Erice – Se il buongiorno si vede dal mattino, l’AC Life Style Handball Erice ha appena messo a segno un colpo che sa di visione. Patricio Ansaldi, ex ala destra della Nazionale cilena e autentico pioniere della pallamano sudamericana in Europa, è il nuovo team manager della squadra. Un nome che basta a raccontare una storia. Anzi, più di una.
Chi lo conosce bene, lo chiama ancora “Pato Martinez”. Ma da oggi, per tutti a Erice, sarà semplicemente il nuovo volto dirigenziale di un progetto che punta in alto.
Classe 1979, nato a Viña del Mar, Ansaldi è stato il primo giocatore cileno a spingersi nei campionati europei di club. Correva l’anno 1999: mentre il mondo scopriva Napster e si preparava al Millennium Bug, lui volava in Spagna, poi in Austria e Romania, portando con sé una fame di gioco e di riscatto rara.
Ha indossato casacche importanti: Balonmano Huesca, Cangas, Spigo Westwien a Vienna (dove fu premiato come miglior straniero e miglior ala destra della lega), e infine il CS Minaur Baia Mare, dove chiuse la carriera alzando la coppa di campione di Romania. Non male, come ultimo giro di pista.
Ma Ansaldi è stato anche qualcosa di più: il simbolo di un Cile che sognava in grande, autore del primo gol nella storia della nazionale ai Mondiali, contro la Svezia nel 2011. Due bronzi ai Panamericani (2010 e 2011), e una voglia di mettersi in gioco che, a quanto pare, non si è mai spenta.
Il suo ingresso arriva mentre la squadra è nel pieno della preparazione estiva, al PalaCardella. Terza settimana di lavoro, doppie sedute, fatica e sorrisi. La guida tecnica è temporaneamente nelle mani dell’assistant coach Bruno Tronelli e del preparatore Narkis Arrondo, in attesa del rientro dell’allenatrice Cristina Cabeza Gutiérrez, attualmente impegnata con la Nazionale Under 19 femminile spagnola.
Il clima è di quelli che si respirano solo nelle squadre che vogliono davvero diventare qualcosa di più. Lo conferma anche Alexandrina Cabral Barbosa, centrale portoghese dal carisma naturale:
“La preparazione sta andando molto bene. Dopo due settimane intense, il gruppo risponde con voglia e disciplina. Ci stiamo lavorando dentro, giorno per giorno. E il clima nello spogliatoio è quello giusto: sereno, ma affamato.”
Il ruolo di team manager, per uno come Ansaldi, non è solo logistica o organizzazione. È cura del dettaglio, è visione a lungo termine, è saper leggere tra le righe. Il campo lo conosce centimetro per centimetro, e adesso tocca a lui trasmettere quell’esperienza a chi ne ha più bisogno: il gruppo, le ragazze, lo staff.
Dall’altra parte del mondo al cuore di Erice. Dalla maglia sudata di un’ala destra a quella, invisibile ma pesante, di dirigente.
Benvenuto, Pato. La Sicilia ti guarda.