Trapani – Le modifiche al regolamento sulla gestione del cimitero comunale volute dall’amministrazione Tranchida, stanno creando un clima di grande tensione e apprensione. Insomma probabilmente certe regole non sono piaciute. Le nuove disposizioni riguardano tra le altre cose anche l’accesso al camposanto, con un controllo più rigido rispetto al passato.
Clima che da tempo viene puntualmente denunciato da sindaco e funzionari comunali agli organi investigativi che stanno indagando, oltre all’apertura anche di una indagine interna al Municipio. Tutto questo mentre si registrano una serie di attacchi nei confronti della Trapani Servizi, la società partecipata al 100% dal Comune capoluogo.
Segnali che si sono concretizzati con il versamento per esempio di zucchero nel serbatoio carburante di un mezzo porta feretri, fatto scoperto solo perchè chi ha versato lo zucchero è stato talmente maldestro da farlo cadere a terra e farsi scoprire. Sicuramente l’intento dell’ignoto maldestro, era quello di bloccare i servizi al cimitero e creare polemiche e caos. In passato abbiamo visto cos’è accaduto con i furti di sifoni e rubinetti, spariti subito dopo l’installazione.
Alla vicenda dello zucchero nel mezzo un vero e proprio atto vandalico, poi si sono succedute anche le lettere anonime indirizzate al Comune. L’episodio dello zucchero nel serbatoio risale a circa dieci giorni fa, mentre le lettere anonime sono state recapitate nei giorni successivi. Al momento, il contenuto delle missive rimane sconosciuto, ma l’amministrazione ha già portato tutto in Procura.
Su quanto sta accadendo al Comune ne ha dato notizia lo stesso sindaco Tranchida nel corso di un confronto con il consigliere Maurizio Miceli di Fratelli d’Italia, riferendo “che il sabotaggio sarebbe avvenuto di notte, con l’introduzione di zucchero nel carburante di un mezzo della Trapani Servizi, parcheggiato nell’area cimiteriale”.
L’assessore ai servizi cimiteriali Giuseppe La Porta ha sottolineato “C’è qualcosa che non va”, indicando che i problemi sono iniziati dopo i recenti cambiamenti imposti nella gestione del cimitero e che il sabotaggio ha causato danni rilevanti, “quel mezzo costa 35.000 euro e ora dovremo trovare i soldi per ripararlo“.
Castellammare del Golfo – Ignoti hanno danneggiato un’area in zona porta Fraginesi. E’ accaduto sabato notte da una statua in gesso raffigurante la Madonna, è stato infatti decapitato il bambino ed all’interno del capo mozzato è stata inserita una siringa. Oltre alla testa in gesso è stato rotto anche un piede del bambino, mentre sono stati imbrattati con scritte e simboli i contenitori in legno per la raccolta differenziata, le panchine ed i tavoli dell’area.
«Non solo atti di vandalismo ma anche gesti gravissimi contro il culto religioso e soprattutto spregio nei confronti di un luogo che ha un grande significato affettivo per la comunità e rappresenta un pregevole esempio di riqualificazione urbana. Esprimiamo ferma condanna ma soprattutto grande amarezza per gli spregevoli atti contro il “Posto più bello del mondo”. Gesti di profonda inciviltà e disprezzo del bene comune che in questa circostanza feriscono anche la memoria di un giovane e la sensibilità di tutti per l’accanimento nei confronti di un luogo creato con l’impegno della famiglia ma anche di tante associazioni, studenti e cittadini».
I danneggiamenti hanno interessato un’area riqualificata dalla famiglia Caleca in memoria del figlio Francesco che aveva definito quell’area panoramica “il posto più bello del Mondo”: “Ciccio” Caleca è morto a 22 anni nel 2020 a causa di un incidente stradale proprio in quell’area, in via Porta Fraginesi, arteria che dal centro cittadino conduce alla statale 187, in zona Madonna della Scala.
I familiari di Francesco, che per i danneggiamenti hanno presentato denuncia alla polizia di Stato, hanno ristrutturato l’area degradata e realizzato nel posto diverse iniziative di inclusione e solidarietà, mantenendo l’area in ordine con attività di pulizia e decoro ambientale, coinvolgendo giovani ed associazioni.
«Siamo vicini alla famiglia Caleca che aggiunge dolore al dolore e auspichiamo, con le forze dell’ordine, di riuscire ad arginare questa deplorevole deriva sociale di disprezzo per i beni comuni con un percorso non solo di controllo e repressione ma anche di educazione civica, necessaria per la formazione delle coscienze –sottolinea il sindaco Giuseppe Fausto-. Ci auguriamo che al più presto si possa risalire agli autori di questi gravi ed ulteriori atti di vandalismo dopo quelli che hanno danneggiato villa Olivia. Auspichiamo che i controlli avviati possano portare ad identificare chi compie questi gesti, a maggior ragione in un luogo che è un esempio virtuoso e dove ogni singolo elemento è ricco di valori affettivi. La nostra più grande preoccupazione è che gli autori possano essere dei giovani, proprio quelli su cui dobbiamo puntare e lavorare, incidendo anche sulle famiglie per far comprendere l’importanza del rispetto del bene collettivo e degli altri».