Italia
Si apre il processo per l’omicidio di Angelo Vassallo, Asmel è parte civile
Il fratello Dario: «Confido che il suo esempio venga seguito dallo Stato»
Redazione9 Settembre 2025 - Cronaca
  • Angelo Vassallo, sindaco con fascia tricolore e calice alzato sul mare Cronaca

    Salerno – Il 16 settembre 2025 prenderà avvio a Salerno l’udienza preliminare del processo per l’omicidio di Angelo Vassallo, il «sindaco pescatore» di Pollica, ucciso nel 2010 per il suo instancabile impegno a favore della legalità, della trasparenza e della tutela del territorio. Nonostante i quindici anni trascorsi, gran parte delle indagini restano ancora coperte dal segreto istruttorio e si è lontani ancora dalla verità.

    In questo momento cruciale, Asmel, l’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione
    degli Enti Locali, che ne raggruppa 4.600 in tutt’Italia, ribadisce la decisione di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario. Questa scelta rappresenta un profondo atto di responsabilità e di devozione alla memoria di Angelo Vassallo, ma anche un impegno concreto verso la sua famiglia, le istituzioni e soprattutto i cittadini, affinché la ricerca della verità e della giustizia non venga mai abbandonata.

    La decisione di Asmel, assunta all’unanimità nel corso dell’Assemblea di dicembre 2024, nasce
    dalla convinzione che mantenere viva la figura di Angelo significhi non solo onorare un uomo che ha sacrificato la propria vita difendendo valori universali, ma anche riaffermare il dovere collettivo di tutelare la legalità e promuovere un’amministrazione trasparente. In un’epoca in cui il coraggio civile è sempre più merce rara, il suo ricordo diventa un faro per tutti i sindaci e amministratori locali che ogni giorno si confrontano con difficoltà e pressioni, e che devono agire con coerenza e responsabilità.

    Il sacrificio del «sindaco pescatore» non può e non deve essere dimenticato. «Costituirci parte civile è un segnale forte – dice Francesco Pinto, Segretario generale Asmel -, che ribadisce la nostra ferma volontà di sostenere la ricerca della verità. Vogliamo che la sua battaglia sia da esempio per tutti, e che si trasformi in un’eredità concreta per la costruzione di istituzioni più giuste, trasparenti e coraggiose. Accanto all’impegno processuale, intendiamo tradurre i valori incarnati da Angelo Vassallo in iniziative concrete a sostegno degli amministratori locali, attraverso progetti di formazione sulla gestione trasparente del territorio, campagne di sensibilizzazione contro le infiltrazioni mafiose e il rafforzamento delle reti di collaborazione tra sindaci impegnati sul fronte della legalità e della tutela ambientale».
    Dario Vassallo, fratello di Angelo, ha voluto esprimere il suo pensiero con una battuta che riflette la tensione e la speranza di questa fase processuale: «Apprezzo enormemente il gesto di Asmel, confido che ii suo esempio venga assunto anche dallo Stato e dall’Arma dei Carabinieri affinché si costituiscano parte civile nel processo, sottolineando come sia essenziale un impegno istituzionale forte e inequivocabile».




  • Italia
    Olimpiadi Milano-Cortina 2026
    43 milioni dal Fondo di solidarietà destinato alle vittime di mafia, usura ed estorsione dirottati per finanziare i Giochi
    Redazione25 Luglio 2025 - Attualità
  • Attualità

    Torino – Come Libera, tra le associazioni promotrici della campagna Open Olympics 2026 per la trasparenza sui Giochi, esprimiamo forte contrarietà alla decisione del Governo di dirottare 43 milioni di euro, destinati al Fondo di solidarietà destinato alle vittime di mafia, usura ed estorsione mafiosa, per finanziare l’organizzazione delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, come previsto dall’articolo 16 del decreto legge Sport.

    “Riteniamo questa scelta inaccettabile e dettata da un mero calcolo politico, priva di una logica coerente con la tutela delle vittime di racket e usura.” Sappiamo che questo spostamento è previsto dalla legge, ma riteniamo che i fondi avanzati debbano essere impiegati esclusivamente per finalità coerenti con la tutela delle vittime e la lotta ai fenomeni criminali. Non possiamo accettare che un fondo nato per proteggere imprenditori e cittadini che si ribellano a racket e usura finisca per finanziare i servizi di ordine pubblico di un grande evento sportivo. L’usura e l’estorsione non sono fenomeni in declino, anzi sono sempre più diffusi e pervasivi, e non possono essere combattuti soltanto con la repressione penale. Serve un intervento complesso, sociale, culturale ed economico, attento ai contesti locali, che metta a disposizione strumenti di sostegno e campagne di sensibilizzazione per aiutare chi si sente isolato ad affrontare queste minacce. Ci preoccupa inoltre la natura privatistica della Fondazione Milano Cortina 2026, che organizza i Giochi e che, proprio per questa struttura, non rende trasparente il dettaglio della spesa pubblica. Questo rende più facile dirottare risorse senza dover fornire giustificazioni chiare.
    Inoltre, con la nostra inchiesta “Giochi insostenibili” pubblicata su Lavialibera, abbiamo evidenziato come un evento presentato come “a costo zero” per l’economia e l’ambiente stia in realtà generando gravi criticità. Il budget iniziale di 1,36 miliardi di euro è lievitato a quasi 6 miliardi, con 3,4 miliardi destinati a infrastrutture spesso scollegate dalle esigenze sportive. La Fondazione ha accumulato un deficit patrimoniale di 108 milioni di euro al 31 dicembre 2023.
    Infine, mentre nelle 127 pagine del dossier di candidatura la parola “sostenibilità” compariva 96 volte, oggi tra i 45 sponsor ufficiali spiccano grandi gruppi dell’industria fossile e bellica, in netto contrasto con gli impegni annunciati. Noi di Libera e della campagna Open Olympics 2026 continueremo a vigilare con fermezza, chiedendo trasparenza, responsabilità e rispetto per i diritti delle persone e dei territori coinvolti. Non possiamo permettere che questo evento lasci come eredità debiti, consumo di suolo, opacità e danni alla democrazia. Invitiamo tutte le realtà civiche, sociali e culturali a unirsi a noi in questa battaglia per il diritto di sapere e per una gestione pubblica responsabile e sostenibile. *Fonte libera.it

     




  • Palermo
    Inchiesta sanità: Regione revoca incarico a Sciacchitano
    Il presidente Schifani: "Fiducia nella magistratura"
    Redazione14 Giugno 2025 - Cronaca
  • Cronaca

    Palermo – A seguito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Palermo, la Presidenza della Regione ha revocato l’incarico di presidente dell’Organismo indipendente di valutazione della performance regionale affidato ad Antonino Maria Sciacchitano. La decisione è stata presa dopo la notifica all’amministrazione dello stralcio dell’ordinanza del Gip di Palermo, che ha disposto per Sciacchitano gli arresti domiciliari e la sospensione per un anno dai pubblici uffici.

    Intanto lo stesso presidente della regione Renato Schifani interviene sulla vicenda.

    «Ogni procedura di gara o appalto pubblico può diventare terreno fertile per fenomeni corruttivi qualora vi siano individui disposti a offrire o accettare illeciti vantaggi. L’inchiesta di oggi non riguarda il sistema sanitario in sé, la criminalità, infatti, segue le tracce del denaro, senza distinguere ambiti o confini. Proprio per questo è essenziale mantenere un impegno costante e severo sul fronte della trasparenza e dei controlli, in tutti i settori». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in merito all’inchiesta della Procura della Repubblica di Palermo.
    «Esprimiamo piena fiducia nel lavoro della magistratura – aggiunge – e confermiamo la totale disponibilità delle istituzioni a collaborare per accertare eventuali responsabilità personali. Continueremo a operare con determinazione per promuovere legalità e correttezza nell’intera amministrazione pubblica. La Regione è pronta a costituirsi parte civile».



  • Italia
    VAR in Serie A, grafiche sui maxischermi
    Dal 30° turno le immagini VAR saranno visibili anche allo stadio
    Redazione24 Marzo 2025 - Calcio
  • novità var serie a Calcio

    La Serie A si evolve: il VAR sarà più trasparente anche allo stadio

    Roma – A partire dalla 30ª giornata di Serie A, il VAR diventa ancora più visibile e comprensibile per il pubblico presente negli stadi italiani. Le grafiche televisive normalmente mostrate durante i controlli al monitor, finora visibili solo in TV, saranno trasmesse anche sui maxischermi degli impianti sportivi. Un passo importante verso la trasparenza e il coinvolgimento diretto dei tifosi presenti sugli spalti, che potranno così seguire in tempo reale le decisioni arbitrali.

    L’iniziativa mira a migliorare la comunicazione tra arbitri e pubblico, riducendo le polemiche e rendendo il processo decisionale più chiaro per tutti.

    Maggiore trasparenza anche in Coppa Italia: arriva l’audio dell’arbitro

    La vera novità riguarda però la Coppa Italia, dove sarà introdotta un’ulteriore innovazione: la diffusione dell’audio delle comunicazioni dell’arbitro durante i controlli VAR. Questo significa che, in determinate situazioni, sarà possibile ascoltare le motivazioni delle decisioni arbitrali direttamente dalla voce del direttore di gara.

    Si tratta di una sperimentazione in linea con quanto già avviene in alcune competizioni internazionali, come i Mondiali FIFA o le coppe continentali, dove l’audio del VAR ha aiutato il pubblico a comprendere meglio le scelte effettuate in campo.

    Obiettivo: rendere il calcio più comprensibile per tutti

    Le due novità – grafiche sui maxischermi in Serie A e audio dell’arbitro in Coppa Italia – rappresentano una svolta importante nella comunicazione arbitrale. La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Lega Serie A puntano a ridurre il divario tra pubblico e decisioni arbitrali, con l’obiettivo di costruire un calcio più moderno, trasparente e accessibile.

    Anche i tifosi, storicamente molto critici nei confronti del VAR, potrebbero apprezzare questi miglioramenti che segnano un avvicinamento alle modalità di gestione arbitrale già adottate in altri campionati di primo livello.

    E tu, cosa ne pensi?

    Pensi che queste novità renderanno il calcio italiano più trasparente? Dicci la tua nei commenti, condividi l’articolo con gli amici tifosi e continua a seguire TrapaniOggi.it per tutti gli aggiornamenti dal mondo dello sport!




  • Italia
    Codice CIN per le Strutture Turistiche in Italia: È Davvero Necessario?
    Codice CIN Obbligatorio per le Strutture Turistiche in Italia
    Redazione18 Febbraio 2025 - Turismo
  • codice cin per affitti brevi in italia Turismo

    Il settore turistico in Italia è regolamentato da specifiche normative che impongono obblighi ben precisi agli operatori del settore. Tra questi, uno degli adempimenti fondamentali è l’assegnazione e l’utilizzo del Codice Identificativo Nazionale (CIN). In questo articolo analizziamo cosa prevede la legge, quali sono le strutture soggette all’obbligo e quali sanzioni possono derivare dal mancato rispetto della normativa.

    Cos’è il Codice CIN e Perché è Obbligatorio?

    Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è un codice univoco rilasciato a ogni struttura turistica ricettiva, finalizzato a garantire la trasparenza dell’offerta e a combattere l’abusivismo nel settore. Questo codice deve essere esposto obbligatoriamente negli annunci pubblicitari e nelle piattaforme di prenotazione online.

    L’introduzione del CIN risponde alla necessità di:

    Quali Strutture Turistiche Devono Avere il CIN?

    Secondo le normative vigenti, in Italia l’obbligo del CIN riguarda diverse tipologie di strutture ricettive, tra cui:

    Le strutture ricettive devono richiedere il codice attraverso il portale della Regione Italia o tramite gli enti preposti. Una volta ottenuto, il CIN deve essere utilizzato in tutte le comunicazioni commerciali e promozionali della struttura.

    Sanzioni per il Mancato Rispetto della Normativa

    Il mancato rispetto dell’obbligo del CIN può comportare sanzioni amministrative e pecuniarie. Le autorità competenti possono applicare multe significative nei confronti di proprietari e gestori di strutture turistiche che non espongano correttamente il codice nelle proprie inserzioni.

    In particolare, le sanzioni previste includono:

    Vantaggi per i Turisti

    L’introduzione del Codice CIN porta benefici ai turisti. Ecco alcuni dei principali vantaggi:

    L’obbligo di utilizzo del Codice CIN per le strutture turistiche in Italia rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore trasparenza e regolamentazione del settore. I gestori di strutture ricettive devono assicurarsi di essere conformi alla normativa per evitare sanzioni e garantire un servizio affidabile ai turisti.

    Se sei proprietario di una struttura ricettiva, verifica subito la tua posizione facendoti consigliare dal tuo consulenre e richiedi, se necessario, il tuo Codice CIN, per operare nel rispetto della legge.




  • Palermo
    Nuove Nomine dei Direttori Generali della Regione Siciliana: Gli Auguri di Buon Lavoro da AGCI Sicilia
    Un passo avanti nella riorganizzazione amministrativa per una maggiore trasparenza ed efficienza
    Redazione15 Febbraio 2025 - Attualità
  • Attualità

    Palermo – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha nominato i nuovi dirigenti generali dei 17 dipartimenti regionali. Con l’adempimento alla direttiva ANAC sulla rotazione degli incarichi, il governo Schifani conferma l’impegno verso una maggiore trasparenza e riorganizzazione della macchina amministrativa regionale.

    Il Commento di Michele Cappadona (AGCI Sicilia)
    Michele Cappadona, vicepresidente nazionale vicario di AGCI, ha espresso grande apprezzamento per l’operato del presidente Schifani, sottolineando che queste nomine sono un segnale di efficienza e trasparenza. “Un passo importante nel rafforzare la struttura amministrativa regionale”, ha dichiarato Cappadona. “Auguriamo a tutti i nuovi dirigenti generali un proficuo lavoro, in particolare a Dario Cartabellotta, che assume il ruolo di direttore dell’Assessorato alle Attività produttive. Un dirigente competente con cui AGCI ha collaborato con successo durante l’emergenza siccità.”

    Le Nuove Nomine e Rotazioni Apicali
    Il governo regionale ha effettuato 5 nuovi ingressi e ha confermato 7 dirigenti generali, tra cui Salvo Cocina alla Protezione Civile e Vincenzo Falgares alla Programmazione. A prendere il posto di Carmelo Frittitta all’Assessorato alle Attività produttive sarà Dario Cartabellotta, mentre all’Agricoltura giunge Fulvio Bellomo, con Alberto Pulizzi che assume il Dipartimento Sviluppo Rurale.

    Un Futuro all’Insegna della Trasparenza e dell’Efficienza
    Le nomine si inseriscono in un più ampio processo di riorganizzazione avviato dal presidente Schifani, che mira a rispettare i principi di rotazione degli incarichi e prevenire fenomeni di corruzione. Il piano di attività e organizzazione, aggiornato per il triennio successivo, si riflette in un cambiamento positivo per la Regione Siciliana, a beneficio della cittadinanza e delle imprese.




  • Italia
    Check-up ai Fondi Sanitari Integrativi: Verso una Riforma Strutturale?
    La Sanità Integrativa Italiana al Bivio: Nuove Regole in Arrivo
    Redazione15 Febbraio 2025 - Economia
  • sanità operatore gopuntura Economia

    Roma – Il sistema dei fondi sanitari integrativi italiani si trova di fronte a un possibile punto di svolta. Da oltre un anno e mezzo, la Commissione Sanità e Lavoro del Senato sta lavorando a una riforma che potrebbe ridefinire il ruolo e il funzionamento di questi strumenti, cruciali per l’accesso alle cure dei cittadini e per l’integrazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

    Un Settore in Crescita tra Opportunità e Sfide

    I fondi sanitari integrativi rappresentano una componente fondamentale del welfare italiano, garantendo prestazioni aggiuntive rispetto a quelle offerte dal SSN. Negli ultimi anni, l’incremento della spesa sanitaria privata e il crescente ricorso alla sanità integrativa hanno acceso il dibattito sulla necessità di una regolamentazione più chiara e strutturata.

    Secondo gli esperti, una riforma potrebbe portare maggiore trasparenza, efficienza e sostenibilità al sistema, sul modello di quanto già fatto nel 2005 con la legge quadro sui fondi pensione. L’obiettivo sarebbe quello di definire regole certe per la gestione dei fondi, la loro governance e l’accesso alle prestazioni, tutelando al contempo i diritti dei cittadini.

    Verso una Legge Quadro per i Fondi Sanitari?

    Tra le proposte in discussione, spicca l’idea di una legge quadro che stabilisca linee guida uniformi per i fondi sanitari integrativi. Attualmente, il settore è regolato da normative frammentarie, con differenze significative tra fondi aziendali, categoriali e aperti al pubblico. Un intervento normativo organico potrebbe favorire una maggiore equità tra i diversi soggetti coinvolti e migliorare la qualità dei servizi offerti.

    In particolare, i punti chiave della possibile riforma potrebbero includere:

    Le Implicazioni Economiche della Riforma

    Dal punto di vista economico, una regolamentazione più chiara potrebbe incentivare una maggiore adesione ai fondi sanitari, con effetti positivi sulla sostenibilità finanziaria del sistema sanitario italiano. L’integrazione pubblico-privato, se ben regolata, potrebbe contribuire a ridurre le liste d’attesa e a migliorare l’accessibilità alle cure per i cittadini.

    Le aziende potrebbero beneficiare di una maggiore stabilità normativa, facilitando la pianificazione delle politiche di welfare aziendale e la contrattazione collettiva. Inoltre, il settore assicurativo potrebbe assistere a un’evoluzione significativa, con un’offerta più strutturata e competitiva di prodotti sanitari integrativi.

    Conclusione: Quale Futuro per la Sanità Integrativa?

    Nei prossimi giorni potrebbero arrivare novità decisive per il futuro dei fondi sanitari integrativi. Se la riforma prenderà forma, il settore potrebbe guadagnare in stabilità e credibilità, offrendo un supporto più efficace al SSN e una maggiore tutela per i cittadini.

    fondi sanitari sole 24

     

     

    Guarda il video sul sito del “Sole 20 ore” Check up ai fondi sanitari

     

     

    L’attenzione resta alta, con operatori del settore, aziende e lavoratori in attesa di scoprire se il 2025 sarà davvero l’anno della svolta per la sanità integrativa italiana.




  • Favignana
    Francesco Forgione non è più sindaco di Favignana [Video]
    Passa in consiglio la mozione firmata da 8 consiglieri
    Laura Spanò15 Febbraio 2025 - Politica
  • Francesco Forgione, sindaco delle Egadi Politica

    Favignana – Francesco Forgione non è più il sindaco dell’arcipelago delle Egadi la decisione nel corso del consiglio comunale di ieri pomeriggio.  Otto voti favorevoli, sono stati determinanti per deliberare che Francesco Forgione non è più il primo cittadino dell’arcipelago Eguseo.

    La votazione in consiglio comunale

    Presenti, alla votazione, solo i consiglieri comunali che avevano proposto la mozione di sfiducia nei confronti di Forgione.  Hanno lasciato l’aulagli altri quattro. La mozione, aveva i voti necessari per essere approvata: otto e questo grazie al passaggio da indipendente del consigliere Pietro Giangrasso da sempre vicino al Sindaco Forgione. Questa era la seconda volta che veniva presentata la mozione, nel 2024 e poi ieri. Ora bisogna capire quando saranno convocate le elezioni per consentire agli egadini di eleggere un nuovo  Sindaco ed una nuova amministrazione.

    Ecco parte della replica di Forgione alla mozione

    “Per chiunque svolga ruoli e funzioni pubbliche arrivano momenti di verifica e di bilancio della propria attività, del lavoro svolto e della coerenza tra questi e i principi di trasparenza e imparzialità sanciti dalla Costituzione. Ciò è ancora più necessario quando si esercita una funzione di governo su mandato popolare. Trasparenza dei comportamenti individuali, rispetto dell’interesse generale, rigore morale nella sfera privata come in quella pubblica, concorrono a definire un’etica della responsabilità come bussola per orientare l’azione politica e amministrativa. Questa seconda mozione di sfiducia, giunta a questo atto finale, pone a me e ai cittadini delle nostre isole l’esigenza di un bilancio di questi quasi cinque anni di Amministrazione. Ma serve anche un’opera di verità su quanto avvenuto dalla prima mozione di sfiducia di circa un anno fa, con il tentativo di far decadere la consigliera Salerno pur di avere i numeri necessari a sfiduciare il sindaco, violando tutte le norme, come hanno sancito due sentenze del TAR della Sicilia. E occorre capire come si è arrivati, infine, al piccolo e basso trasformismo che ha portato all’ottavo consenso sulla mozione attuale. Per quanto mi riguarda, questi quasi cinque anni sono stati anni impegnativi, perché impegnativo è il compito di amministrare con rigore e trasparenza nelle difficoltà incui versa la pubblica amministrazione. Ma sono stati anche anni appassionanti: ho scelto di vivere qui con assoluto spirito di servizio verso una comunità che ho imparato a conoscere e che mi ha assegnato la responsabilità e l’onore di esserne il sindaco.”






  • Ryanair e il caso della passeggera costretta a pagare 60 euro per una borraccia
    Polemica sulle regole del bagaglio a mano
    Redazione14 Febbraio 2025 - Attualità
  • Controllo dimensioni bagaglio a mano Ryanair con trolley e borsa inseriti nel misuratore ufficiale Attualità

    Una passeggera Ryanair ha dovuto pagare 60 euro (50 sterline) per imbarcare una borraccia da 750 ml, scatenando discussioni sulle rigide politiche della compagnia aerea low-cost. Ruby Flanagan, la viaggiatrice coinvolta, ha raccontato la sua esperienza al Mirror, spiegando di aver provato a dimostrare che il suo zaino rientrava nelle dimensioni consentite. Tuttavia, il personale Ryanair ha insistito affinché la borraccia fosse inserita all’interno del bagaglio. Una volta riposta nello zaino, quest’ultimo ha superato le misure ammesse, costringendo la passeggera a pagare la tariffa per il bagaglio extra prima di imbarcarsi sul volo Dublino-Stansted.

    Si è riacceso il dibattito sulle regole della compagnia aerea

    L’episodio ha riacceso il dibattito sulle regole stringenti della compagnia aerea in merito ai bagagli a mano. Ryanair, nota per la sua politica “one bag rule”, permette ai passeggeri di portare gratuitamente solo un piccolo zaino che deve entrare sotto il sedile. Qualsiasi oggetto aggiuntivo, inclusi buste e accessori, deve essere contenuto all’interno del bagaglio principale, pena il pagamento di una tariffa extra

    Passeggeri indignati.

    L’accaduto ha suscitato indignazione tra i viaggiatori, con molti che sui social media hanno criticato la rigidità delle regole. Ryanair non ha ancora commentato ufficialmente il caso, ma episodi simili sollevano interrogativi sulla trasparenza e sulla flessibilità della compagnia nelle sue policy sui bagagli.

    Viaggi con Ryanair? Ecco cosa sapere per evitare costi extra

    Se hai in programma un volo con Ryanair, ecco alcuni consigli per evitare sorprese al momento dell’imbarco:

    Viaggiare con Ryanair può essere conveniente, ma è essenziale conoscere e rispettare le regole per evitare spiacevoli costi aggiuntivi.




  • Marsala
    Marsala, online il nuovo sito dedicato alla Pianificazione Urbanistica
    Uno strumento digitale per conoscere e partecipare allo sviluppo urbano di Marsala
    Redazione12 Febbraio 2025 - Attualità
  • pianificazione urbanistica marsala Attualità

    Marsala – Il Comune di Marsala ha lanciato il nuovo portale dedicato alla Pianificazione Urbanistica, uno strumento innovativo per cittadini, tecnici e professionisti del settore. Il sito, realizzato dall’Amministrazione Grillo e curato dall’ingegnere Pier Benedetto Mezzapelle, offre un accesso chiaro e immediato a tutte le informazioni relative allo sviluppo urbanistico della città.

    All’indirizzo www.pianificazioneurbanistica.it, è possibile consultare il Piano Urbanistico Generale, il Regolamento Edilizio, il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, lo studio del centro storico e il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima. Inoltre, il sito mette a disposizione una sezione dedicata agli atti dei convegni, alla documentazione ufficiale e al portale cartografico interattivo, offrendo un quadro completo e sempre aggiornato delle strategie di sviluppo del territorio.

    Un’iniziativa che conferma l’impegno del Comune nel garantire trasparenza, partecipazione e innovazione nelle scelte urbanistiche, coinvolgendo attivamente cittadini e stakeholder nel futuro di Marsala.





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