Palermo – “La mafia, come ogni fatto umano, ha avuto un inizio ed avrà anche una fine”: questo ripeteva Falcone, sollecitando coerenza e impegno educativo, spronando chiunque nella società a fare la propria parte insieme alle istituzioni, a ogni livello. La mafia ha subìto colpi pesantissimi, ma all’opera di sradicamento va data continuità, cogliendo le sue trasformazioni, i nuovi legami con attività economiche e finanziarie, le zone grigie che si formano dove l’impegno civico cede il passo all’indifferenza”.
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 33° anniversario della strage di Capaci, ricordando l’importanza di “tenere sempre alta la vigilanza, coinvolgendo le nuove generazioni nella responsabilità di costruire un futuro libero da costrizioni criminali”.
Ancora una volta, a fare da sfondo alle manifestazioni – quella “ufficiale” della Fondazione Falcone, presieduta dalla sorella del giudice, Maria Falcone, e quella “alternativa” organizzata da diverse associazioni – non mancano le polemiche tra due anime dell’antimafia che non si sono mai amate. Anime molto distanti che, nei giorni scorsi, si sono scambiate frecciate a distanza.
E se Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso il 19 luglio in via D’Amelio, parteciperà al corteo promosso da Cgil e associazioni come Libera e Next Gen, che si muoverà alle 15 da piazza Verdi, Maria Falcone accoglierà ministri e istituzioni al Museo del presente a Palazzo Jung, che sarà inaugurato domani in tutti i suoi spazi.
La lunga giornata di Palermo è cominciata alle 9, quando 200 studenti siciliani sono saliti sulla motovela “MareNostrum Dike”, partita da Napoli per il viaggio “Un mare di legalità”. L’imbarcazione, dal forte significato simbolico, veniva utilizzata dagli scafisti per la tratta dei migranti.
Alle 9.30 poi appuntamento al Museo del Presente presenti tra gli altri il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e quello della Cultura Alessandro Giuli, la presidente della commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo, magistrati e autorità civili e militari.
Stamane le cerimonie sul luogo della strafe, alle 13.15 alla caserma Lungaro della Polizia verranno deposte corone di fiori in memoria delle vittime dell’attentato di Capaci.
Diverse le iniziative organizzate anche al Palazzo di giustizia dove si terrà la seconda edizione di Tribunale chiama scuola, evento promosso da Ordine degli avvocati, Associazione nazionale magistrati e Rete per la cultura antimafia nella scuola. Dalle 9 gli studenti di 59 scuole palermitane si sono alternati in letture e riflessioni, alle 11.30 in piazza della Memoria cerimonia con giudici avvocati, studenti universitari e delegazioni scolastiche.
Ancora in tribunale alle 15 si discuterà di “Strategie criminali e strumenti di contrasto”. Parteciperanno tra gli altri, Francesco Lo Voi , procuratore della Repubblica di Roma, Maurizio de Lucia, procuratore di Palermo e il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo.
Come ogni anno, alle 16 ci si ritroverà sotto l’Albero Falcone dove alle 16.45 si esibirà Giovanni Caccamo e alle17.00 interverrà di Maria Falcone.
Alle 17.30 l’ex magistrato Piero Grasso leggerà i nomi delle vittime delle stragi di Capaci e Via d’Amelio e alle 17:58, l’ora della strage, un trombettiere della Polizia di Stato suonerà il silenzio.
Diversi gli appuntamenti organizzati anche al Giardino della Memoria, un’area sottostante l’autostrada che fu teatro della strage, curato da Tina Montinaro, vedova del capo-scorta di Falcone. Centinaia di studenti verranno coinvolti in laboratori artistici e spettacoli. Prima che diventasse un metodo, il lavoro del pool antimafia di Palermo dovette fare i conti con gli scettici. Il gruppo messo su da Rocco Chinnici, ucciso nell’83, e poi guidato da Antonino Caponnetto fino all’88, venne persino additato di fare “turismo giudiziario”, che consisteva nel seguire da vicino le indagini, andare nei luoghi dove portavano gli elementi man mano acquisiti.
“Ci spostavamo ovunque – ricorda Giuseppe Di Lello, che del pool di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fece parte insieme a Leonardo Guarnotta e al giovane Ignazio De Francisci -, contravvenendo alla prassi di delegare burocraticamente le indagini fuori da Palermo a giudici di altri distretti, che nulla sapevano delle nostre inchieste e che raramente potevano esserci d’aiuto. Questo nuovo modo di operare ha dato credibilità al pool e ha portato a notevoli risultati”.
Una “rivoluzione” che si sarebbe potuta fare anche prima, se la mafia non fosse stata considerata “un fenomeno oscuro – aggiunge Di Lello – e impenetrabile. Invece, siamo entrati nelle banche, che Cosa nostra riteneva dei santuari impenetrabili; nelle Camere di commercio, esaminando gli intrecci societari”. Quel gruppo di pionieri istruì il primo maxiprocesso che nell’86 portò alla sbarra 475 imputati. “Lo Stato ci diede una mano – spiega Di Lello – trasferendo a Palermo investigatori di primo livello, alcuni dei quali sacrificarono la loro vita. Il nostro lavoro fu preceduto dalle intuizioni di magistrati impareggiabili, come Cesare Terranova e Gaetano Costa”.
Nel novembre 1985 (in coincidenza con il deposito dell’ordinanza di rinvio a giudizio dei 475), all’ufficio istruzione arriva Ignazio De Francisci, che allora aveva 33 anni. De Francisci era legato all'”estroverso e gioviale” Paolo Borsellino, che un anno dopo andò a dirigere la procura di Marsala.
“Rimasi con Falcone – dice – che aveva un carattere diverso, era riservato, un po’ timido. Prudente e realista, da lui imparai moltissimo. Falcone e Borsellino si completavano perfettamente e quelli sono stati gli anni più importanti della mia ultraquarantennale carriera”.
Quando nell’89, in piena stagione dei veleni, Falcone passò alla procura (era appena entrato in vigore il nuovo Codice), De Francisci, su suggerimento dell’amico, lo seguì: “Arrivai nel febbraio ’91, un mese prima che Giovanni si trasferisse a Roma, nel pieno scontro tra lui e il procuratore Pietro Giammanco. Non sapevo molto dei loro dissidi, ma il clima era incandescente. Quando Falcone lasciò la procura, rimasi ‘ostaggio’ dei suoi nemici: non avevo alcuna intenzione di riposizionarmi sulla linea del capo”.
De Francisci ricorda il documento firmato da otto sostituti e inviato al Csm per chiedere la rimozione di Giammanco: “Questo episodio viene spesso ignorato, ma fu un momento importante. Il Consiglio superiore non decise alcun trasferimento, perché, dopo la strage di via D’Amelio, Giammanco chiese di andare in Cassazione”. De Francisci, da poco in pensione dopo l’incarico alla procura generale di Bologna, ricorda l’ultimo incontro con Borsellino: “Avvenne il giorno prima della sua morte. Era appena tornato da Roma e venne in procura, in anticamera ci accennò a quello che aveva appena saputo da Gaspare Mutolo e che avrebbe dovuto verbalizzare”. Non ci fu il tempo.
Trapani – Si è concluso il 5 maggio scorso il progetto “EUROPE, NOW”, modulo “Europe is… Belgium”, che ha portato 15 studenti delle classi quarte dell’Istituto d’Istruzione Superiore “L. da Vinci – M. Torre” di Trapani a vivere un’esperienza immersiva di 15 giorni nel cuore delle istituzioni europee.
L’iniziativa, realizzata con il sostegno di Europe Direct Trapani Sicilia, rientra nei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) ed è stata interamente finanziata dal Fondo Sociale Europeo.
Accompagnati dai docenti prof. A. Cardillo, V. Navarra, G. Sanguedolce e dalla tutor aziendale dott.ssa D. Cabrera Hernandez, gli studenti hanno potuto visitare e conoscere da vicino il Parlamento Europeo, la Commissione Europea e il Consiglio dell’Unione. Ma non solo.
Tra incontri con eurodeputati, commissari, funzionari, direttori generali, CEO e giornalisti, i ragazzi hanno avuto la rara opportunità di confrontarsi direttamente con protagonisti della vita politica e istituzionale europea. Ognuno ha raccontato il proprio percorso, offrendo preziosi consigli su come accedere a carriere internazionali, redigere un curriculum efficace e affrontare colloqui di lavoro.
Uno dei momenti più apprezzati è stato il role-playing al Parlamento Europeo, dove i giovani si sono calati nei panni degli eurodeputati simulando l’intero iter legislativo: dibattiti, mediazioni, votazioni. Un modo concreto e coinvolgente per capire i meccanismi democratici dell’UE.
Tra una visita e l’altra, spazio anche alla scoperta culturale: Bruxelles, Bruges, Gent e Anversa hanno accolto gli studenti siciliani con le loro bellezze artistiche e tradizioni culinarie. Immancabile anche una visita al Quartier Generale della NATO, luogo simbolico e strategico, solitamente inaccessibile.
Il progetto ha favorito non solo l’apprendimento linguistico e civico, ma anche lo sviluppo personale e professionale degli studenti, stimolando in loro un vero senso di cittadinanza europea attiva.
“La nostra scuola crede fortemente nel valore di esperienze come questa – ha dichiarato la dirigente Vita D’Amico – perché non si tratta solo di uno stage, ma di un’immersione culturale, linguistica e civica. In un’epoca globalizzata, confrontarsi con il contesto europeo è essenziale per la crescita e il successo dei nostri giovani”.
E aggiunge: “Collaborare con aziende e istituzioni internazionali ci consente di offrire ai nostri alunni una formazione completa, che unisce teoria e pratica e li prepara concretamente al mondo del lavoro. Il nostro Istituto conferma così la propria vocazione all’innovazione e all’apertura verso l’Europa”.
Inaugurato il “Rotary Green Park”: Trapani punta su ambiente ed educazione
Trapani – Nella splendida cornice del parco urbano “Trapani Green”, il 29 aprile 2025 è stato ufficialmente inaugurato il nuovo Rotary Green Park, un’iniziativa promossa dal Rotary e dal Rotaract Club Trapani-Erice. Il progetto è stato realizzato con il sostegno della Rotary Foundation e ha visto una grande partecipazione da parte della comunità locale, delle autorità cittadine e degli alunni dell’I.C. Eugenio Pertini.
Questa nuova area attrezzata nasce per educare i più giovani al rispetto dell’ambiente e alla sostenibilità, con un chiaro obiettivo: migliorare la qualità della vita a Trapani attraverso iniziative concrete di cittadinanza attiva e sensibilizzazione ambientale.
L’evento inaugurale ha avuto luogo nella mattinata del 29 aprile, tra emozione e entusiasmo. A presenziare l’apertura ufficiale c’erano l’assistente del Governatore Rotary Distretto 2110, Giovanni Palermo, i presidenti dei club promotori Maria Concetta Serse (Rotary) e Nicolò Scalabrino (Rotaract), insieme al Sindaco Giacomo Tranchida e agli assessori Emanuele Barbara e Giuseppe Virzì.
Il momento è stato reso ancora più speciale dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Eugenio Pertini, che hanno partecipato con poesie, canti e riflessioni sull’ambiente, accompagnati dalla dirigente scolastica Maria Laura Lombardo.
L’idea alla base del Rotary Green Park è in linea con le linee guida del Rotary International, in particolare con l’area tematica dedicata alla tutela dell’ambiente. Il progetto si propone come strumento educativo permanente, volto a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della raccolta differenziata, del riuso e del risparmio delle risorse naturali.
“Vogliamo creare un modello replicabile – ha dichiarato Maria Concetta Serse – che coinvolga studenti, famiglie e istituzioni nel costruire insieme una Trapani più verde.”
All’interno del parco è stata installata una struttura dedicata alla raccolta differenziata, che sarà il centro di laboratori didattici e percorsi formativi rivolti agli alunni delle scuole primarie e secondarie. Il Rotary Green Park non è soltanto un simbolo, ma un laboratorio vivente di educazione civica, dove teoria e pratica si incontrano.
Le attività saranno sviluppate in collaborazione con insegnanti e associazioni del territorio, con l’intento di integrare i contenuti ambientali nei programmi scolastici in modo dinamico e coinvolgente.
L’ambizione del progetto è di diventare un punto di riferimento non solo per Trapani, ma anche per altri comuni siciliani interessati a promuovere l’educazione alla sostenibilità. L’approccio integrato del Rotary Green Park – che unisce infrastrutture, formazione e partecipazione – rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra istituzioni, scuole e mondo associativo.
Dopo due anni di lavori, lunedì 28 aprile riapre la storica sede dell’Istituto Nautico “Marino Torre” a Trapani. Un ritorno atteso che celebra la memoria, la tradizione e il futuro della formazione marittima.
Trapani – il 28 aprile segnerà una data importante per studenti, docenti e tutta la comunità scolastica trapanese: la storica sede dell’Istituto Nautico “Marino Torre”, in viale Regina Elena, riaprirà ufficialmente le sue porte. L’edificio, ristrutturato grazie ai fondi del PNRR, si affaccia sul porto e sul cuore del centro storico, restituendo alla città uno dei suoi simboli educativi più preziosi.
La storia dell’Istituto Nautico di Trapani affonda le radici nel 1810, quando furono istituite le prime scuole di Navigazione e Pilotaggio. Il vero impulso arrivò con il Regio Decreto del 1831, che sancì la nascita ufficiale della Scuola Nautica, sostenuta da armatori e negozianti locali.
Nel 1862, con un nuovo Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele II, la scuola ottenne il riconoscimento statale, diventando un punto di riferimento per la formazione nautica del Regno d’Italia.
Nel 1923 contava già 125 alunni iscritti, ma fu proprio in quell’anno che venne soppressa. Dopo vent’anni di assenza, l’Istituto rinacque nel 1945 grazie al supporto del Banco di Sicilia e di enti locali.
La sede appena rinnovata ospiterà non solo le aule tradizionali, ma anche laboratori tecnologici all’avanguardia e il prezioso Museo del Mare, cuore pulsante della memoria marinara della scuola.
Oggi l’Istituto, parte dell’IIS “Leonardo da Vinci” di Trapani, è articolato nei settori Trasporti e Logistica e include anche una sezione Aeronautica, dimostrando la capacità di adattarsi alle nuove sfide del mondo del lavoro.
“La riapertura della sede storica – ha dichiarato la dirigente scolastica Vita D’Amico – costituisce un nuovo punto di partenza. È un momento di orgoglio, ma anche di grande responsabilità nei confronti della nostra città e della nostra tradizione”.
Parole che richiamano lo spirito di chi, nel 1952, come il preside Leonardo Genovese, riconosceva nel passato non un rifugio, ma un lievito vivo per il futuro.
Lunedì 28 aprile, alle ore 10, è prevista una cerimonia ufficiale per celebrare la riapertura della sede. Un’occasione per studenti, ex alunni, autorità e cittadini di riscoprire le radici e guardare avanti, con lo stesso spirito che ha fatto grande il “Marino Torre”.
Trapani – L’energia sostenibile è una sfida che riguarda tutti, soprattutto le nuove generazioni. Per questo il progetto Scuola Edison, realizzato in collaborazione con l’ITI “Leonardo Da Vinci” di Trapani, ha coinvolto oggi gli studenti delle classi 3ª e 4ª in un incontro formativo dedicato alle fonti rinnovabili e all’uso consapevole dell’energia.
Nella mattinata di oggi, presso l’Aula Magna della sede di Piazza XXI Aprile, si è svolto un importante momento educativo: le classi 3F, 3G, 4F e 4G dell’ITI di Trapani hanno incontrato i referenti della multinazionale Edison, leader nel settore energetico.
I tutor PCTO, prof.ssa Anna Maria De Blasi e prof. Francesco Frittitta, hanno accompagnato gli studenti in questo percorso formativo, che rientra in un ampio progetto di orientamento e cittadinanza attiva.
Obiettivo dell’iniziativa è educare i giovani all’energia sostenibile, promuovendo una maggiore consapevolezza sulle scelte che impattano sull’ambiente.
Durante l’incontro, i relatori Paola Provenzano, project manager per lo sviluppo di impianti a fonti rinnovabili, e Alferio Paollillo, responsabile delle risorse umane e mobilità aziendale, hanno illustrato in modo chiaro e coinvolgente:
“Abbiamo il dovere – ha sottolineato la dirigente scolastica Vita D’Amico – di formare studenti consapevoli, che comprendano il ruolo cruciale della transizione ecologica. L’ambiente è un tema prioritario, e dobbiamo trasmettere strumenti concreti per affrontarlo”.
Grazie a questi incontri, l’istituto tecnico si conferma come luogo di crescita culturale e civica, capace di unire teoria, pratica e visione futura.
Un traguardo d’eccellenza per la scuola di Trapani: Domenico Moscato della 3F dell’Istituto “Da Vinci-Torre” accede alla prestigiosa finale nazionale dei Giochi Matematici del Mediterraneo, che si terrà a Palermo il 18 maggio 2025.
Trapani – Il giovane talento trapanese ha conquistato il primo posto nella categoria S6 durante la finale regionale del concorso, svoltasi l’8 marzo a Calatafimi-Segesta. Questo brillante risultato gli apre le porte della competizione nazionale, organizzata dall’Accademia Italiana per la Promozione della Matematica (A.I.P.M), che coinvolge studenti da tutta Italia. La finale nazionale giochi matematici rappresenta una vetrina per l’ingegno giovanile e l’impegno scolastico.
La dirigente scolastica Vita D’Amico ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto da Domenico, sottolineando l’importanza di queste iniziative nella promozione delle discipline STEM:
“Eventi come i Giochi Matematici stimolano un approccio creativo allo studio e premiano l’impegno degli studenti più meritevoli.”
La partecipazione dell’istituto a questo tipo di competizioni è parte integrante di una strategia educativa orientata all’innovazione e alla valorizzazione delle eccellenze.
Durante le diverse fasi della gara, gli studenti si sono cimentati con prove di logica, problem-solving e ragionamento, superando la tradizionale visione della matematica come disciplina astratta.
Secondo la professoressa Antonella Sciacca, referente del progetto:
“Queste competizioni aiutano a scoprire quanto la matematica possa essere coinvolgente, mettendo in luce intuizione e fantasia, oltre alla preparazione tecnica.”
Un messaggio forte che contribuisce a cambiare la percezione della matematica tra i giovani.
L’Istituto “Leonardo da Vinci-Torre” di Trapani si prepara ora a vivere con entusiasmo la finale nazionale. Un evento atteso non solo per il prestigio, ma anche per l’occasione di celebrare l’impegno quotidiano di studenti e docenti.
Il 18 maggio a Palermo sarà una giornata di sfida e orgoglio: Domenico Moscato rappresenterà non solo la sua scuola, ma l’intero territorio, in una gara che unisce passione, talento e voglia di mettersi alla prova.
Segui TrapaniOggi per scoprire come andrà la finale del 18 maggio e supportare i giovani talenti del nostro territorio! Condividi l’articolo e lascia un commento per fare il tifo per Domenico!
Mazara del Vallo – Anche la polizia di Trapani ha ricordato il sacrificio di Giovanni Palatucci nell’80° anniversario della morte, avvenuta nel campo di concentramento di Dachau il 10 febbraio 1945.
Stamani presso l’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore Francesco Ferrara, nello spazio verde attiguo all’atrio di ingresso, il Questore di Trapani, Giuseppe Felice Peritore ha proceduto alla piantumazione di un albero di ulivo ed alla scopertura di una lapide commemorativa in memoria di Palatucci.
Trapani – Personale della Squadra Mobile della Questura di Trapani, su disposizione della Procura della Repubblica di Trapani, ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale, nei confronti di un uomo indagato per una presunta violenza sessuale.
Il trapanese agiva a bordo degli autobus, scegliendo le linee più frequentate dagli studenti, talvolta anche minorenni, tentando approcci di naturale sessuale strusciandosi sui passeggeri. Una giovanissima vittima ha trovato il coraggio di raccontare ai familiari e poi agli investigatori della Polizia quanto accaduto sull’autobus, di ritorno da scuola.
L’indagine, che ha trovato riscontri e conferme nelle preziose testimonianze di altri passeggeri, presenti al momento dell’accaduto, ha fatto emergere un quadro preoccupante di molestie perpetrate dall’uomo in pieno giorno.
I poliziotti sono riusciti, sulla base della descrizione della vittima e dei testimoni, ad individuare il soggetto e, in considerazione della gravità dei fatti, su impulso della Procura della Repubblica di Trapani e in esecuzione di un ordine di carcerazione, hanno proceduto al suo arresto. L’arrestato, un quarantacinquenne senza fissa dimora, in passato ha commesso fatti della stessa natura mostrandosi incline alla serialità.
Erice – Stefania Auci è la presidente della Giuria del “VII PREMIO LETTERARIO CITTA’ DI ERICE”, organizzato dall’Associazione Vivere Erice e patrocinato dal Comune di Erice.
La scrittrice trapanese di “Leoni di Sicilia” ha accolto l’invito del comitato direttivo del Premio con queste parole: “Sono davvero felice e onorata di partecipare in qualità di presidente di giuria al Premio letterario Città di Erice che può considerarsi a tutti gli effetti uno dei premi più significativi del panorama letterario. Questo premio, che si rivolge alle opere che promuovono e valorizzano la mia terra, la Sicilia, svolge a mio avviso una funzione sociale oltre che letteraria perché ha come centro di interesse una terra troppo spesso dimenticata e denigrata. Il mio lavoro, insieme agli altri giurati, non sarà facile perché le opere sono tutte di grande valore e spessore letterario. Attendo con curiosità di conoscere quali saranno le tre opere scelte dalla giuria popolare”. Stefania Auci ha concluso: “Da insegnante non posso, inoltre, che apprezzare enormemente l’attività di promozione della lettura presso i giovani. L’idea di coinvolgere gli studenti delle scuole superiori nella lettura è la riprova del valore e della lungimiranza degli organizzatori e degli ideatori di questo premio”.
Intanto, si è conclusa la prima fase di selezione delle opere scelte dal Comitato ristretto composto da giornalisti, scrittori, editori, librai che hanno selezione gli otto libri editi nel corso del 2024 che, secondo il regolamento, trattano temi e/o personaggi legati alla Sicilia, mettendo in risalto le sue tante espressioni e le sue contraddizioni che riportano significativamente all’identità dell’Isola.
Dalla fine del mese di gennaio le opere saranno date in lettura e valutazione ad una Giuria di “lettori forti” composta da 32 persone (otto in più rispetto alla passata edizione) che sceglierà le tre opere finaliste. La Giuria avrà tempo fino a maggio per completare il lavoro che verrà consegnato ad una Giuria di qualità che infine decreterà il vincitore. Quest’anno la Giuria di qualità è composta da Stefania Auci presidente, Silvana La Spina vincitrice del Premio 2024, Daria Galateria scrittrice e francesista, Guido Barbieri drammaturgo e musicologo, Giacomo Pilati, giornalista e scrittore, Concetto Prestifilippo, giornalista e scrittore e Dino Petralia magistrato in pensione.
Anche quest’anno il PREMIO LETTERARIO CITTA’ DI ERICE si arricchisce della sezione dedicata agli studenti, con l’intento di avvicinare e promuovere la lettura tra i giovani delle scuole superiori di secondo grado. A tal fine, l’Associazione Vivere Erice ha stipulato convenzioni con il Liceo Classico e Scientifico “Ximenes-Fardella”, il Liceo enogastronomico “I. & V. Florio” di Erice, il Liceo Linguistico “Rosina Salvo” e Liceo Artistico “M. Buonarroti”, i cui insegnanti hanno creato dei gruppi di lettura composti da alunni di tutte le classi. Gli studenti leggeranno cinque racconti o romanzi brevi, scelti dal Comitato ristretto che trattano sempre temi legati alla Sicilia. L’attività degli studenti è affiancata da incontri e dibattiti.
I libri selezionati sono:
Da quest’anno il premio avrà una sua particolare visibilità con un logo identificativo creato dall’agenzia B_site di Roma.
“Proseguiamo negli sforzi organizzativi per far crescere anche in campo nazionale il Premio letterario Città di Erice quest’anno alla VII edizione – dicono Mariza D’Anna, presidente dell’Ass. Vivere Erice e Noemi Genovese, vice presidente e coordinatrice del Premio – Siamo molto onorate di poter contare sull’apporto di una grande scrittrice come Stefania Auci. I contatti con le case editrici nazionali e siciliane ci inducono a ritenere che il Premio ha acquisito una posizione precisa nel panorama letterario e una visibilità importante che vogliamo far crescere ancora. A tal proposito quest’anno abbiamo costituito uno staff che ci supporta nell’organizzazione e creato un nuovo logo identificativo. C’è un grande impegno – concludono – dietro l’organizzazione del Premio, impegno che muove unicamente dalla passione per i libri, la lettura e per la Sicilia”.
Roma – Il conto alla rovescia per la Maturità 2025 è ufficialmente iniziato, e migliaia di studenti italiani sono in attesa di scoprire quali saranno le materie della seconda prova scritta. A breve, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) dovrebbe pubblicare le informazioni ufficiali sulla pagina ministeriale dedicata agli esami di Stato 2024/25, attiva già da qualche giorno.
Il MIM ha confermato che l’impianto della Maturità 2025 sarà simile a quello dello scorso anno. Gli studenti affronteranno due prove scritte a carattere nazionale: la prima prova, uguale per tutti gli indirizzi, e la seconda prova, che varia in base al corso di studi. Per alcuni indirizzi specifici sarà prevista una terza prova scritta, mentre il colloquio orale avrà una struttura multidisciplinare. Come nel 2024, le commissioni saranno composte da membri interni ed esterni.
Sul sito del Ministero sarà possibile consultare, oltre alle materie ufficiali della seconda prova, anche le tracce degli anni passati. Questa funzione è utile non solo per comprendere meglio le modalità d’esame, ma anche per esercitarsi con esempi reali. Gli studenti possono selezionare le prove scritte di anni precedenti tramite un archivio che include opzioni come “Prima prova”, “Seconda prova” e, dove prevista, “Terza prova”.
Per la sessione ordinaria dello scorso anno, la prima prova di italiano ha offerto ai maturandi diverse opzioni di analisi testuale e produzione scritta, tra cui testi di autori celebri come Ungaretti e Pirandello, ma anche brani di figure più contemporanee come Rita Levi-Montalcini e Giuseppe Galasso. Per la seconda prova, gli studenti del liceo classico si sono confrontati con un brano di Platone, mentre altri indirizzi hanno avuto tracce specifiche legate alle materie caratterizzanti il percorso di studi.
La prima prova scritta della Maturità 2025 si terrà mercoledì 18 giugno alle ore 8:30. Per chi non potrà partecipare alla sessione ordinaria, è prevista una prova suppletiva il 2 luglio, sempre alle 8:30. Successivamente, gli studenti affronteranno la seconda prova scritta, seguita dalla terza prova (se prevista) e, infine, dagli esami orali.
In attesa della pubblicazione ufficiale delle materie, il consiglio è di iniziare a ripassare utilizzando le tracce disponibili online e dedicare particolare attenzione alle discipline caratterizzanti del proprio indirizzo. Restare aggiornati sulle comunicazioni del MIM è fondamentale per pianificare al meglio lo studio e affrontare con sicurezza gli esami.
La Maturità rappresenta un momento cruciale nella vita di ogni studente, e prepararsi in modo organizzato è il primo passo verso il successo.