Trapani – Domani per i granata agli ordini del neo tecnico Vincenzo Torrente sarà la prova del fuoco. Al Provinciale li attende la sfida contro il Potenza. E se fino ad oggi avevano scusanti, domani in campo dovranno dare il massimo, per far ricredere una tifoseria che nonostante tutto, ha continuato a stare loro vicini. Domani dovranno far dimenticare quanto avvenuto in quest’ultimo mese e far finalmente vedere che questa squadra è un vero “gruppo” coeso e compatto, che ha voglia di giocare, di combattere e di vincere.
Se questa squadra ha dei giocatori veri, domani è il giorno in cui dovranno farlo vedere. Può influire certamente l’arrivo di un nuovo tecnico, ma alla fine ogni giocatore è l’artefice della partita.
Vincenzo Torrente e Valerio Antonini
Sulla partita di domani, Torrente è stato chiaro: “Il Potenza è una squadra ben organizzata”. Ha così ricordato che lui è arrivato solo ieri. “In due giorni – ha detto – si lavora soprattutto sulla testa, poi abbiamo inserito qualche input sulla fase difensiva e sulla fase offensiva. Ho provato a parlare con loro per capire le motivazioni per cui non stanno rendendo come dovrebbero. Bisogna cercare di diventare squadra presto per come la vedo io”. Poi l’appello ai tifosi: “Dai tifosi mi aspetto l’amore per il Trapani, la passione e il calore. In questo momento è importante farlo sentire ancora di più alla squadra”.
Accanto a Torrente anche il patron del club granata, Valerio Antonini che ha parlato anche di mercato: “Le scelte sono state fatte sempre con l’obiettivo di ringiovanire la squadra e stiamo facendo riflessioni per capire cosa serve, aspettando la prova di domani. Siamo ancora in 25 oltre all’ufficialità di Ongaro, dobbiamo aspettare che il mister ci dica quello che serve. Abbiamo delle trattative, come quella di Castel che non risponde più e abbiamo scoperto essere in Asia. Bernardi potrebbe essere il tassello che ci manca in difesa per alzare un po’ l’altezza media e ringiovanire il reparto, abbiamo avuto contatti con il Boca Juniors”.
Sulla sfida di domani: “I ragazzi mi devono dare una grande dimostrazione. Lunedì sono venuti nel mio ufficio chiedendomi di scegliere o loro o l’allenatore. Gli ho dato fiducia e gli alibi sono finiti, domani mi aspetto che si scenda in campo e di invertire il trend, è determinante vincere con il Potenza“.
Il Trapani ha annunciato l’acquisto dell’attaccante canadese Easton Ongaro. Nato nel 1998 e alto 1,98 metri, Ongaro ha giocato principalmente in Canada e Stati Uniti, con esperienze in Danimarca e Romania.
Arriva a Trapani dal Novara, dove ha totalizzato 25 presenze e 8 reti tra campionato e Coppa Italia. Ongaro si è già unito alla squadra e indosserà la maglia numero 98.
«Sono molto entusiasta di essere qui a Trapani – afferma il neo attaccante granata -. Il club ha progetti ambizioni ed è stimolante per me continuare a lavorare qui in Italia. Sono un attaccante a cui piace correre, segnare gol e mettere in difficoltà i difensori avversari».
Trapani – All’indomani della vittoria del Trapani sul Taranto per 3-0, rimane l’amarezza per quella contestazione della tifoseria tarantina messa in atto al Provinciale, che badate bene non è solo un atto di rabbia, ma una dichiarazione di principio della tifoseria rossoblu nei confronti di una società quella del Taranto, che nella realtà non esiste.
Il messaggio dei tifosi di Taranto è stato chiaro: questo non è il loro Taranto. Lo striscione “Capuano come Schettino”, portato sugli spalti del Provinciale, i cori di protesta e i fumogeni lanciati in campo a inizio partita, sono solo l’espressione di un malessere che riguarda il totale scollamento tra il Taranto e la piazza.
Quanto è accaduto ieri al Provinciale rispecchia in qualche modo la situazione di un calcio che ha davvero tanti problemi. Ma il calcio deve rimanere solo agonismo, divertimento.
Per chi conosce la storia calcistica trapanese degli ultimi anni, è sembrato quasi di essere ritornati a quelle ultime gare di un Trapani ormai in totale abbandono, per via dei vari Petroni e Pellino. La situazione vissuta dai tifosi del Taranto e dai giocatori è quella di un calcio a cui serve una “cura”, immediata. Un calcio che deve essere dato in mano a imprenditori di “provata fiducia” e non a improvvisatori dell’ultimo minuto.
E da tempo i tifosi rossoblù chiedono solo che si facciano avanti imprenditori seri e facce nuove che abbiano a cuore le sorti della società.
Per il Taranto così come fu per quel Trapani targato dalla coppia Petroni/Pellino, è solo l’ultimo capitolo di una stagione priva di senso. Con una squadra che scende in campo per dovere, ma senza una identità, né ambizioni. E dall’altra parte troviamo una tifoseria delusa. Perchè sa di avere davanti purtroppo una squadra senza un progetto sportivo.
Perchè andare avanti, basta! Intervenga la Lega. In questi casi necessitano scelte coraggiose, perché tutto questo farà solo aggravare una frattura che ormai è insanabile e soprattutto mortifica chi in qualche modo resiste e scende in campo malgrado tutto.