AttualitàTrapani – Mentre in Libia si sostiene chi tortura e spara in mare, in Italia si arriva a sanzionare chi compie un atto di umanità: salvare vite.
“Di fronte a questa ingiustizia non possiamo restare in silenzio. Per questo invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare al presidio che si terrà mercoledì 27 agosto alle ore 19:00 al Molo Ronciglio, per chiedere la liberazione della nave e la tutela del diritto fondamentale al soccorso in mare.
La Mediterranea rappresenta un presidio di umanità e solidarietà nel Mediterraneo: fermarla significa colpire chi sceglie di non voltarsi dall’altra parte di fronte alle tragedie che si consumano ogni giorno.
Chiediamo con forza che vengano rispettati i principi di diritto internazionale e i valori di umanità su cui si fonda la nostra società civile. Difendiamo la vita, difendiamo chi soccorre. Mercoledì al Ronciglio facciamo sentire insieme la nostra voce. Il comunicato è diffuso da cittadine e cittadini, associazioni e partiti che hanno scelto di unirsi per difendere il diritto al soccorso in mare”.
CronacaLibia – Mediterranea, la nuova nave dell’organizzazione italiana del soccorso in mare è entrata la scorsa notte nella zona SAR sotto il controllo libico e ha iniziato la sua attività di pattugliamento e monitoraggio in acque internazionali a circa 30 miglia nautiche dalle coste della Libia. A partire dalle 5 di questa mattina, l’imbarcazione è stata circondata da diversi gommoni veloci militari, che avevano a bordo ciascuno uomini armati con pistole e fucili mitragliatori.
Le imbarcazioni non hanno risposto a nessuna richiesta di identificarsi. Lo rende noto la ong.
“Intorno alle 7:30, sono diventati otto i gommoni veloci disposti a cerchio intorno a Mediterranea, e hanno cominciato pericolose manovre intorno alla prua della nave, mentre i miliziani a bordo, in divisa e molti con il volto coperto dal passamontagna, facevano gesti di minaccia all’indirizzo del nostro equipaggio. – prosegue il comunicato – Subito dopo hanno inviato ossessivi messaggi radio con una sola frase ‘Go out off Libya – Go out off Libya‘”.
Dopo un’ora le imbarcazioni si sono dirette al porto di Al Zawiyah.
“L’intimidazione nei confronti di navi di soccorso che sono in acque internazionali, è una cosa odiosa, ma soprattutto illegale e penalmente rilevante. Che avvenga ad opera di assetti militari, con personale armato a bordo e col passamontagna in modo da non poter essere riconosciuto, dà l’idea su che tipo di intimidazione sia: mafiosa”, dice il comandante di Mediterranea.
CronacaCastellammare del Golfo – Una unità della Guardia costiera ha soccorso un turista mentre si trovava a bordo di una imbarcazione nello specchio acqueo antistante I Faraglioni in località Scopello.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo si trovava a bordo di un natante per il trasporto passeggeri quando, risalito in superficie dopo una immersione, ha iniziato ad accusare un forte dolore al petto. A bordo c’era un medico, che ha subito sospettato un principio di infarto e ha dato indicazioni per richiedere soccorso urgente.
Il Comandante dell’unità ha così richiesto un intervento urgente immediatamente, sono scattate le operazioni di soccorso e sotto il coordinamento del 12° MRSC di Palermo, nella zona è stato inviato un mezzo navale dell’Ufficio Locale Marittimo di Castellamare del Golfo più vicina rispetto alla zona di richiesta di intervento e, nel frattempo, mentre veniva contattato il 118 per far giungere al porto di Castellamare del Golfo un’autoambulanza.
Dopo circa quindici minuti, l’unità della Guardia Costiera ha raggiunto il punto segnalato ed iniziava le delicate operazioni di trasbordo del turista il quale, nel frattempo, era stato visitato dal medico presente a bordo.
Le operazioni terminavano con l’ormeggio presso la banchina del porto di Castellamare del Golfo qui il turista è stato affidato alle cure del personale sanitario del 118, già presente in porto, per il trasferimento presso l’ospedale di Trapani.
Operazioni di questo tipo definite MEDEVAC (Medical Evacuation), hanno lo scopo di trasferire, con urgenza, come in questo caso, persone che si trovano in mare ferite o bisognose di urgenti
cure mediche e sono coordinate e gestite dalla Guardia Costiera, che per queste tipologie di interventi svolge anche periodiche esercitazioni con la collaborazione degli enti sanitari
competenti (Centro Internazionale Radio Medico, Servizio Sanitario 118 e Sanità marittima), allo scopo di fronteggiare qualsiasi tipo di emergenza.
CronacaTrapani – Soccorso in mare per un equipaggio dell’aeronautica militare di stanza a Trapani-Birgi.
Un uomo di 47 anni, a bordo di una nave mercantile a circa 100 km dalla costa trapanese, era stato colto da un grave malore. In pochi minuti, un elicottero HH-139B dell’82° Centro SAR del 15° Stormo dell’aeronautica militare si è alzato in volo. La missione è stata coordinata dal Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (Ferrara), che ha disposto il decollo dell’elicottero su richiesta della Capitaneria di Porto di Palermo. L’equipaggio è decollato con a bordo una équipe medica alle 18:16 per
dirigersi verso la nave che aveva trasmesso la chiamata di aiuto.
Raggiunta l’imbarcazione, l’equipaggio è intervenuto con tempestività, grazie ai sistemi a bordo dell’elicottero, l’Aerosoccorritore è stato calato sul ponte della nave tramite l’uso del verricello. Il militare si è accertato delle condizioni di salute del paziente ed ha provveduto al recupero, in appena dieci minuti.
Il paziente è stato recuperato e trasportato in sicurezza fino all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, .
L’equipaggio, completate tutte le operazioni in poco più di un’ora di volo, è ritornato alla base aerea di Trapani Birgi, dov’è atterrato alle 19:18, per poter riprendere la regolare prontezza e garantire il servizio di allarme S.A.R. nazionale.
L’82° Centro SAR di Trapani dipende dal 15° Stormo di Cervia che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo inoltre ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di pazienti in imminente pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche complesse.
Il 15° Stormo, con i suoi Centri Search and Rescue dislocati sul territorio nazionale, garantisce 24 ore su 24, 365 giorni l’anno la ricerca e il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, ma anche attività di pubblica utilità: dalla ricerca di dispersi in mare o in montagna, al trasporto sanitario d’urgenza di pazienti in pericolo di vita, fino al soccorso di traumatizzati gravi.
Tutto questo, operando anche in condizioni meteorologiche complesse, con una sola missione: salvare vite.
CronacaFavignana – Due persone di origine straniera sono state soccorse dal personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Favignana, nel primo pomeriggio di ieri, si trovavano in difficoltà a bordo del loro natante nei pressi di Cala Rossa – Isola di Favignana.
L’operazione è iniziata intorno alle 14.30, quando la sala operativa della Capitaneria di porto di Trapani riceveva una chiamata di soccorso da parte del titolare di una ditta di Trapani che svolge attività di locazione di natanti che riferiva che due persone a bordo di un natante locato si trovavano in difficoltà con il rischio di andare ad urtare contro gli scogli poichè l’ancora della loro unità stava arando a causa della risacca presente in zona.
Dopo aver preso contatto telefonico con le persone a bordo e appurato le buone condizioni di salute delle stesse, la sala operativa della Capitaneria di porto di Trapani ha disposto l’invio in zona di una unità navale dislocata presso l’Ufficio Marittimo di Favignana che, in pochi minuti, ha avvistato l’unità in difficoltà iniziando le operazioni di recupero assicurando una cima ai malcapitati e allontanando così il rischio di un urto con gli scogli.
Le operazioni si sono concluse intorno alle 16 quando il natante è stato ormeggiato al porto a Favignana in piena sicurezza con gli occupanti, scossi per l’accaduto, ma che non avevano avuto bisogno di cure sanitarie. L’unità non potrà essere riutilizzata fino a quando non sarà sottoposta a visita occasionale da parte dell’Ente tecnico incaricato che dovrà verificarne l’integrità dello scafo e, conseguentemente, l’idoneità alla navigazione.
Il Capo del Compartimento Marittimo della Capitaneria di Porto di Trapani, Capitano di Vascello Guglielmo Cassone, con l’ormai prossimo inizio della stagione estiva ricorda come sia fondamentale, per tutti gli utenti del mare, prevenire eventuali problematiche attraverso un’attenta valutazione sulla navigazione da effettuare considerando in modo ponderato tutti gli elementi necessari per non trovarsi in difficoltà in mare come ad esempio le condizioni meteomarine e la loro prevista evoluzione, le zone dove è possibile ancorare in piena sicurezza, la funzionalità delle dotazioni di sicurezza a bordo
così come dei dispositivi di comunicazione che devono essere adeguati alla distanza dalla costa.
L’invito dell’Autorità marittima che rivolge agli utenti del mare è, pertanto, quello di essere molto prudenti in mare in quanto le variabili che entrano in gioco quando si è in navigazione sono molteplici e richiedono in ogni caso un’estrema professionalità per non mettere a repentaglio non solo la propria sicurezza ma anche quella delle altre persone che si conducono.
AttualitàMisiliscemi – Nel cuore della notte del 18 marzo 2022, un elicottero HH-139 dell’82° Centro SAR di Trapani ha affrontato il mare in tempesta per salvare la vita di Georg Scharfenberg, un ricercatore tedesco colto da una grave crisi respiratoria a bordo della nave Sea-Eye4. Oggi, a distanza di tre anni, Georg è tornato in Sicilia per ringraziare quegli uomini e quelle donne che, in condizioni estreme, gli hanno restituito la vita.
Partito alle 22:45 dall’aeroporto “Ten. L. Bassi” di Trapani, l’equipaggio dell’Aeronautica Militare ha volato per oltre 100 miglia marine per raggiungere la nave in difficoltà. Le condizioni meteo erano critiche: venti oltre i 40 nodi, onde di oltre 5 metri e un forte beccheggio del natante. Nonostante tutto, l’equipe medica e l’aerosoccorritore sono riusciti a issare Georg sull’elicottero e trasportarlo in sicurezza all’Ospedale Sant’Antonio Abate.
Oggi, Georg Scharfenberg, professore universitario di Hannover, ha potuto finalmente incontrare i suoi soccorritori. Accolto al reparto dell’82° Centro SAR di Trapani, ha ricordato con emozione il momento in cui ha sentito il rumore delle pale dell’elicottero in quella che ha definito una “notte buia e tempestosa”. Prima della visita, aveva inviato una lettera e un video al comandante della missione, Maggiore pilota Nicolò Nicolosi, per esprimere tutta la sua gratitudine.

L’82° Centro SAR di Trapani fa parte del 15° Stormo di Cervia, reparto dell’Aeronautica Militare specializzato nella ricerca e soccorso. Attivo 24 ore su 24 per operazioni civili e militari, effettua trasporti sanitari d’urgenza, soccorsi in mare e montagna, e dal 2018 partecipa anche alla lotta agli incendi boschivi. Dal suo avvio, il 15° Stormo ha salvato migliaia di vite. Oltre a Trapani, ha centri operativi a Decimomannu, Cervia, Gioia del Colle e Pratica di Mare.

L’incontro con Georg ha rappresentato un momento di orgoglio per tutto il personale dell’82° Centro SAR, che opera spesso lontano dai riflettori ma con una dedizione e competenza che meritano il massimo riconoscimento. Storie come questa ci ricordano quanto il servizio alla vita umana sia il valore fondante delle nostre Forze Armate.
CronacaLampedusa – Nuova strage nel Mediterraneo. Continuano le operazioni di ricerca coordinate dalla Guardia Costiera di Palermo al largo di Lampedusa, nell’area dell’isolotto di Lampione avviate a seguito della segnalazione, nella giornata di ieri, di un gommone con migranti a bordo in precario stato di galleggiabilità.
I naufraghi hanno raccontato che molti dei compagni di viaggio, dopo meno di 24 ore di navigazione, sono caduti in acqua forse a causa del mare agitato. Non hanno saputo dire quanti sono annegati, né se si trovavano ancora in acque tunisine o già internazionali. Il gommone ha proseguito la sua navigazione e ieri pomeriggio, ormai sgonfio e quasi affondato, è stato intercettato nelle acque antistanti a Lampione. Non è chiaro quante fossero le persone arrivate nell’arcipelago delle isole Pelagie ed ecco perché sono riprese, con le motovedette di guardia costiera e guardia di finanza, le ricerche
Le motovedette, intervenute ieri, hanno recuperato e successivamente sbarcato nel porto di Lampedusa 10 superstiti e 6 corpi privi di vita. Oggi, a causa delle condizioni meteomarine particolarmente avverse, le operazioni di ricerca degli eventuali dispersi proseguono con il supporto di diversi mezzi aerei, tra cui l’aereo MANTA della Guardia Costiera e velivoli di Frontex, di forze armate e polizia, che si alterneranno nelle attività di sorvolo dell’area.
Sono stati inoltre allertati i Centri di coordinamento del soccorso marittimo di Malta e della Tunisia per le ricerche nelle rispettive aree SAR di competenza.
