Piazza Lucatelli è una delle zone più iconiche e amate di Trapani. Nel cuore del centro storico, tra locali affollati e atmosfere vivaci, si erge un luogo che racconta secoli di storia: Palazzo Lucatelli, noto anche come “vecchio ospedale”. La sua architettura, le sue vicende e il suo stato attuale rappresentano lo specchio della città, divisa tra memoria e abbandono.
Nel periodo delle Crociate, il porto di Trapani era tappa fondamentale per i pellegrini diretti in Terra Santa. Proprio qui nacque il primo nucleo ospedaliero cittadino, sorto nel quartiere San Pietro grazie alla famiglia Luna, che mise a disposizione una casa per accogliere i malati.
Nel XV secolo, l’esigenza di un nosocomio più ampio spinse tre nobili trapanesi – Giacomo Blindano Fardella, Stanislao Clavica e Girolamo Staiti Tipa – a fondare un nuovo ospedale su un’area precedentemente di proprietà ebraica. Il terreno fu acquistato grazie alle elemosine raccolte durante la processione del Cereo dai consoli dei marinai.
L’ospedale fu ampliato con un secondo piano e inizialmente gestito dalla Compagnia di Sant’Antonio Abate. Dopo un periodo critico sotto i Frati di San Giovanni di Dio, che mal gestirono l’istituzione, i confrati tornarono a prendersi cura della struttura.
Nel XVII secolo, il capitano Lazzaro Lucatelli lasciò in eredità 3000 onze per rinnovare la facciata del palazzo, che fu rifatta in stile barocco spagnoleggiante, con un portale in pietra che porta ancora oggi il suo nome.
Nel XVIII secolo, l’ospedale ospitò l’Accademia di medicina fondata dal semiologo Giuseppe Cottone, diventando un punto di riferimento per l’intera Sicilia.
Nel 1968 l’ospedale fu chiuso e abbandonato. Da allora, il degrado ha preso il sopravvento, nonostante vari progetti di recupero, tra cui l’idea di trasformarlo in un teatro.
Al centro di Piazza Lucatelli si trova anche una fontana con un cavallo di marmo, oggi trascurata, così come il palazzo. Ma accanto al degrado esiste una Trapani virtuosa: commercianti che curano il verde, associazioni che organizzano giornate ecologiche, cittadini che custodiscono la memoria.
Palazzo Lucatelli è simbolo di una città sospesa tra passato e futuro. Racconta storie di fede, medicina, arte e civiltà. Ma oggi chiede ascolto, cura e visione. La sua rinascita può rappresentare quella di tutta Trapani.
Trapani – Il 22 e 23 marzo 2025, il Fondo Ambiente Italiano (FAI) celebra la 33ª edizione delle Giornate FAI di Primavera, un evento imperdibile per gli appassionati di arte, cultura e natura. In tutta Italia, 750 luoghi straordinari in 400 città apriranno le loro porte al pubblico, offrendo l’opportunità di scoprire patrimoni spesso inaccessibili.
Trapani svela le sue meraviglie nascoste
A Trapani, la Delegazione FAI locale ha organizzato un programma speciale per queste giornate. I dettagli sui luoghi che saranno aperti al pubblico saranno annunciati durante la conferenza stampa nazionale prevista per oggi, 11 marzo 2025, alle ore 11:30, in diretta dal Ministero della Cultura a Roma.
Come rimanere aggiornati sugli eventi a Trapani
Per non perdere nessuna novità sulle aperture e sugli eventi organizzati a Trapani in occasione delle Giornate FAI di Primavera, è consigliabile seguire la pagina Facebook ufficiale della Delegazione FAI di Trapani. Qui saranno pubblicate tutte le informazioni necessarie per pianificare al meglio le visite.
Un invito alla partecipazione attiva
Le Giornate FAI di Primavera rappresentano un’occasione unica per riscoprire il patrimonio culturale e paesaggistico del nostro territorio. Partecipando, non solo si ha l’opportunità di visitare luoghi affascinanti, ma si contribuisce anche alla missione del FAI di tutela e valorizzazione delle bellezze italiane.
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Invitiamo tutti i lettori a partecipare alle Giornate FAI di Primavera a Trapani, a condividere le proprie esperienze sui social media e a seguire il giornale per futuri aggiornamenti sugli eventi culturali locali.