Trapani
Il film sulla strage di Pizzolungo fuori dai finanziamenti regionali
Per la Sicilia Film Commision la storia non ha rilevanza
Rino Giacalone5 Luglio 2025 - Cronaca



  • Settimana memoria mafia Erice Cronaca

    Trapani di Rino Giacalone – Non c’è solo il taglio del film che racconta la vita del missionario laico Biagio Conte, nella graduatoria regionale della Sicilia Film Commissio. A restare fuori dai finanziamenti è anche il film “Un futuro aprile”, dedicato al racconto delle vittime della strage mafiosa di Pizzolungo del 2 aprile 1985.

    A dare la notizia è stato il deputato regionale del Pd Dario Safina.

    “Intendo presentare nei prossimi giorni un’interrogazione parlamentare – dice l’on. Safina – per chiedere al Presidente della Regione, Renato Schifani, di verificare le ragioni per le quali la Sicilia Film Commission non ha ritenuto di finanziare il progetto cinematografico dedicato alla strage di Pizzolungo, nonostante l’impegno concreto e la qualità del lavoro già messo in campo dalla produzione. Se necessario, chiederemo che venga individuata un’altra modalità di sostegno economico al film, perché questa storia va raccontata”.

    Il film, già finito di produrre da Elysa production, una delle maggiori società di produzione accreditate nel panorama internazionale, con la regia di Graziano Diana, una firma del mondo cinematografico italiano, è destinato alla programmazione della prima rete della Rai. E’ stato già interamente girato in Sicilia, nel trapanese, nei luoghi teatro di quell’attentato contro il pm Carlo Palermo, che uscì miracolosamente indenne dopo l’esplosione dell’autobomba collocata sulla strada di Pizzolungo, da lui giornalmente percorsa su un’auto blindata, per raggiungere il Palazzo di Giustizia.

    Carlo Palermo, ex giudice istruttore a Trento, da appena 40 giorni era in servizio alla Procura di Trapani. Lo stesso tragitto nello stesso momento era seguito dall’auto con a bordo Barbara Rizzo, di 30 anni, che stava portando a scuola i suoi due gemellini di sei anni, Giuseppe e Salvatore Asta. L’attentato causò la loro morte, dilaniati dal tritolo mafioso. Eppure la commissione regionale ha riconosciuto un solo punto sulle rilevanza della storia. Per gli esperti cinematografici la storia sull’attentato di Pizzolungo non merita attenzione. E’ purtroppo anche questo il risultato di un contesto sociale che a 40 anni di distanza da quella strage ancora oggi non ricorda adeguatamente la morte di Barbara, Salvatore e Giuseppe.

    Nonostante gli sforzi e l’impegno messi in campo da associazione come Libera e da alcune amministrazioni locali, come il Comune di Erice che ha saputo trasformare il sito teatro della strage in un parco per i ragazzi e in un luogo dove potere esercitare memoria e creare nuove forme di impegno. Il parco del “Non ti scordar di me”. Ma per la Sicilia Film Commission tutto questo non ha rilevanza. Quasi a dar ragione al sindaco di Trapani dell’epoca, Erasmo Garuccio, che ripetè dinanzi a quei corpi dilaniati e straziati, che “a Trapani la mafia non esiste”.

    “La strage del 2 aprile 1985 – continua Safina – non è soltanto una delle pagine più tragiche della nostra terra, ma anche una ferita ancora aperta nel cuore della Sicilia. Ricordare quella mattina, l’attentato al giudice Carlo Palermo, l’uccisione dei piccoli Giuseppe e Salvatore Asta insieme alla madre Barbara Rizzo, non è solo doveroso: è un atto di responsabilità civile. Il lavoro del giudice Palermo, il suo coraggio investigativo, le ombre che ancora oggi avvolgono quella vicenda, rappresentano un patrimonio di memoria collettiva che deve essere reso accessibile al grande pubblico. Il cinema, in questo senso, è uno strumento potentissimo di testimonianza e di diffusione della verità”.




  • Trapani
    Carcere Trapani: polizia peniteniziaria in stato di agitazione
    I sindacati: “Da oggi in stato di agitazione senza soluzioni alzeremo le iniziative di lotta”
    Redazione4 Luglio 2025 - Cronaca



  • Carcere di Trapani, rinvenuti dalla polizia due smartphone Cronaca

    Trapani – “lo avevamo dichiarato unitamente ai nostri Segretari Regionali al Provveditore della Sicilia nell’incontro avuto a Palermo il 23 giugno u.s, che avremmo aspettato dieci giorni, ma visto il silenzio stiamo mettendo in campo le azioni di lotta preannunciate”.

    A sottolinearlo sono i segretari provinciali dei sindacati di categoria di Trapani, Gaspare D’Aguanno (Sappe) Rocco Parrinello (Sinappe) Fausto Caruso (Osapp) Vito la Torre (UilPa PolPen) Arcangelo Poma (Uspp) Dario Schifano (Fns Cisl).

    Le problematiche all’interno del Pietro Cerulli

    “Siamo stati chiari, abbiamo descritto una situazione drammatica, tra cui la carenza di oltre 80 unità aggravate dal fatto che sia il Dipartimento di Roma e di riflesso il Provveditorato della Sicilia considerano nella forza operativa ben 26 unità di Polizia Penitenziaria che sono impegnati in servizi non interni, che di fatto hanno penalizzato il carcere di Trapani. Considerare nell’organico 26 unita che non lavorano dentro il carcere significa gonfiare la pianta organica, causando minori assegnazioni di personale di tutti, situazione che da oltre 10 anni penalizza ingiustamente il carcere Pietro Cerulli di Trapani, che sta pagando anche il fatto che l’aumento di 250 detenuti con la costruzione del padiglione “adriatico” non ha ricevuto neppure l’adeguamento dell’organico di Polizia Penitenziaria”.

    Le richieste al Provveditorato

    “Al Provveditore– scrivono D’Aguanno, Parrinello, Caruso, La Torre, Poma, Schifano – abbiamo detto che senza un reparto isolamento il controllo dei detenuti psichiatrici, altri che hanno posto azioni violente contro l’ordine e la sicurezza, e quelli sottoposti al regime di 14/bis espone a rischio la sicurezza del personale operante, che continua giornalmente ad espletare turni di 8/10/12/ ore continuative, denunciando anche la drammatica situazione strutturale del reparto mediterraneo che se fosse una struttura privata già sarebbe stata chiusa con i sigilli”.

    Da qui l’inizio della protesta congiunta.

     




  • Palermo
    Caporalato, indagini tra Trapani e Palermo della Finanza, in manette un imprenditore
    All’imprenditore sono riconducibili 2 società, oltre a quella da lui formalmente amministrata, con 11 punti vendita dislocati tra Carini, Partinico, Alcamo e Castellammare del Golfo
    Redazione4 Luglio 2025 - Cronaca



  • Estorsione imprenditore Partinico Palermo Cronaca

    Partinico (Palermo) – Riguarda anche la provincia di Trapani l’indagine dei finanzieri del comando provinciale di Palermo, che su delega della procura, hanno eseguito un’ordinanza del gip, ai domiciliari nei confronti di un imprenditore indagato per aver sottoposto propri dipendenti a condizioni di sfruttamento. Nei suoi confronti è stato anche disposto il sequestro di circa 100 mila euro, pari al profitto del reato.

    All’imprenditore sono riconducibili – si legge in una nota della guardia di finanza – 2 società, oltre a quella da lui formalmente amministrata, con 11 punti vendita attivi nel commercio di vari prodotti, dal vestiario ad articoli di elettronica, dislocati tra Carini, Partinico, Alcamo e Castellammare del Golfo.

    Le indagini, condotte dai militari della compagnia di Partinico, hanno fatto luce su di un vero e proprio sistema di abusi nei confronti di decine di dipendenti: stipendi che non rispettano i contratti collettivi nazionali e comunque sproporzionati rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato, costringendo i lavoratori a regimi di «full time», sebbene assunti con contratti «part-time» e retribuiti come tali. Ancora mancato rispetto di ferie e riposi che spesso non sono stati concessi.

    Dipendenti spiati

    Accertato anche che l’imprenditore utilizzava la video sorveglianza dei negozi per controllare a distanza «l’operato dei lavoratori e quindi redarguirli in caso di cali delle vendite o prolungati momenti di pausa».

    Avviso di garanzia ad un altro imprenditore

    Nel corso delle indagini è stato notificato un avviso di garanzia anche a un secondo imprenditore, formalmente titolare di taluni degli 11 punti vendita, indagato per aver operato in concorso con il primo. Sono state denunciate le 3 società per responsabilità amministrativa degli enti.

    Disposte numerose perquisizioni

    Per una di queste è scattata anche la misura dell’amministrazione giudiziaria della durata di un anno, così da permettere la prosecuzione dell’attività d’impresa sotto il controllo di un amministratore nominato dal Tribunale di Palermo. Sono state disposte dalla procura perquisizioni nelle province di Palermo e Trapani eseguite, contestualmente all’esecuzione della misura, a cura dei militari del gruppo di Palermo.




  • Trapani
    Incidente in un cantiere edile a Trapani, finisce in ospedale un muratore di Calatafimi
    L'operaio è volato giù da una impalcatura di un edificio in ristrutturazione nel centro storico di Trapani
    Laura Spanò2 Luglio 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Trapani – Si trova ricoverato in gravi condizioni a Palermo, l’operaio edile di Calatafimi Segesta, Antonino Bianco, di 62 anni, che lunedì mattina è improvvisamente volato giù da una impalcatura di un edificio in ristrutturazione nel centro storico di Trapani.

    Il muratore è caduto sulla strada mentre si trovava all’altezza del secondo piano dell’edificio dove si stavano effettuando dei lavori di ristrutturazione.

    I soccorsi

    Immediati sono scattati i soccorsi. Sul posto è giunta una ambulanza del 118 che ha trasferito l’operaio edile al pronto soccorso del Sant’Antonio Abate dove è stato subito preso in consegna dai medici dell’area emergenza e stabilizzato, poi viste le gravi condizioni in cui si trovava, presentava infatti diverse fratture gravi in varie parti del corpo, è stato deciso il suo immediato trasferimento in elisoccorso a Palermo. In atto si trova ricoverato al trauma center di Villa Sofia in coma farmacologico.

    I primi giorni sono quelli più delicati per il paziente e quindi la prognosi ancora rimane riservata. Antonino Bianco, è sposato, ha due figli e lavorava in un cantiere edile di una ditta di Calatafimi Segesta, città nella quale abita con la famiglia.

    Gli accertamenti

    Scattato l’allarme sul posto dell’incidente per gli accertamenti assieme alle forze dell’ordine sono arrivati anche i funzionari del servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (SpreSAL). Il cantiere è stato subito sequestrato in attesa di poter individuare l’esatta dinamica dell’incidente. Tra gli accertamenti di routine: capire se nel cantiere erano state messe in atto tutte le misure di sicurezza e di prevenzione per i dipendenti dell’impresa.

    La città attorna alla famiglia

    La notizia dell’incidente sul lavoro che ha colpito Nino Bianco in pochi minuti ha fatto il giro della cittadina e in tanti si sono stretti alla famiglia in questo momento così particolare e delicato. In città tutti fanno il tifo per lui perchè possa ritornare ai suoi affetti, ai suoi amici e al suo lavoro che lui ama tanto.




  • Favignana
    Droga. Obbligo di dimora per due trapanesi trovati con 10 dosi di cocaina
    I due sono stati fermati dai carabinieri
    Redazione1 Luglio 2025 - Cronaca



  • Furti Mazara del Vallo Cronaca

    Favignana – I Carabinieri hanno arrestato due trapanesi di 32 e 47 anni per detenzione illecita di stupefacenti.

    I due sono stati fermati dai militari nel corso di un posto di controllo alla circolazione stradale in sella a  motociclo e privi del casco protettivo. Dalla tasca dei pantaloni di uno dei due nel frattempo era visibile una grossa somma di denaro (circa 2500 euro in banconote di piccolo taglio) dopo una perquisizione veicolare, i carabinieri hanno rinvenuto 10 dosi di cocaina occultate nel vano del mezzo.

    Entrambi sono stati arrestati a seguito dell’udienza di convalida sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora nei comuni di Erice e Trapani con contestuale divieto di allontanarsi dall’abitazione durante le ore notturne.




  • Trapani
    Misure di sicurezza del territorio e di prevenzione truffe alle persone fragili
    Monitorata iniziativa "In Compagnia"
    Redazione30 Giugno 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Trapani – Si è tenuta stamane una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per un aggiornato monitoraggio delle misure di sicurezza già disposte per la stagione estiva.

    Nel corso dell’incontro è stato verificato lo stato di attuazione dell’iniziativa denominata “In Compagnia”, rivolta alle persone più fragili e in particolare agli anziani, per la prevenzione delle truffe, partita il 15 giugno e prevista fino al 30 agosto, secondo un calendario concordato tra le forze dell’ordine, le parrocchie e i Comuni.

    All’incontro hanno partecipato i vertici delle Forze dell’Ordine, il rappresentante del 6^ Reggimento Bersaglieri di Trapani, rappresentanti delle Capitanerie di porto di Trapani e Mazara del Vallo, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e il Direttore dell’ARPA di Trapani

    E’ stata acquisita, in particolare, la disponibilità di ARPA ad effettuare controlli in supporto alle polizie locali e a partecipare a controlli congiunti con le Forze dell’Ordine pianificati in sede di Comitato, per verificare il rispetto della normativa sulle emissioni acustiche da parte dei locali notturni nelle aree maggiormente interessate dalla movida estiva.




  • Trapani
    Due arresti per droga nel quartiere San Giuliano
    I carabinieri continuano a monitorare il quartiere al centro di altre attività antidroga in questi mesi
    Redazione30 Giugno 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Trapani – Continua incessante l’attività antidroga dei Carabinieri di Trapani nel quartiere San Giuliano, già al centro di numerose ed analoghe attività. Quartiere dove sono stati incrementati i servizi di controllo a seguito di quanto condiviso in seno alle riunioni del Comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica svolte in Prefettura.

    Questa volta i Carabinieri della Stazione di Erice, nel corso di un posto di controllo nel quartiere San Giuliano, hanno arrestato due trapanesi di 18 e 21 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti sorprendendoli in possesso di quasi 100 gr. di hashish, bilancini di precisione e circa 2.000 euro in contanti, il tutto sottoposto a sequestro.

    All’esito dell’udienza di convalida per i due trapanesi sono scattati gli arresti domiciliari.




  • Trapani
    Carabinieri: fine settimana di controlli tra San Vito lo Capo e Mazara
    Elevate sanzioni amministrative ed effettuate perquisizioni
    Redazione30 Giugno 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Trapani – Fine settimana di controlli quello appena trascorso per i Carabinieri del Comando Provinciale. In particolare sono stati  svolti servizi straordinari di controllo presso le località turistiche di San Vito lo Capo e Mazara del Vallo con posti di blocco lungo le principali arterie stradali, sanzioni al codice della strada, perquisizioni e controlli dello stato di ebrezza alcolica o sotto effetto di stupefacenti alla guida delle autovetture.

    Nel corso di questi controlli:
    – un 65enne, un 29enne e un 39enne, sono stati trovati in possesso di coltelli a serramanico sottoposti a sequestro, mentre un 47enne è stato trovato in possesso di un bastone chiodato occultato nel bagagliaio della propria auto;
    – un 25enne di nazionalità straniera è stato trovato in possesso di dosi di hashish,sottoposte a sequestro;
    – un 32enne e un 35enne sono stati fermati alla guida, privi di patente;
    – un 48enne e un 32enne sono stati fermati alla guida, in stato di ebrezza alcolica (il loro tasso alcolico è risultato superiore 2 g/l);
    – un 74enne (sottoposto alla detenzione domiciliare) e un 25enne (sottoposto alla misura di sorveglianza speciale di P.S), sono stati denunciati per le violazioni delle prescrizioni loro imposte poiché non trovati nelle rispettive abitazioni durante l’arco notturno.

    Durante il medesimo contesto operativo sono stati segnalati alla Prefettura di Trapani 2 persone trovate in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale.




  • Trapani
    Gli auguri del vescovo per i 40 anni di ordinazione del vicario generale
    Gli avvicendamenti in Cattedrale don Genovese diventa parroco
    Redazione29 Giugno 2025 - Attualità



  • Attualità

    Trapani – Al termine della celebrazione eucaristica in Cattedrale per i 40 anni di ordinazione presbiterale di don Alberto Genovese (avvenuta proprio nella Chiesa di San Lorenzo per l’imposizione delle mani del vescovo Emanuele Romano il 28 giugno 1985), il vice-cancelliere vescovile don Emanuel Mancuso ha letto un messaggio di auguri del vescovo Pietro Maria Fragnelli particolarmente significativo non solo per la tappa importante nel sacerdozio ministeriale del vicario generale ma per tutta la chiesa trapanese.

    Il messaggio del Vescovo Fragnelli

    “In questo giorno in cui ricordi il 40° della tua ordinazione presbiterale, è mio vivo desiderio farmi presente per ringraziare con te il Signore. Mi faccio interprete anche dei sentimenti di gratitudine dell’intera comunità diocesana per le tappe, i luoghi e i volti che hanno contribuito a dare forma al mistero della chiamata di Dio nella tua vita e a dare respiro al tuo servizio ecclesiale nella nostra Chiesa di Trapani- ha scritto il vescovo – Nel giorno in cui ravvivi il dono di Dio che è in te ti domando ancora una volta la tua pronta e generosa disponibilità. Volendo procedere all’accoglienza delle dimissioni del parroco della Cattedrale, mons. Gaspare Gruppuso, dopo insistente preghiera e profonda riflessione, mantenendoti nel servizio di Vicario Generale, ti chiedo di guidare dal prossimo settembre 2025 la parrocchia di san Lorenzo. La mia scelta di inviarti in questa realtà, che ha segnato anche la tua biografia spirituale e nella quale ritornerai da padre nella fede, è maturata in relazione al cammino che l’intero centro storico della nostra città è chiamato a intraprendere. Mi conforta in questa decisione il tuo essere diventato anche punto di riferimento per tutti come Rettore della chiesa Anime Sante del Purgatorio, che continuerai a guidare.

    Avremo modo di immaginare i sentieri di novità che siamo chiamati a progettare insieme, anche con le istituzioni – continua mons. Fragnelli –  Sin da adesso, però, ti affido l’impegno graduale e costante di un lavoro pastorale coordinato e sinergico con le altre due parrocchie del centro storico e, in diversa misura, con tutte le comunità parrocchiali del Vicariato e della Diocesi, di cui la cattedrale è “ecclesia caput et mater” Sono sicuro che la tua carità pastorale saprà servire spiritualmente non solo i cittadini residenti, ma anche dare forma all’annuncio del Vangelo a quanti – per radici familiari, tradizioni religiose e motivi turistici – vengono nel cuore della nostra città.

    Gli avvicendamenti in Diocesi

    Il messaggio del vescovo che annuncia le nuove nomine che interesseranno la Diocesi a partire dal prossimo settembre.

    “Colgo l’occasione per esprimere la mia e la nostra gratitudine a mons. Gaspare Gruppuso per il suo instancabile e saggio ministero in questa comunità di San Lorenzo.

    Carissimo padre Gaspare, il tuo ministero è stato da sempre contrassegnato dall’obbedienza generosa, dalla creatività pastorale e dalla profondità spirituale che ti hanno fatto essere un punto di riferimento per i vescovi, i confratelli sacerdoti, la vita religiosa e il laicato della nostra Chiesa locale. Grazie per il tuo esempio e la tua testimonianza! Nel sollevarti dall’incarico di parroco della parrocchia San Lorenzo, che hai guidato con passione e saggezza, ti chiedo di continuare ad accompagnare come padre spirituale i candidati al ministero presbiterale e di prenderti cura delle piccole comunità di Crocci e Chiesanuova. In questa celebrazione di ringraziamento al Signore, desidero condividere con voi tutti, figli e fratelli di questa Chiesa di Trapani, altri avvicendamenti che coinvolgeranno alcuni presbiteri e alcune comunità parrocchiali” – aggiunge il vescovo.

    Gli altri avvicendamenti

    Nella Curia vescovile don Filippo Cataldo è confermato Economo Diocesano.

    Dal prossimo settembre don Rino Rosati sarà il nuovo direttore della Caritas Diocesana. Ringrazio il diacono Girolamo Marcantonio per quanto fatto in questi anni.

    Nel centro storico di Trapani, Don Giuseppe Bruccoleri è stato riconfermato ad nutum Episcopi parroco della Parrocchia San Pietro, dove arriverà come vicario parrocchiale don Antonino Castelli, che assumerà anche gli incarichi di vice rettore della chiesa Anime Sante e vice direttore dell’ufficio liturgico. 

    Il prossimo 13 settembre avrò la gioia di ordinare presbiteri don Luca Milazzo e don Christian Collica. A don Luca ho chiesto di assumere l’ufficio di mio segretario particolare. Contestualmente collaborerà in cattedrale come vicario parrocchiale e nell’Ufficio Catechistico come vice direttore con una speciale cura dell’Apostolato biblico.

    Don Christian, invece, nominato vicario parrocchiale delle parrocchie San Giuseppe e Sant’Antonio in Castellammare del Golfo e vice direttore della pastorale giovanile.

    Infine comunico che don Maurizio Piacentino dal 1° luglio andrà come fidei donum nell’Arcidiocesi di Rabat, in Marocco.

    L’invito del vescovo

    Quindi un invito a tutti: presbiteri, religiosi e religiose, diaconi e laiche e laici: “nei cantieri pastorali che siamo chiamati ad aprire facciamo nostro il desiderio di papa Leone, quello di una Chiesa unita, segno di unità e di comunione, che diventi fermento per un mondo riconciliato. Ci accompagnino in questo proposito la protezione di Maria Santissima di Trapani e l’intercessione di San Lorenzo e di Sant’Alberto”.

    L’editto che da inizio alla richiesta della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Manuel Foderà

    Subito dopo in un clima di festa il parroco mons. Gaspare Gruppuso ha dato lettura alla comunità dell’editto con cui si dà notizia della richiesta di dare inizio della Causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Manuel Foderà, il piccolo “guerriero della luce” di Calatafimi-Segesta che a quasi 15 anni dalla morte continua a coinvolgere nella sua ricetta della felicità e nell’amicizia speciale con Gesù persone di ogni parte d’Italia.




  • Trapani
    Birgi. Aereo bloccato in pista, passeggeri a bordo senza aria condizionata
    Il comandante ha informato che la partenza era rinviata perchè era necessario effettuare una operazione meccanica
    Redazione28 Giugno 2025 - Cronaca



  • Cronaca

    Trapani – Aereo bloccato in pista, passeggeri a bordo senza aria condizionata. Disavventura ieri sera per i passeggeri di un volo Ryanair in partenza da Trapai per Roma.

    Come riferiscono i quotidiani Today e Open, concluse le operazioni di imbarco e quando i portelloni erano stati chiusi, il comandante ha informato che la partenza era rinviata perchè era necessario effettuare una operazione meccanica, e si era in attesa del pezzo da sostituire.

    Ma sebbene la cosa era stata rappresentata risolvibile in breve tempo, di fatto l’attesa si è oltremodo allungata e a bordo è cominciata la protesta dei passeggeri costretti ad attendere senza nemmeno che fosse possibile accendere l’aria condizionata.

    Momenti di crisi e panico che hanno rischiato di far scoppiare una vera e propria rivolta, considerato che ai passeggeri non è stato permesso, se non dopo una vibrata protesta, potere scendere dall’aeromobile e sostare nel piazzale. Il ritorno in aerostazione è stato impedito, in quanto per la compagnia aerea questo avrebbe determinato ulteriore e lunghi ritardi nella partenza.

    Alcuni passeggeri hanno avvertito malori, disagi pesanti per i bambini a bordo, scene di panico che sono continuate anche dopo l’arrivo che sembrava irrangiugibile a Roma.

    Sulla vicenda pare  sia stato presentato un esposto all’Enac, mentre Ryanair non ha diffuso alcun comunicato.





  • Altre Notizie
  • Altre Notizie di Cronaca
    Redazione
    Redazione
    Redazione
    Laura Spanò
    Papania e Perricone
    Rino Giacalone
    Redazione
    carabinieri trapani
    Redazione
    Redazione
    carabinieri Cremona
    Redazione
    droga amabilina
    Redazione
    Redazione
    Redazione