Trapani
Chiusura dei Centri Visodent in Sicilia. Solidarietà della Commissione Albo Odontoiatri
la CAO esprime vicinanza a pazienti e professionisti coinvolti
Redazione4 Giugno 2025 - Salute



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    Trapani – Ormai la vicenda della chiusura improvvisa delle cliniche Visodent è in mano alla procura di Catania, che ha aperto un fascicolo di indagine. Sono sette i centri odontoiatrici presenti in Sicilia, tra cui uno operante a Trapani – che hanno smesso di operare improvvisamente mettendo in serie difficoltà moltissimi pazienti che avevano deciso di affidarsi alle cure di queste cliniche aprendo finanziamenti con le banche e che oggi si ritrovano a pagare un debito per un servizio mai offerto, o offerto a metà.

    In tal senso la Commissione Albo Odontoiatri (CAO) dell’Ordine dei Medici della Provincia di Trapani, presieduta da Vito Sanci, esprime la propria solidarietà e vicinanza a tutti i pazienti coinvolti, vittime di gravi disagi sia sotto il profilo clinico che economico.

    L’invito della CAO ai cittadini

    La CAO, il cui compito primario è quello di tutelare la salute del cittadino, invita a riflettere sull’importanza di affidarsi a professionisti qualificati e riconosciuti, evitando di basare la scelta di cure odontoiatriche esclusivamente su offerte economiche apparentemente vantaggiose. È fondamentale, infatti, conoscere il professionista a cui si affida la propria salute orale, valutandone la competenza, la trasparenza e la reputazione.

    La riflessione del dottore Vito Sanci

    Nel caso dei centri Visodent, come in molte realtà simili, – afferma il dottor Vito Sanci, Presidente dell’Albo degli odontoiatri della provincia di Trapani – la proprietà non è riconducibile a odontoiatri ma a società di capitali. In tali contesti, troppo spesso, il rapporto con il paziente rischia di essere subordinato a logiche di profitto, mettendo in secondo piano l’etica professionale e la centralità della persona. Non va dimenticato, inoltre, che anche numerosi colleghi odontoiatri e operatori sanitari hanno subito danni significativi: molti non sono stati retribuiti per le prestazioni già effettuate, mentre il restante personale si è improvvisamente ritrovato senza lavoro“.

    Questa vicenda – continua Sanci – rappresenta un duro colpo per la professione odontoiatrica e un segnale d’allarme che ci impone di riaffermare con forza i principi di qualità, equità e responsabilità. È indispensabile garantire ai cittadini terapie appropriate, erogate da professionisti qualificati, al giusto prezzo.

    “Confidiamo che le autorità competenti possano fare piena luce su quanto accaduto, restituendo giustizia ai cittadini e pazienti coinvolti e tutelando nel contempo la dignità della professione odontoiatrica”, ha concluso.





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