigio nella società trapanese. La loro arte, legata alla lavorazione dei metalli preziosi, li ha resi protagonisti non solo del commercio, ma anche della realizzazione di manufatti sacri, come calici, ostensori e croci processionali.

    La loro partecipazione ai Misteri si tramanda da secoli, e ancora oggi la gestione del gruppo è affidata ai rappresentanti della categoria, che con devozione e rispetto mantengono viva la tradizione.

    Curiosità su “La Separazione”

    Un addio che anticipa il dolore: La scena de La Separazione è unica rispetto agli altri gruppi, poiché rappresenta un momento intimo e familiare, invece di un episodio pubblico della Passione.

    Il restauro del gruppo: Nel corso dei secoli, il gruppo ha subito restauri per preservare la bellezza delle statue. Alcune parti sono state ricostruite dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che danneggiarono diversi Misteri.

    Un legame con la devozione mariana: La scena richiama molte rappresentazioni artistiche della Pietà, in cui Maria tiene il corpo del Figlio dopo la Crocifissione, chiudendo idealmente il cerchio della Passione.

    L’importanza dell’oro nella tradizione religiosa: Essendo il gruppo appartenente agli Orefici, non è un caso che l’oro sia simbolicamente legato alla regalità di Cristo, come accennato già nei doni dei Magi.


    Un Momento di Fede e Identità

    Il gruppo de La Separazione è molto più di una scena della Passione: è il simbolo del dolore umano davanti al sacrificio, un passaggio fondamentale della spiritualità cristiana.

    Ogni Venerdì Santo, quando il gruppo esce dalla Chiesa del Purgatorio, il silenzio cala tra i fedeli. È il momento in cui i trapanesi rivivono quell’addio, sentendosi parte di una tradizione che dura da secoli.

    E tu, hai mai vissuto l’emozione di vedere La Separazione dal vivo?




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  • il simulacro della madonna dei misteri di trapani Tradizioni

    Trapani, Se sei trapanese, sai bene che Venerdì Santo non è un giorno come gli altri. È il giorno della Processione dei Misteri, quando la città si ferma, il tempo sembra rallentare e le strade si riempiono di un’emozione che solo chi l’ha vissuta può capire.

    I Gruppi dei Misteri non sono solo statue: sono storia, tradizione e identità. Sono il cuore pulsante di una fede che si tramanda da oltre 400 anni, un legame che tiene unita la comunità e che ogni anno si rinnova con la stessa intensità.

    I Nostri Misteri: venti storie di passione e devozione

    Ogni ceto di lavoratori porta sulle spalle il proprio Gruppo Sacro, con fierezza e senso di appartenenza. Sono venti gruppi, ognuno racconta un momento della Passione di Cristo, ma in realtà raccontano molto di più: raccontano noi, i nostri padri, i nostri nonni, e tutti quelli che prima di noi hanno vissuto e amato questa città.

    Eccoli, uno per uno:

    1. La SeparazioneCeto degli Orefici
      Raffigura il momento in cui Gesù si congeda dalla Madre e dall’apostolo Giovanni prima della Passione.
    2. La Lavanda dei PiediCeto dei Pescatori
      Rappresenta Gesù che, durante l’Ultima Cena, lava i piedi agli apostoli come gesto di umiltà.
    3. Gesù nell’Orto del GetsemaniCeto degli Ortolani
      Mostra Gesù in preghiera nell’orto, mentre affronta l’angoscia prima dell’arresto.
    4. L’ArrestoCeto dei Metallurgici
      Illustra il momento in cui Gesù viene catturato dalle guardie nel Getsemani.
    5. La Caduta al CedronCeto dei Naviganti
      Rappresenta Gesù che cade nel torrente Cedron durante il tragitto verso il luogo del processo.
    6. Gesù dinanzi ad HannaCeto dei Fruttivendoli
      Mostra Gesù portato davanti al sommo sacerdote Hanna per essere interrogato.
    7. La NegazioneCeto dei Barbieri e Parrucchieri
      Raffigura Pietro che, per tre volte, nega di conoscere Gesù durante il suo processo.
    8. Gesù dinanzi ad ErodeCeto dei Pescivendoli
      Mostra Gesù condotto davanti al re Erode, che lo schernisce e lo rimanda da Pilato.
    9. La FlagellazioneCeto dei Muratori e Scalpellini
      Rappresenta Gesù mentre subisce la flagellazione per mano dei soldati romani.
    10. La Coronazione di SpineCeto dei Fornai
      Illustra il momento in cui Gesù viene deriso e incoronato con una corona di spine.
    11. Ecce HomoCeto dei Calzolai e Calzaturieri
      Raffigura Pilato che presenta Gesù flagellato e coronato di spine al popolo, dicendo “Ecco l’uomo”.
    12. La SentenzaCeto dei Macellai
      Mostra Pilato che pronuncia la condanna a morte di Gesù.
    13. L’Ascesa al CalvarioPopolo
      Rappresenta Gesù che, portando la croce, sale verso il Golgota, assistito da Simone di Cirene.
    14. La SpogliazioneCeto dei Tessili e Abbigliamento
      Illustra il momento in cui Gesù viene spogliato delle sue vesti prima della crocifissione.
    15. La Sollevazione della CroceCeto dei Falegnami, Carpentieri e Mobilieri
      Raffigura l’istante in cui la croce con Gesù viene innalzata sul Golgota.
    16. La Ferita al CostatoCeto dei Pittori e Decoratori
      Mostra un soldato romano che trafigge il costato di Gesù con una lancia per accertarne la morte.
    17. La DeposizioneCeto dei Sarti e Tappezzieri
      Rappresenta la deposizione di Gesù dalla croce da parte di Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo.
    18. Il Trasporto al SepolcroCeto dei Salinai
      Illustra il corpo di Gesù che viene portato al sepolcro per la sepoltura.
    19. Il SepolcroCeto dei Pastai
      Raffigura Gesù deposto nel sepolcro, in attesa della resurrezione.
    20. L’AddolorataCeto dei Camerieri, Cuochi, Cocchieri, Autisti, Baristi, Pasticceri, Albergatori, Ristoratori ed Affini
      Mostra la Vergine Maria addolorata che piange la morte del Figlio.

     L’attesa, l’”annacata” e la città che respira a un solo ritmo

    Ogni anno, quando i Misteri escono dalla Chiesa del Purgatorio, un brivido attraversa chi è lì ad aspettare. I Massari sollevano i Gruppi, e con quel movimento oscillante, l’annacata, danno vita alla processione.

    Le strade si riempiono di marce funebri, di lacrime, di silenzi interrotti solo dal suono dei passi e delle preghiere. Le botteghe lungo il corso abbassano le serrande a metà, segno di rispetto e partecipazione. Trapani diventa un unico corpo, un’unica anima, che accompagna i Misteri per 24 ore di intensa devozione.

    Una tradizione che ci appartiene

    La Processione dei Misteri non è solo un evento religioso: è un pezzo di noi. È il legame con le nostre radici, con il passato che continua a camminare sulle nostre strade. Non importa quante volte l’hai vista, ogni anno è sempre diversa, sempre speciale.

    Perché i Misteri non si guardano, si vivono.

    E tu, da trapanese, quale momento della Processione senti più tuo?





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