Questa sera, il piccolo prodigio del pianoforte Alessandro Gervasi, originario di Buseto Palizzolo ( comune della provincia di Trapani), sarà protagonista di un evento straordinario al Festival di Sanremo. A soli 6 anni, Alessandro calcherà il prestigioso palco per la presentazione dello sceneggiato Champagne, un appuntamento che arricchirà ulteriormente la serata della kermesse musicale.
Buseto Palizzolo – A soli sei anni, Alessandro Gervasi, talento straordinario originario di Buseto Palizzolo, porta il nome della Sicilia e della provincia di Trapani sul palcoscenico più prestigioso d’Italia. Oltre a essere ospite al Festival di Sanremo 2025, il giovanissimo pianista debutterà in prima serata su Rai 1 il 18 febbraio, interpretando Peppino Di Capri da bambino nel film “Champagne“.
Alessandro non è un bambino qualunque: a soli sei anni possiede un orecchio assoluto, una dote rarissima che gli permette di riconoscere e riprodurre ogni nota con una precisione impeccabile. Ha già collezionato importanti riconoscimenti, tra cui la vittoria nella sua categoria al Tour Music Fest, sotto lo sguardo attento del celebre Maestro Beppe Vessicchio.
L’amministrazione comunale di Buseto Palizzolo, attraverso i propri canali ufficiali, ha espresso il grande orgoglio di tutto il territorio: “Esibirsi a Sanremo è un traguardo che consacra i grandi della musica e vedere rappresentata la nostra comunità da un giovane talento come Alessandro è un’emozione indescrivibile. Il suo talento è un dono prezioso e siamo certi che questo sia solo l’inizio di un percorso straordinario”.
La provincia di Trapani può vantare un nuovo astro nascente nel panorama musicale e cinematografico. Alessandro, con la sua passione e dedizione, rappresenta l’anima artistica della Sicilia e porta avanti una tradizione musicale che ha reso grande la nostra terra. Il suo debutto su Rai 1 e la sua presenza al Festival di Sanremo segnano solo l’inizio di una carriera che promette di brillare sempre di più.
Trapani e tutta la Sicilia faranno il tifo per lui!
Marsala, città di storia, cultura e tradizioni, ha dato i natali a numerosi talenti che hanno lasciato il segno nel panorama artistico e musicale. Tra questi spicca Ignazio Boschetto, voce straordinaria de Il Volo, il celebre trio che ha portato la musica italiana oltre i confini nazionali.
Nato il 4 ottobre 1994, Ignazio ha trascorso parte della sua infanzia a Marsala, dove ha sviluppato la sua passione per la musica. Fin da piccolo, il suo talento vocale è stato evidente, portandolo a partecipare a vari concorsi canori locali e a esibirsi in eventi che hanno segnato i suoi primi passi nel mondo della musica.
La Sicilia, con il suo immenso patrimonio culturale e musicale, ha rappresentato un’importante fonte di ispirazione per Boschetto. Crescendo tra il calore della sua gente e le sonorità della tradizione, ha sviluppato un timbro unico che lo ha reso riconoscibile a livello internazionale.
Il trio il Volo composto da: Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto (al centro) e Piero Barone
Il trampolino di lancio per la sua carriera arriva nel 2009 con la partecipazione a “Ti Lascio una Canzone”, talent show che gli ha permesso di incontrare i suoi futuri compagni di avventura, Gianluca Ginoble e Piero Barone. Da quel momento nasce Il Volo, un trio destinato a scalare le classifiche mondiali e a diventare ambasciatore della musica italiana nel mondo.
Con Il Volo, Ignazio ha calcato i palcoscenici più prestigiosi, dal Radio City Music Hall di New York all’Arena di Verona, conquistando milioni di fan con la sua voce potente e la sua innata capacità di emozionare.
Nonostante il successo planetario, Ignazio non ha mai dimenticato le sue radici. Ogni volta che può, torna nella sua amata Marsala, dimostrando un forte legame con la terra natia. La sua carriera è la testimonianza vivente di come il talento siciliano possa raggiungere vette straordinarie senza perdere l’autenticità e l’affetto per la propria terra.
Oggi, Ignazio Boschetto continua a regalare emozioni al pubblico con la sua voce inconfondibile e la sua presenza scenica magnetica. Marsala può dirsi fiera di aver visto nascere un artista di tale calibro, che con la sua musica porta nel mondo un pezzo della sua Sicilia.
Trapani – Mauro Carpi, nato a Erice l’1 ottobre 1969, è oggi considerato uno dei più grandi violinisti jazz della sua generazione. Le sue radici affondano profondamente nella terra siciliana e trapanese, ma il suo talento lo ha portato a calcare i palcoscenici più prestigiosi del mondo.
Fin da piccolo, Mauro ha dimostrato una spiccata attitudine musicale. A soli quattro anni si esibisce come cantante in numerose manifestazioni, facendo già intuire la sua predisposizione per il palcoscenico. Nel 1977, seguendo il consiglio di due giganti della musica, Bruno Martino e Luciano Fineschi, intraprende lo studio del pianoforte. Tuttavia, è il violino il vero strumento della sua anima, e a soli dieci anni entra in Conservatorio, dove si distingue per le sue straordinarie doti tecniche e musicali.
Durante gli anni di formazione, si esibisce come violino solista nei concerti dell’orchestra del Conservatorio, dimostrando una padronanza dello strumento fuori dal comune. Dopo il diploma, perfeziona ulteriormente il suo talento a Firenze con il maestro Andrea Cappelletti.
Negli anni ‘90, Carpi si afferma nel panorama musicale esibendosi in duo con la pianista Antonella Filingeri, vincendo prestigiosi concorsi nazionali di musica da camera. Contemporaneamente, non dimentica la sua passione per la musica popolare e si avvicina al jazz, studiando con grandi maestri come Giovanni Mazzarino e Salvatore Bonafede.
Nel 1997 arriva la svolta decisiva: entra nella band del leggendario Lino Patruno, esibendosi nei più importanti festival jazzistici e partecipando a spettacoli teatrali di grande successo, come La Signora in Blues.
Nel 2003 fonda l’Acoustic Swing Trio, un innovativo trio di corde con Michele Ariodante e Giorgio Rosciglione, che si esibisce in celebri festival come Jazz in Sardegna e Finestra Jazz. Nel 2004 incontra il maestro Roberto Pregadio, che lo invita a far parte della sua band jazz e, l’anno successivo, gli affida il ruolo di primo violino nell’orchestra del popolare programma televisivo La Corrida, in cui suona per quattro edizioni.
Nel 2005 avvia una collaborazione musicale con Renzo Arbore, partecipando come special guest alla trasmissione Speciale per me. L’anno seguente collabora con Franco Nero al film Forever Blues, contribuendo alla colonna sonora insieme a Lino Patruno. Il film ottiene il prestigioso premio David di Donatello per la miglior canzone originale, suonata proprio da Mauro Carpi.
Mauro Carpi è stato protagonista di numerosi spettacoli teatrali e televisivi, collaborando con icone della musica e dello spettacolo come Enrico Montesano, Pino Insegno, Arisa e Gigi Proietti. Nel 2011 ha preso parte al celebre New Orleans Jazz & Heritage Festival, confermandosi tra i violinisti jazz più apprezzati a livello internazionale.
La lista degli artisti con cui ha lavorato è impressionante: Anna La Rosa, Bruno Lauzi, Claudio Gregori (Greg), Franco Cerri, Franco Nero, Gerry Scotti, Giorgio Bracardi, Lino Patruno, Luciano De Crescenzo, Marisa Laurito, Renzo Arbore, Roberto Gatto, Pippo Baudo, Romano Mussolini, Tullio De Piscopo e molti altri.
Oggi, Mauro Carpi continua a dedicarsi alla musica con passione e dedizione. Titolare della cattedra di violino jazz presso il conservatorio di musica “V. Bellini”, trasmette alle nuove generazioni la sua arte e il suo amore per lo swing.
La sua storia è quella di un siciliano che, pur avendo conquistato il mondo, non ha mai dimenticato le sue radici. Il suo violino racconta la Sicilia in ogni nota, unendo tradizione e innovazione, passato e futuro, in una melodia senza tempo.