CronacaCorleone (Palermo) – Notte di ricerca dispersi a Rocca Busambra, sul posto i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e del Corpo Forestale.
Nella prima serata di sabato la Centrale Operativa del 118 Palermo Trapani ha allertato il Servizio Regionale Sicilia del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico per la ricerca di due giovani escursionisti di 22 e 23 anni dispersi nell’area di Rocca Busambra, ritrovati dopo un’ora.
Da Palermo sono partite due squadre di tecnici della Stazione di Palermo del Soccorso Alpino che si sono ritrovate con il personale del Corpo Forestale del distaccamento di Ficuzza, direttamente allertato dai due dispersi e con il personale delle squadre antincendio delle postazioni Casotta e Valle Maria.
Due operatori del Servizio Antincendio si sono uniti alle squadre del Soccorso Alpino che si sono dirette verso Valle San Giorgio individuando, dopo circa un’ora di ricerca, i due dispersi.
Dopo una prima valutazione del personale sanitario del Soccorso Alpino, i due escursionisti sono stati condotti presso il mezzo mobile di coordinamento ricerche, e successivamente trasferiti
presso il centro abitato di Ficuzza dove ad attenderli era presente l’ambulanza del 118 per i dovuti controlli sanitari.
Il Soccorso Alpino raccomanda di pianificare con estrema attenzione le proprie escursioni ricordando che le ore di luce sono notevolmente diminuite, e di prestare la massima cura alle condizioni della propria attrezzatura come scarpe e abbigliamento.
Il Sass ringrazia per la collaborazione il personale del Corpo Forestale del distaccamento di Ficuzza e il personale delle squadre antincendio delle postazioni Casotta e Valle Maria.
Cronaca
San Vito Lo Capo – Ancora un intervento di soccorso sulla Falesia di Salinella (San Vito Lo Capo, Trapani) per una scalatrice caduta da prima di cordata.
Una donna polacca di 33 anni è stata soccorsa nel primo pomeriggio di venerdì 31 ottobre 2025, dal Soccorso Alpino e Speleologico, dopo essere caduta da prima di cordata lungo un monotiro della Falesia di Salinella, settore “White wall”.
La donna stava effettuando una arrampicata con alcuni amici, quando ha perso la presa, volando per circa cinque metri, ed impattando con il piede destro su un terrazzino, procurandosi un grave trauma.
Il Servizio Regionale Sicilia del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), dopo avere ricevuto la chiamata di soccorso, ha inviato verso la Falesia di Salinella due squadre di Tecnici della Stazione di Soccorso Alpino Palermo.
Una volta giunti, i Tecnici hanno provveduto ad immobilizzare l’arto della giovane donna ed a posizionare l’infortunata in barella. Con un trasporto inizialmente a passamano e successivamente a spalla, la donna è stata trasportata fin dove è giunta l’ambulanza che ha trasferito la paziente presso l’Ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani.

Solo due settimane fa una scalatrice proprio su questa falesia aveva perso la vita. Il Servizio Regionale Sicilia del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico rileva di recente un cospicuo incremento di incidenti in falesia, dovuti a modalità poco attente di fare sicura al compagno, a notevoli distrazioni legate alla effettuazione di fotografie e voli con drone, all’ascolto di musica ad elevato volume al consumo di alcolici ed al mancato utilizzo del casco, e più in generale
ad una mancanza di costante attenzione e vigilanza durante una attività in ambiente, che troppo spesso si dimentica essere sempre ad alto rischio incidenti.
CronacaCefalù – Un uomo di 63 anni, di nazionalità tedesca, è annegato nel pomeriggio di martedì 28 ottobre in una spiaggia di Cefalù (Pa), nei pressi di Mazzaforno.
Sul posto è intervenuto personale sanitario del 118, che ha tentato di rianimare l’uomo, senza successo, il medico ne ha dichiarato il decesso.
La Centrale Operativa 118 Palermo-Trapani ha richiesto l’intervento dei Tecnici del Servizio Regionale Sicilia del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), poichè l’accesso alla spiaggia era impervio, soprattutto dovendo trasportare una barella.
In zona sono arrivate due squadre di Tecnici del Soccorso Alpino, che avuta l’autorizzazione dall’autorità giudiziaria, hanno trasportato l’uomo fino al carro funebre.
Le attività di Polizia Giudiziaria sono state condotte sui luoghi dai militari della Guardia Costiera – Capitaneria di porto di Cefalù. Presenti anche i militari della Compagnia Carabinieri di Cefalù.
CronacaCatania – Lungo ed articolato intervento notturno per il Servizio Regionale Sicilia del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, per recuperare, congiuntamente con la Guardia di Finanza, due uomini gravemente feriti sul versante sud est dell’Etna.
Soccorso Alpino e Guardia di finanza erano stati chiamati per soccorere un uomo ferito ma nel corso delle operazioni un vigile del fuoco è precipitato mentre veniva rilasciato da un elicottero.
Poco prima delle 17.00 dalla Centrale Operativa 118 di Catania è stato richiesto un intervento di soccorso in un’area eccezionalmente impervia del versante sud est dell’Etna, a nord di Monte Calanna, nella parte alta di Valle di San Giacomo, per un uomo con un importante trauma ad un arto inferiore, a causa di una lunga caduta in un versante ripido, estremamente vegetato e con salti verticali di roccia.
L’uomo si era recato in quel luogo a raccogliere castagne,
Mentre le squadre territoriali del CNSAS assieme a quelle della GdF, raggiungevano il luogo indicato poco dopo le 17.10, un vigile del fuoco, rilasciato da un elicottero, precipitava rovinosamente nella medesima zona, provocandosi importanti traumi.
Le squadre di soccorso del Soccorso Alpino e Speleologico e quella della finanza, così imbarellavano i due feriti ed iniziavano il trasporto verso valle.
In piena notte veniva tentato il recupero dei feriti da parte di un elicottero della Marina Militare di stanza a Maristaeli, utilizzando i visori notturni NVG, senza successo a causa del forte vento nell’area.
Le squadre a terra hanno continuato il trasporto per tutta la notte fino all’alba su un terreno estremamente impervio e fitto di macchia. Con la luce del giorno l’elicottero della Marina Militare e l’elicottero dei vigili del fuoco hanno recuperato con diverse rotazioni i soccorritori impegnati nel recupero ed i due feriti per trasferirli presso l’Ospedale Cannizzaro.
AttualitàMisiliscemi – Insieme per una esercitazione che si è svolta sulla falesia situata tra Macari e San Vito Lo Capo con: 82° Centro S.A.R. (Search and Rescue) di Trapani, il C.N.S.A.S. (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) Sicilia e un’unità cinofila dell’Arma dei Carabinieri. Obiettivo: l’addestramento e il perfezionamento delle tecniche di recupero in ambiente montano e impervio, incentrate sul recupero di persone tramite l’uso del verricello in zone di difficile accesso.
L’attività ha visto impegnato un equipaggio dell’82° Centro S.A.R. – composto da Capo Equipaggio, secondo pilota, Operatore di Bordo (OB) e aerosoccorritore – che ha lavorato in sinergia con 15 tecnici del Soccorso Alpino e l’unità cinofila dei Carabinieri.
Presso la base aerea di Trapani Birgi, sede dell’82° Centro S.A.R., si sono tenuti i briefing preparatori. Successivamente, sono state effettuate quattro sortite, per un totale di sei ore di volo, con l’elicottero HH-139B in dotazione al Reparto.
L’area designata per l’esercitazioneL’area designata per l’esercitazione è stata la falesia situata tra Macari e San Vito Lo Capo (Trapani), tristemente nota per alcuni incidenti anche mortali. Qui sono state simulate operazioni complesse, tra cui il recupero di feriti mediante l’utilizzo della barella verricellabile, oltre all’imbarco, sbarco e impiego delle unità cinofile. Tali operazioni mirano ad aumentare la velocità di intervento e l’efficacia del personale coinvolto in caso di soccorsi particolarmente complessi in aree montane impervie. L’esercitazione è stata completata con sessioni di volo notturno, che hanno previsto recuperi con verricello e l’utilizzo di visori NVG (Night Vision Goggles).
L’82° Centro SAR è uno dei Reparti del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, la ricerca e il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita e il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche severe. Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato più di 7500 persone in pericolo di vita. Dal 2018 il Reparto ha acquisito la capacità AIB (Antincendio Boschivo) contribuendo alla prevenzione e la lotta agli incendi boschivi per la Regione Siciliana.
CronacaPalermo – Donna di 55 anni di Torretta recuperata in ambiente impervio dal Soccorso Alpino dopo una caduta da un albero di olivo.
La donna si era recata di prima mattina a raccogliere olive con parenti, quando è scivolata dalla scala.
Sul posto è immediatamente giunta una ambulanza medicalizzata della postazione di Villagrazia di Carini che ha prestato le prime cure. Visto l’ambiente impervio in cui si trovava l’oliveto, la Centrale Operativa 118 Palermo-Trapani ha allertato per competenza esclusiva il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).
Sono immediatamente partite due squadre della Stazione Palermo, che hanno raggiunto la donna.
Dopo avere valutato la situazione, hanno posizionato la donna nel materassino a depressione e quindi imbarellata.
Dopo il trasporto mediante la specifica ruota, a spalla e con tecnica a passamano, la donna è stata fatta giungere fino all’ambulanza per il successivo trasferimento presso l’Ospedale di Villa Sofia. Prezioso l’intervento del personale sanitario del 118 presente per la disponibilità, collaborazione e professionalità.
CronacaCalatafimi-Segesta – Intervento di soccorso ieri pomeriggio nella zona del Bosco di Angimbè dove si erano perse le tracce di un ragazzo di 13 anni uscito in bicicletta.
L’allarme è scattato poco dopo le 19, quando i genitori non vedendolo rientrare hanno contattato le forze dell’ordine. Immediato l’intervento dei Carabinieri e del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, che hanno avviato le ricerche in una zona particolarmente impervia e boscosa.
I soccorritori lo hanno ritrovato sano e salvo dopo ore di ricerche,era con la sua bici, all’interno dell’area boschiva. Sul posto è intervenuto anche il 118, che ha effettuato i controlli medici di routine: il ragazzo era in buone condizioni e poco dopo è stato riconsegnato ai genitori.
CronacaCefalù (Palermo) – L’equipaggio di un elicottero HH-139B dell’82° Centro SAR (Search and Rescue – Ricerca e Soccorso) dell’Aeronautica Militare, di base sull’aeroporto militare di Trapani, è
intervenuto insieme a un team del Soccorso Alpino e Speleologico, per recuperare una donna con trauma cranico sulla rocca di Cefalù.
La missione è stata coordinata dal Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (Ferrara), che ha disposto il decollo dell’elicottero su richiesta del Soccorso Alpino.
L’equipaggio è decollato alle 14 per dirigersi verso l’aeroporto di Palermo Boccadifalco, dove ha prelevato il team di 2 specialisti del Soccorso Alpino. Successivamente ha raggiunto la posizione della traumatizzata, una turista tedesca, sulla rocca dell’entroterra del paese di Cefalù. Dall’elicottero si sono calati con il verricello i due tecnici e l’aerosoccorritore dell’equipaggio dell’Aeronautica Militare, che hanno dapprima sincerato le condizioni della paziente e poi hanno proceduto con il recupero tramite il triangolo di evacuazione.
L’equipaggio ha rilasciato la paziente sulla piazzola elicotteri di Cefalù, unico punto utile dove i mezzi di soccorso del 118 su terra potessero arrivare per darle assistenza. L’equipaggio ha successivamente rilasciato il personale del CNSAS a Boccadifalco ed è rientrato presso la base aerea di Trapani alle 15:50, riprendendo la regolare prontezza SAR nazionale, completando tutte le operazioni in meno di due ore di volo.
CronacaSan Vito Lo Capo – Una climber di nazionalità svizzera ha perso la vita dopo essere stata colpita da un masso staccatosi dalla parete rocciosa mentre si trovava alla base del settore. La donna, che in quel momento stava facendo sicura alla compagna di cordata, è stata gravemente ferita a un braccio e a una gamba.
L’incidente mortale è avvenuto alla falesia Salinella nel territorio di San Vito Lo Capo. Si tratta di una delle mete più frequentate del Trapanese dagli appassionati di arrampicata.
L’allarme è scattato nella tarda mattinata di ieri, quando la Centrale Operativa del 118 ha attivato il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano (SASS). Vista la gravità della situazione, è stato richiesto il supporto dell’Aeronautica Militare.

Un elicottero HH-139B dell’82° Centro SAR del 15° Stormo, decollato dall’aeroporto di Trapani-Birgi, ha imbarcato due tecnici di elisoccorso del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e si è diretto rapidamente sul luogo dell’incidente.

All’arrivo dei soccorritori, la climber si trovava purtroppo in arresto cardiaco a causa delle gravi
lesioni riportate. I tecnici del SASS hanno immediatamente iniziato le manovre di rianimazione, che
però non hanno avuto esito positivo.

Dopo la constatazione del decesso da parte del medico e l’autorizzazione allo spostamento da parte
del magistrato di turno, la salma è stata imbarellata e trasportata dai tecnici del Soccorso Alpino
fino alla strada più vicina, dove è stata affidata alle autorità competenti.
CronacaPetralia Sottana (Palermo) – Intervento di soccorso ieri poco prima delle 10.00, del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) – Servizio Regionale Sicilia. L’allerta è arrivata alla Centrale Operativa 118 Palermo-Trapani per un intervento di soccorso a favore di un uomo di 79 anni, residente a Caltanissetta, con importante malore lungo il sentiero che da Petralia Sottana conduce alla località “Quadro di San Michele”, lungo il sentiero che conduce al Santuario di Madonna dell’Alto.
Immediatamente sono partiti i Tecnici del Soccorso Alpino della Squadra di Petralia Sottana, che hanno raggiunto l’uomo.
L’escursionista, in compagnia di un gruppo di amici, si stava recando ad osservare il Quadro di San Michele, quando ha avuto l’importante patologia.
Dopo avere effettuato le valutazioni sanitarie unitamente al personale sanitario dell’ambulanza del 118, l’uomo è stato trasportato lungo il sentiero fino all’ambulanza, per le successive valutazioni.

