Due vicende di cronaca quelle avvenute oggi a San Ciperello in provincia di Palermo e nella Riserva dello Zingaro a Castellammare del Golfo, le cui cause sono da addebitare al troppo caldo.
San Cipirello – (Palermo) Stava camminado per strada quando improvvisamente si è accasciato a terra ed è morto. La vittima è un anziano di 92 anni, la tragedia in via Vaccaro a San Cipirello (Palermo). Non è escluso che la morte sia sopravvenuta per un malore provocato dal caldo. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, inutili i tentativi di rianimare l’uomo.
Zingaro (Castellammare del Golfo) – Squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano in azione stamattina nella Riserva Naturale Orientata dello Zingaro per soccorrere un escursionista colto da malore probabilmente a causa delle condizioni climatiche proibitive che hanno fatto registrare una temperatura di oltre 40 gradi con l’80 per cento di umidità. L’uomo, un ventottenne marchigiano, stava percorrendo con un gruppo di amici il sentiero costiero da Scopello quando, nei pressi del Museo della manna, in un tratto in salita molto esposto, ha accusato un malore ed ha perso i sensi. I suoi compagni lo hanno sistemato sotto un telo per fargli ombra e lo hanno fatto bere ma, viste le condizioni che non gli consentivano di muoversi, hanno lanciato l’allarme al Numero Unico di Emergenza 112.
La centrale del 118, trattandosi di un intervento sanitario in ambiente impervio, ha allertato il Soccorso Alpino che ha inviato due squadre. Giunti sul posto, i tecnici del SASS hanno stabilizzato il giovane, lo hanno caricato sulla barella e trasportato per circa due chilometri, in parte a spalle e in parte aiutandosi con una speciale ruota, fino all’ingresso sud della riserva, dove ad attenderlo c’era un’ambulanza del 118 che lo ha trasferito all’ospedale di Alcamo.
San Vito Lo Capo – Ennesimo inervento di soccorso nella Riserva dello Zingaro. Si è concluso nella tarda serata di ieri (18 Giugno 2025) l’intervento per la ricerca di un escursionista polacco disperso e ferito all’interno della Riserva Naturale Zingaro.
Ieri mattina un ventenne, era entrato con i familiari nella Riserva Naturale Zingaro dall’ingresso di San Vito Lo Capo ed ha inizialmente percorso il sentiero costiero fino alla contrada Sughero. In seguito, da solo si è diretto verso la Grotta del Sughero e Borgo Cusenza.
Nel tardo pomeriggio il giovane turista ha abbandonato il sentiero volendo ritornare alla propria autovettura, penetrando per centinaia di metri in una valletta totalmente invasa da arbusti spinosi di Alastro, restando bloccato, ferito da ripetute cadute e dalle punture della pianta, disorientato e disidratato.
A quel punto si è messo in contatto con i familiari, che hanno dato l’allarme agli operatori della Riserva Naturale Zingaro ed al personale del Corpo Forestale del Nucleo di Vigilanza Zingaro che, a sua volta, hanno allertato il Soccorso Alpino.
Quando già stava calando il buio, i tecnici del Sass giunti da Palermo, lo hanno individuato e raggiunto in mezzo alla fitta vegetazione. Dopo averlo idratato, con non poche difficoltà lo hanno ricondotto sul sentiero e fatto giungere presso l’ingresso nord della Riserva dello Zingaro, dove ad attenderlo c’erano una autoambulanza del 118 ed i familiari.
Il giovane è stato trasferito presso il PTE di San Vito Lo Capo per accertamenti ed il trattamento sanitario. L’intero intervento è stato svolto in coordinamento con la Centrale Operativa dell’Emergenza Sanitaria 118.
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico raccomanda di non abbandonare mai i sentieri, che nella Riserva Zingaro sono tutti ben tracciati e segnalati, di indossare calzature adeguate, di portare con sè un’abbondante riserva di acqua e un cappellino. In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti montani, ambienti innevati, scogliere, in grotta e gole fluviali o in caso di persone disperse in ambiente montano, impervio e ostile, per allertare il Soccorso Alpino è necessario chiamare il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, specificando che si richiede un intervento di soccorso sanitario in ambiente montano o impervio.
L’operatore del #NUE112, applicando la specifica “procedura operativa ambienti montani ed
impervi”, trasferirà la chiamata di soccorso alla Centrale Operativa del 118, la quale provvederà ad
allertare il Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).
Marettimo (Favignana) – Intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dell’82° Centro SAR (Search & Rescue) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare per il recupero di un turista padovano rimasto ferito sull’isola di Marettimo.
L’incidente è avvenuto nella zona nord dell’isola, nei pressi di Monte Falcone. Un uomo di 63 anni, in vacanza alle Egadi con la moglie, è scivolato mentre percorreva un tratto di sentiero particolarmente impervio, riportando un importante trauma a un arto inferiore. Impossibilitato a proseguire, la moglie ha allertato il Numero Unico di Emergenza 112. Ricevuta la segnalazione, la centrale operativa del 118 ha richiesto l’intervento del Soccorso Alpino e, per garantire un recupero tempestivo in un’area difficilmente accessibile, è stato attivato anche l’intervento dell’Aeronautica Militare, con la quale il CNSAS intrattiene un consolidato rapporto di collaborazione.
Dall’aeroporto di Trapani Birgi è decollato un elicottero HH-139B dell’82° Centro SAR del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, che ha imbarcato un tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino per poi trasportarlo sul luogo dell’incidente. Il tecnico del CNSAS e l’elisoccorritore dell’Aeronautica hanno raggiunto l’infortunato, gli hanno immobilizzato l’arto e lo hanno recuperato a bordo dell’elicottero, insieme alla moglie, mediante verricello.
Entrambi sono stati trasportati e sbarcati presso la piazzola dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani.
Castellammare del Golfo – Intervento notturno del Soccorso Alpino per la ricerca di una persona dispersa presso la Riserva Naturale Orientata Zingaro.
Si è concluso poco prima delle 02.00 di stamane un intervento di ricerca di un escursionista, di nazionalità Inglese, di 74 anni disperso. Intorno alle 14.00 di ieri l’escursionista è entrato nella Riserva Naturale Zingaro dall’ingresso di Scopello ed ha inizialmente percorso il sentiero costiero. Successivamente, volendo rientrare alla propria autovettura percorrendo il “Sentiero delle Orchidee”, è stato sorpreso dal buio e si è trovato impossibilitato a proseguire anche a causa della notevole stanchezza accumulata e della disidratazione.
Poco dopo le 21.00 l’escursionista ha allertato il Numero Unico per le Emergenze 112 il quale ha correttamente trasferito la chiamata all’Emergenza Sanitaria 118.
La Centrale 118 ha richiesto l’intervento del Soccorso Alpino quale proprio referente esclusivo per la risoluzioni di interventi in ambiente montano, impervio, ostile ed in grotta.
Grazie ad un eccellente lavoro di squadra, il traduttore del NUE 112, l’Operatrice 118 ed il Tecnico del Soccorso Alpino hanno ricostruito il percorso effettuato dall’escursionista.
Nel frattempo erano già state inviate due squadre del Soccorso Alpino – Servizio Regionale Sicilia, che intorno alle 24.00 hanno individuato l’escursionista disperso e spossato. Dopo le prime valutazioni sanitarie effettuate dal medico del Soccorso Alpino, è stata intrapresa la via del rientro. L’escursionista è stato quindi riaccompagnato sino all’ambulanza del 118 per i necessari approfondimenti di natura sanitaria. Si ringrazia per la disponibilità il Corpo Forestale della Regione Siciliana – Nucleo di vigilanza Zingaro.
Misiliscemi Trapani – Nel cuore del pomeriggio, tra i sentieri impervi di Cefalù, una giovane turista francese di 23 anni ha vissuto un’esperienza drammatica trasformata in salvezza grazie alla prontezza dell’Aeronautica Militare e del Soccorso Alpino e Speleologico. Bloccata a causa di una frattura alla caviglia, la ragazza è stata recuperata con una complessa ma rapida operazione aerea. L’intervento si è concluso in meno di due ore, a testimonianza dell’efficienza della macchina dei soccorsi italiani.
Alle 16:45 è decollato un elicottero HH-139B dell’82° Centro SAR di Trapani, attivato su richiesta del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Dopo aver fatto tappa a Boccadifalco per imbarcare due tecnici del CNSAS, il velivolo ha raggiunto l’area montuosa nei pressi di Cefalù alle 17:30.
Grazie all’impiego del verricello, l’aerosoccorritore e i due tecnici sono riusciti a calarsi nella zona impervia e a prestare le prime cure alla giovane. Dopo aver immobilizzato l’arto fratturato, la paziente è stata issata a bordo dell’elicottero. Alle 18:30 l’operazione si è conclusa con l’atterraggio a Boccadifalco, dove ad attenderla c’erano i sanitari del 118.
Il Centro SAR (Search and Rescue) di Trapani, che fa capo al 15° Stormo di Cervia, garantisce interventi di salvataggio 24 ore su 24, spesso in condizioni meteo critiche. Oltre alle missioni in montagna, interviene anche per il recupero di dispersi in mare, trasporti sanitari urgenti e, dal 2018, per il contrasto agli incendi boschivi. La tempestività dell’intervento a Cefalù è l’ennesima prova della sua indispensabile operatività al servizio della collettività.
Castelvetrano – Senza esito ancora le ricerche di un uomo che potrebbe essere finito in un fossato nei pressi del lago Trinità di Delia. Le ricerche sono andate avanti per tutta la notte nella zona della Diga. L’uomo sembra sia finito dopo una caduta in una zona paludosa. Nella zona delle ricerche anche un elicottero dell’areonautica Militare modello AW139 della Leonardo specializzato in ricerche notturne in ambienti più ostili. Le ricerche proseguono anche stamane presenti Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale, Vigili del Fuoco e Protezione Civile.
Alle forze dell’ordine sarebbe giunta una telefonata da parte di una radioamatrice che avrebbe captato con il suo apparecchio una specifica richiesta di aiuto e da lì sono partite le ricerche. Ancora stamane continua la perlustrazione nella zona di ricerca, attivata anche l’unità cinofila dei Vigili del Fuoco. I droni dei Vigili del Fuoco, utilizzati per diverse ore ieri dopo l’arrivo della pioggia si sono dovuti fermare.
Soccorso alpino operativo e aeronautica militare ancora presenti nella zona di ricerca. Nella notte ha operato un elicottero dell’areonautica Militare modello AW139 della Leonardo dedicato alle ricerche notturne in ambienti più ostili. La suite avionica digitale all’avanguardia di cui è dotato l’elicottero riduce il carico di lavoro del pilota e migliora le capacità operative. Il cockpit compatibile con visori notturni (NVG), è dotato di quattro grandi schermi a cristalli liquidi con la predisposizione per un quinto display destinato a mappe e telecamere.
Piano Battaglia (Palermo) – Ecco il bilancio delle operazioni dei tecnici del Sass nei primi due fine settimana di gennaio a Piano Battaglia.
Sono stati 15 gli gli interventi dall’inizio del 2025 ad oggi portati a termine dai tecnici del Sass, il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano nella località montana delle Madonie che ha fatto registrare il pienone anche per il ponte dell’Epifania. Un bambino di 8 anni e una ragazza di 21 travolti da slittini pirata, una donna di 33 anni ferita da uno sciatore che le è passato sopra la mano mentre era distesa sulla neve, una diciannovenne schiantatasi con lo slittino contro una palizzata. Sono gli incidenti più gravi verificatisi a Piano Battaglia nei primi due fine settimana dell’anno.
Le operazioni sono state portate a termine dalle squadre del Sass in servizio sul pianoro in virtù della convenzione con la Protezione civile della Città metropolitana di Palermo per garantire l’assistenza e il soccorso nel comprensorio nei fine settimana durante il periodo di innevamento con il supporto della guardia medica dell’Asp di Palermo e del 118. Domenica i tecnici del Sass sono intervenuti quattro volte per soccorrere una trentunenne palermitana ferita ad un occhio cadendo sulla neve, un diciannovenne di Marsala in ipotermia, una bambina palermitana di 8 anni e un uomo di 35 anni di Petrosino (Trapani) colti da malore.
Sabato 11 gennaio, gli interventi sono stati quattro: per una ventunenne di Caltanissetta che ha riportato un trauma alla colonna vertebrale dopo essere stata falciata da uno slittino, per una trentatreenne palermitana con una ferita lacero contusa alla mano sinistra causata da uno sciatore che l’ha investita mentre era a terra, per un ventinovenne catanese che si è lesionato legamenti e menisco del ginocchio destro cadendo con gli sci sul pianoro e per una diciassettenne di Balestrate (Palermo) che aveva perso conoscenza a causa di un malore.
Domenica 5 gennaio squadra in azione per un bambino di 8 anni, di Ravanusa, che ha riportato traumi, contusioni ed escoriazioni al volto dopo essere stato travolto da uno slittino pirata. Trauma cranico e lombare, invece, per una diciannovenne di Trabia che si è schiantata in velocità con lo slittino contro una staccionata, abbattuta in parte dalla violenza dell’impatto. Ancora domenica 5 gennaio, incidenti con lo slittino anche per una ventenne palermitana, che ha urtato contro una roccia riportando trauma cranico e contusioni, per una quindicenne palermitana (trauma cranico e lussazione della spalla) e per una sedicenne palermitana (distorsione della caviglia). Un undicenne di Sciara ha riportato un trauma alla cervicale dopo avere sbattuto scivolando sulla neve ghiacciata. Malore, infine, per una ventunenne bagherese. Infine sabato 4 gennaio, una diciottenne di Castellana Sicula si era procurata la lussazione del ginocchio cadendo sulla neve ghiacciata.