Trapani – L’incubo della truffa dello specchietto torna a far parlare di sé a Trapani e provincia. Dopo alcuni anni di relativa calma, diverse segnalazioni sui social e presso le forze dell’ordine denunciano nuovi episodi, confermando che il raggiro è ancora in voga.
Il modus operandi della truffa
La tecnica è sempre la stessa: i truffatori, a bordo di un’auto o di un camion, individuano la vittima e lanciano un oggetto vicino alla sua vettura, simulando il rumore di un urto. Subito dopo lampeggiano e segnalano il presunto danno, inducendo l’automobilista a fermarsi per verificare l’accaduto.
Una volta accostati, i malviventi inscenano una discussione sostenendo che l’automobilista abbia accidentalmente urtato e rotto lo specchietto della loro vettura. La richiesta di denaro è immediata: la cifra iniziale varia tra i 250 e i 500 euro, giustificata come il costo della riparazione. Se la vittima si mostra titubante, parte la classica trattativa fino ad arrivare a una “soluzione conveniente”, spesso attorno ai 100 euro, per evitare problemi con l’assicurazione. A rafforzare l’inganno, i truffatori fingono di chiamare un presunto carrozziere che conferma il costo dello specchietto.
Segnalazioni recenti: il caso di via Pantelleria
Sui social, diversi trapanesi hanno raccontato di essere stati vittime o testimoni di questo raggiro. Uno degli episodi più recenti è avvenuto nei pressi di via Pantelleria, dove un automobilista ha raccontato di essere stato avvicinato da un uomo con accento palermitano, a bordo di una BMW blu.
“Mi ha chiesto di recarmi al bancomat per prelevare i soldi. Poi ha finto di chiamare un amico che gli ha detto di aver trovato uno specchietto usato per 100 euro”, racconta l’uomo su Facebook. Insospettitosi, ha chiamato la sua assicurazione, che lo ha messo in guardia sulla truffa. Quando ha provato a fotografare la targa dell’auto, un secondo uomo è sceso dalla BMW e si è frapposto tra lui e la vettura, impedendogli di scattare la foto.”
A questo post sono seguiti numerosi commenti di altre persone che hanno vissuto esperienze simili: “È accaduto a mia zia”, “Era un palermitano di circa 50 anni”, “Hanno tentato di fregare un mio amico”.
Le autorità invitano alla prudenza
Le forze dell’ordine raccomandano di non cedere al ricatto e di chiamare immediatamente il 112 o il 113. Inoltre, è importante:
- Non fermarsi in luoghi isolati e non accettare compromessi economici.
- Fotografare la targa dell’auto sospetta (se possibile) e annotare dettagli utili per l’identificazione dei truffatori.
- Non recarsi mai a un bancomat su richiesta di estranei.
- Segnalare immediatamente il tentativo di truffa alla Polizia o ai Carabinieri.
Gli investigatori sono già al lavoro per individuare i responsabili, ma nel frattempo l’attenzione deve restare alta: la truffa dello specchietto, seppur vecchia, continua a mietere vittime tra gli automobilisti distratti o in buona fede.